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Difesa di squadra, tiro da tre e nervi saldi. Saranno queste le chiavi fondamentali perché gli Azzurri possano superare l’ostacolo Serbia, cosa accaduta nelle ultime due occasioni ufficiali in cui le squadre si sono affrontate: il Preolimpico 2021 ed Eurobasket 2022.

Venerdì 1 settembre alle 10 italiane, all’Araneta Coliseum di Quezon City (Manila), l’Italia incontra quella che negli ultimi anni è stata una delle più frequenti avversarie nei momenti caldi delle grandi competizioni europee.

Una gara che sarà già decisiva per la qualificazione ai quarti di finale, obiettivo che alla nostra nazionale manca dall’ormai lontano 1978 (si giocava sempre nelle Filippine, a Manila). E, per quanto sulla carta la Serbia parta favorita e sia candidata a una medaglia, c’è la possibilità di batterli.

Le info utili su Italia-Serbia

  • Italia-Serbia, dove vederla in TV?

In chiaro in diretta su Rai 2, in pay-per-view su Sky Sport, in streaming su app e piattaforme quali Dazn, SkyGo, Now Tv e su RaiPlay gratuitamente.

  • Quando e dove si gioca?

Venerdì 1 settembre alle ore 10.00 italiane all’Araneta Coliseum di Manila.

Come arrivano le due squadre

Qui Italia.

Perché l’Italia batta la Serbia servirà ricorrere a ciò che le ha consentito di superare questi stessi avversari nelle ultime due occasioni ufficiali: un basket moderno, di movimento con e senza palla, con quintetti leggeri (di cui gli Azzurri possono disporre con facilità) e un cospicuo ricorso al tiro pesante. Niente di facile, a maggior ragione contro una squadra così strutturata, ma gli Azzurri hanno abituato nel corso degli ultimi anni a imprese a volte insperate.

Importante sarà l’approccio difensivo di squadra, che unisca il lavoro nel pitturato dei lunghi a una grande pressione sul pallone, come hanno dimostrato di saper fare benissimo Paiola e Tonut nella marcatura sullo spauracchio filippino Clarkson. Così come lo saranno gli automatismi tra Melli e Ricci, ereditati dagli ultimi due anni all’Olimpia Milano, in attacco come sotto le plance, dove sarà tosta la guerra a rimbalzo con Milutinov.

E poi il tiro da tre punti, che sembra essersi ritrovato contro le Filippine, dopo i passaggi a vuoto con Angola e Repubblica Dominicana. Anche la storia di questo confronto lo dice: l’Italia ha battuto la Serbia tirando tanto e bene dall’arco (41% nel Preolimpico, 42% agli ottavi di finale di Eurobasket e 41.3% all’Acropoli).

Infine, essenziale sarà mantenere la mente lucida e non farsi trascinare in facili nervosismi, come accaduto contro i dominicani. Abbiamo visto e sappiamo come coach Pozzecco – di conseguenza i suoi giocatori – possano accendersi sotto l’aspetto mentale quando le cose si mettono male, ma è necessario che queste energie confluiscano solo a una reazione sul campo, per restare aggrappati alla partita per tutti i 40 minuti.

Qui Serbia.

Squadra lunga e capace di lavorare bene sul perimetro come in area. Milutinov è stato fin qui uno dei centri più dominanti di questo Mondiale: terzo miglior rimbalzista della competizione, quinto per valutazione, quarto per % dal campo. Altrettanto bene sta facendo il leader tecnico del gruppo, Bogdanovic, che viaggia a 18 punti di media, 5.7 assist e 3.7 rimbalzi ad allacciata di scarpa.

Loro i principali punti di riferimento dell’attacco serbo, ma attenzione anche a Jovic (17 punti, 8.3 assist) e all’ex Varese Avramovic, che viaggia a 12.5 punti e 2.5 assist di media. Una squadra, quella serba, di cui non fidarsi in caso di passaggi a vuoto: è innata in loro la capacità di non uscire dalle partite a livello nervoso.

Quale partita aspettarsi

La gara dipenderà da un lato dalla vena al tiro degli Azzurri e dall’altro dalla solidità nelle giocate di Bogdanovic e Milutinov, uno dei duetti più determinanti di questa competizione. Per entrambe sarà nevralgico l’aspetto difensivo, dentro e fuori dal pitturato, con un vantaggio interno, sulla carta, della Serbia, e una maggiore capacità di trovare soluzione sul perimetro per l’Italia.