Vai al contenuto

Non si fa mai l’abitudine a un buon momento per le squadre italiane in Eurolega, che subito ci smentiscono. Ma se quella della Virtus a Madrid sapevamo fosse un’impresa (sconfitta 98-86), la notizia del post 9° turno è la debacle a Berlino, dopo un supplementare, dell’EA7, che ha subito mandato alle ortiche il successo ottenuto settimana scorsa proprio contro i blancos.

Partizan Mozzart Bet Belgrado – EA7 Emporio Armani Milano

In pochi, sinceramente, si sarebbero aspettati una sconfitta di Milano in casa dell’Alba. E invece, come avevamo messo in guardia nel precedente articolo, a questa Olimpia bisogna sempre fare attenzione, perché può spiazzarti in qualsiasi momenti. Così è accaduto a Berlino, con l’Alba che ha messo a segno la prima vittoria stagionale, con una miriade di assenze nel roster. Una pessima figura, che coach Messina ha definito “vergognosa” e ora arriva la trasferta di Belgrado, squadra che sta anche peggio di Milano (record di 2-6 per la formazione serba), ma che in casa sua darà tutto per cambiare il proprio attuale andamento.

Contro l’Alba non sono bastati i 28 punti di un sontuoso Mirotic e i 14 di un sempre più solido Dimitrijevic, nonostante le 5 palle perse; a Milano, rispetto alla vittoria con il Real, sono mancati Causeur, Bolmaro, Brooks e anche Mannion, che non è andato oltre i 6 punti e i 3 assist, aggiungendo però 4 palle perse. Per non parlare del rientro di Mccormack, utilizzato per poco più di 2′, senza poter oggettivamente avere un impatto.

Così l’Olimpia si ritrova nella stessa situazione del pre-Real Madrid, in crisi dopo una sconfitta inattesa e con davanti una delle trasferte più complesse dell’anno. Non una novità per i biancorossi, ma i tifosi non riescono mai a trovare un equilibrio per poter seguire la propria squadra, sempre eccessivamente troppo altalenante. E siamo certi che Obradovic non farà sconti, perché questi due punti sono fondamentali anche per lui e il suo Partizan.

Virtus Segafredo Bologna – Panathinaikos AKTOR Atene

Dopo la sconfitta di Madrid, le V Nere tornano a casa ma l’avversario sarà altrettanto duro, se non peggiore. Sotto la Torre degli Asinelli infatti arrivano i campioni in carica del Panathinaikos.

Squadra costruita per rivincere l’Eurolega, con in panchina un allenatore che come pochi altri conosce e sa avere successo in questa competizione (Ergin Ataman), ha un roster con una quantità di talento pazzesca, ma che come l’anno scorso non è partita per essere il tritatutto della regular season. Il record dice 6-3, grazie all’ultima vittoria interna contro il Maccabi, ma l’andamento dei greens non è stato particolarmente costante: dopo le prime due vittorie in fila è arrivato il tonfo a Parigi e successivamente quello a Madrid, poi altri tre successi di seguito prima del pesante stop nel derby contro l’Olympiacos.

Eppure il Pana è uno dei gruppi più talentuosi del panorama europeo e per la Virtus rappresenta uno scoglio enorme da superare in questo momento non facile. Le V Nere, dopo la bella vittoria casalinga contro il Maccabi, sono cadute (come prevedibile) a Madrid, ma la classifica piange e le vede sul fondo della stessa, senza che sembri esserci una soluzione immediata ai problemi strutturali che la squadra di Banchi sta evidenziando, soprattutto in Europa, ma anche in campionato.

Servirà trovare uno Zizic in formato Maccabi per contrastare i centri avversari, così come servirà ancora una volta un extra sforzo da parte di Pajola (assente ingiustificato a Madrid), Cordinier (per cui è stata rifiutata l’offerta da parte del club blanco), Shengelia e Belinelli, chiamati insieme a Clyburn a essere gli alfieri di una Virtus che sta faticando a farsi valere al di fuori dei confini nazionali.