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Perdere non fa mai bene, ma quando si tocca il fondo, risalire non è solo l’unica cosa possibile, ma a volte anche la più facile, in particolare se si è punti nell’orgoglio.

Potrebbe essere questa la morale della seconda vittoria consecutiva in campionato ottenuta da Brindisi, sul parquet del PalaFerraris di Casale Monferrato contro Tortona (87-78), appena tre giorni dopo la disfatta interna contro l’Hapoel Holon in Champions League (-27 punti).

La riscossa non era scontata, perché i piemontesi hanno disputato una buona partita. Così come Brindisi, del resto, quasi sempre avanti nel punteggio. Spiccano i 17 punti di Jeremy Chapell, tra i pochi a salvarsi anche nel tracollo europeo, ma soprattutto i 26 di Nick Perkins, che fissa il nuovo record personale in campionato. Per la coppia anche 15 rimbalzi complessivi, troppo per Tortona.

Brinda ai primi due punti stagionali Trento, che dopo le sfide impossibili contro Virtus e Olimpia ha potuto festeggiare grazie alla netta affermazione su Cremona (84-68). Certo, quando si ha nel motore un Caroline in più tutto diventa più facile. L’ex NCAA a Nevada ha finalmente potuto esordire con la maglia dell’Aquila, risultando subito un fattore.

A farne le spese è stata allora la squadra di coach Galbiati, ma Cremona non ha demeritato, chiudendo anzi in vantaggio il primo quarto. I lombardi hanno pagato caro il black out sotto canestro del secondo quarto e la forza difensiva di Trento, impersonata da un Johnathan Lee Williams re dei rimbalzi (sette, solo uno in meno rispetto a Caroline). Il gap matura nel finale, dando l’impressione della forza offensiva di Trento, che chiude il match con quattro giocatori in doppia cifra e che nel prossimo turno se la vedrà con Reggio Emilia, sorprendente co-capolista a punteggio pieno dopo due giornate.

Trasferte per Milano e Bologna

Gli emiliani saranno di scena domenica alle 18 al PalaSerradimigni di Sassari per un match che si presenta molto interessante, sebbene la vetrina della giornata spetti ovviamente al super derby Varese-Milano e a Venezia-Virtus.

La sfida dell’Enerxenia Arena arriva molto presto, forse troppo per la squadra di Vertemati, che in Supercoppa e nelle prime uscite di campionato ha mostrato di essere ancora molto lontana da quella “borghesia” del campionato nella quale Varese avrebbe voluto inserirsi stando alle ambizioni di inizio stagione.

Un derby è sempre un derby, ma l’Olimpia ai limiti della perfezione in difesa e di gran personalità vista contro il Baskonia potrebbe anche passeggiare in casa dei cugini, potendosi pure permettere un pizzico di turnover in vista del doppio impegno ravvicinato di Eurolega contro Maccabi e Lione e del match di domenica in campionato contro Venezia.

Certo la rosa di Messina non è profonda come quella della Virtus, che contro la Reyer nella rivincita della tiratissima semifinale di Supercoppa vivrà il secondo crash test della stagione dopo la Supercoppa: Scariolo, complici le solite assenze, avrà un gran da fare contro una squadra ancora imperscrutabile e forse non all’altezza delle stagioni passate come quella di De Raffaele, ma la sfida è da cinque stellette di difficoltà.

Guai a stupirsi, comunque, se a fine giornata in testa ci fossero le solite due, magari insieme a Treviso, impegnata a Napoli. A completare il programma le delicate sfide che attendono Brescia e Fortitudo, ancora a zero punti, in trasferta contro Trieste e in casa contro Pesaro.

La partita del Paladozza si annuncia particolarmente importante tra due squadre partite con buone ambizioni, per il momento tradite: la formazione di Petrovic ha qualcosa in più, almeno a livello di autostima, ma in casa Aquila il lavoro di Martino si sta cominciando a intravedere e i primi due punti non possono più aspettare.

[Credits Foto: Getty Images]