Dopo la sconfitta contro la Slovenia, che ha sancito l’eliminazione dell’Italia agli ottavi finali di Eurobasket 2025, Gianmarco Pozzecco ha rassegnato le proprie dimissioni da commissario tecnico, lasciando così vacante la panchina azzurra. Già in corso da tempo – considerata la previsione/certezza sull’addio del Poz dopo questa competizione – la ricerca che porta al nuovo allenatore ha diversi candidati, pronti a guidare l’Italbasket già dai primi impegni con le gare di qualificazione ai Mondiali del 2027 in programma il prossimo novembre. Ecco tutti i nomi possibili, a cominciare da quello che viene considerato il grande favorito.
Luca Banchi
Recentemente dimesso dalla guida della nazionale lettone, Banchi è il candidato principale per la panchina dell’Italia per esperienza, carisma e risultati, che ne farebbero una scelta un po’ più conservativa ma volta alla ricostruzione e alla crescita di tanti interessanti giovani. Protagonista del miracolo Lettonia al Mondiale 2023 ma reduce da un Europeo deludente, Banchi è un tecnico raffinato, giramondo, apprezzato a livello internazionale. Sembra il candidato ideale e avrebbe già incontrato Gigi Datome, coordinatore delle attività del Settore Squadre Nazionali maschili. Petrucci si è anche già espresso e sembra che la scelta della FIP possa ricadere proprio su di lui.
Andrea Trinchieri
Altro profilo di altissimo livello, è al momento libero dopo la fine del rapporto con lo Zalgiris Kaunas. Come per Banchi, pedrigree, carisma e risultati ottenuti danno garanzia di qualità. Anche per lui, come per l’ex Siena, un’esperienza (non troppo felice), con una nazionale – quella Greca nel biennio 13-14 – a confermare un curriculum che avrebbe tutto il diritto di essere premiato con il posto di coach della nazionale azzurra.
Giuseppe Poeta
Indicato già ai vertici FIP come suo successo da Pozzecco, Peppe Poeta potrebbe essere l’immagine del “nuovo che avanza”. I due hanno lavorato insieme sin dai primi giorni dell’estate 2022, anno dell’insediamento del Poz, accompagnandolo all’inizio di quest’ultima avventura continentale prima di rientrare a Milano per i nuovi obblighi contrattuali che lo legano alla società meneghino, dove tra una stagione dovrebbe diventare head coach al posto di Ettore Messina. Ha contribuito in modo sostanziale alla creazione del gruppo, allo sviluppo dei giovani e a fornire alla squadra una nuova impronta, che sarebbe già in grado di proseguire anche con il posto di head coach. Ad oggi sembra proprio lui l’alternativa più plausibile a Banchi.
Edoardo Casalone
Come per Poeta, il legame tra Casalone e la panchina azzurra è vivo da tre anni, da quando si è seduto accanto a Gianmarco Pozzecco per guidare la squadra a Olimpiadi, Mondiali e due Eurobasket. Sarebbe la scelta più direttamente legata al Poz, ancor più di Poeta. Lui, a differenza di Peppe, ha già guidato diverse volta la squadra… quando Pozzecco veniva espulso.
Paolo Galbiati
Altro tecnico della nuova generazione, molto stimato per competenza, passione e risultati (la coppa Italia vinta con Trento l’anno scorso e la crescita di Saliou Niang sono merito suo), sarebbe un’altra scelta “fresca”, che guarderebbe davvero al futuro. Quest’anno impegnato in Spagna col Baskonia, difficilmente Galbiati non accetterebbe il doppio ruolo, e potrebbe essere la persona giusta per traghettare i giovani delle nazionali under verso un futuro roseo in prima squadra.
Sasha Djordjevic
Fermo da qualche tempo dopo le ultime avventure in panchina, l’ex CT di Serbia e Cina, oltre che ex giocatore amatissimo in Italia, ha espresso il desiderio di tornare ad allenare. La sua esperienza e il suo carisma potrebbero portare all’Italbasket una leadership forte, molto forte – a cui forse non siamo pronti – in grado di rilanciare la squadra a livello internazionale.
Sergio Scariolo
Infine, la suggestione più affascinante: Sergio Scariolo. Attualmente legato al Real Madrid, il tecnico bresciano ha però già dimostrato in passato di saper gestire il doppio ruolo, guidando contemporaneamente la Spagna e club di EuroLega/NBA (da vice a Toronto). Dopo i tanti successi con gli iberici, un suo ritorno in Italia come coach azzurro sarebbe una scelta di grande prestigio e ambizione.


