Venerdì 23 maggio alle 17 andrà in scena la prima semifinale di Eurolega, tra Fenerbahçe e Panathinaikos, che hanno chiuso rispettivamente la stagione regolare al secondo e terzo posto.
I precedenti
Le due squadre si sono affrontate ufficialmente in Eurolega 31 volte nella loro storia, con il bilancio che dice 20-11 in favore dei greens, che hanno sempre finto fino al 2014, così come accaduto in questa stagione, con due vittorie conseguite dopo gare combattute. La squadra turca non batte quella greca in EL dalla stagione 2022-23, quanto vinse entrambe le sfide ma in quell’annata nessuna delle due raggiunse la Final Four, vinte dal Real Madrid in finale con l’Olympiacos.
Cosa aspettarsi dalla sfida
Possiamo e vogliamo aspettarci una semifinale combattuta, tesa, magari punto a punto fino agli ultimi secondi. Si confrontano due tra le migliori squadre d’Europa, entrambe con roster di altissimo livello, guidate da allenatori vincenti. Da una parte Sarunas Jasikevicius, che col Fener ha vinto fin qui “solo” lo scorso campionato turco, ma quest’anno è stato eletto miglior allenatore della massima competizione europea. In passato, con Zalgiris e Barcellona, ha conquistato campionati e coppe nazionali, ma ciò che gli manca è la competizione continentale, grado che cercherà di prendere proprio in occasione della kermesse di Abu Dhabi. Dall’altra parte Ergin Ataman, uno dei massimi esperti di Eurolega, vinta già 3 volte (2 con l’Efes, la scorsa con il Pana) e con un palmares internazionale invidiabile, fatto di un’Eurocup (con il Galatasaray nel 2015-16), una Eurochallenge (Besiktas 2011-12) e la storica Saporta (Mens Sana Siena 2001-02.
Il Fener arriva alle Final Four dopo una stagione autorevole, con regular season terminata al secondo posto e un record di 23 vittorie e 11 sconfitte, un successo in meno del solo Olympiacos, che ha fatto meglio di tutte. La squadra di Sarunas Jasikevicius, priva di uno dei suoi elementi di riferimento (Scottie Wilbekin) fin dalle prime settimane di stagione per via dell’infortunio al legamento crociato, è riuscita a ritrovare subito un assetto vincente, con Hayes-Davis a fungere da faro e il resto del gruppo a essere il perfetto supporting cast di una formazione che punta al trionfo finale. Biberovic – esploso nella seconda parte della stagione -, McCollum, Baldwin e Guduric, tutti in doppia cifra di media durante la stagione regolare e pronti a essere protagonisti anche nella tre giorni degli Emirati Arabi, a partire dalla semifinale.
Nella metà campo opposta ci saranno i campioni in carica del Pana, che ritroveranno Mathias Lessort, assente da mesi per il grave infortunio al perone, che l’ha tenuto fuori dal campo dallo scorso dicembre. Stando alle parole di coach Ataman il 29enne francese dovrebbe tornare a disposizione proprio per la trasferta di Abu Dhabi; il che metterebbe i greens (forse) davanti a tutti nella corsa al trofeo, alla ricerca di un back to back che ricorderebbe quello dell’Efes (dello stesso Ataman) delle stagioni 2021 e 2022. Non solo Lessort però, perché in questi mesi chi ha scritto pagine importanti nella storia recente del club greco sono stati soprattutto Nunn (MVP della competizione) – oltre 20 punti di media a partita -, Henangomez e Osman, decisivo in gara 5 dei playoff con l’Efes (autore di 28 punti e 32 di PIR, career high in EL).
La schematica pallacanestro di Jasikevicius, cosa che spesso è stata criticata all’allenatore lituano, contro gli isolamenti di Nunn e il talento a cui si affida Ataman. Diversi piani di una sfida tra il secondo miglior attacco della stagione regolare (Pana) e la terza miglior difesa (Fener). A fare la differenza possono essere i dettagli e un clima che, lontano dai palazzetti europei, sarà sicuramente novità per entrambe le squadre.