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L’ottavo turno di Eurolega è quello del derby italiano, match su cui vanno buona parte delle attenzioni nostre e del basket europeo. Due squadre che vivono momenti opposti e che si ritrovano di fronte per la seconda volta in questa stagione dopo la Supercoppa italiana, che vide il successo delle V nere (poi campioni) per 78-73.

La sfida

A questa partita arrivano squadre dall’umore diametralmente opposto. Milano è nel caos: oltre all’affare Pangos da gestire, con il giocatore ormai con le valigie pronte ma la società ancora in cerca di un sostituto (e una squadra dove piazzare il canadese per evitare di sobbarcarsi uno stipendio oneroso tenendo il giocatore fuori rosa); i risultati non stanno sorridendo ai biancorossi. Se in Eurolega il successo con il Valencia di settimana scorsa aveva ridato un po’ di fiducia, la sconfitta in campionato a Scafati ha ricacciato nella confusione una squadra che non sembra avere ora delle gerarchie troppo chiare, dove l’unica certezza sembra Mirotic, mentre ad esempio tutto il gruppo italiano vive in modo ondivago trovando spazio a intermittenza e prestazioni ben sotto la media cui eravamo abituati a trovarli: Melli, Ricci, Tonut per citare chi c’era già l’anno scorso, aggiungendo Flaccadori e Bortolani relativamente ai nuovi, senza parlare di Caruso che non sta quasi mai trovando spazio, in Europa così come nel campionato italiano. Una situazione complessa e non facile da gestire per Messina, che però ha più volte dimostrato di essere tecnico in grado di saper uscire dalle sabbie mobili, e chissà che proprio la sfida contro gli eterni rivali della Virtus non possa giovare alla compagine meneghina.

Dall’altra parte la Virtus sta benissimo: prima in campionato, in EL ha perso la prima gara con il Real Madrid capolista settimana scorsa dopo un filotto di cinque successi consecutivi, che l’avevano proiettata in vetta al gruppo. Con un record di cinque vittorie e due sconfitte la squadra di Banchi resta comunque ampiamente in zona playoff, alle spalle delle sole Real Madrid e Barcellona e con tre successi di margine sui diretti rivali biancorossi. La squadra, che non ha avrà l’infortunato Mickey, ha trovato una solidità spaventosa, in campionato come in campo internazionale, e su queste cercherà di costruire il successo nel derby tricolore di martedì 14 alle 20.30 alla Virtus Segafredo Arena.

I precedenti

Sono ben 202 i precedenti disputati nelle competizioni nazionali finora, con Milano avanti nel computo totale (113-89). Solo l’anno scorso le squadre si sono affrontate 12 volte tra semifinale di Supercoppa (vinta dai bianconeri), le due gare di Eurolega (2-0 Virtus), le due di campionato (1-1) e le sette della finale scudetto (4-3 Olimpia).

L’andamento odierno delle due squadre farebbe propendere l’ago della bilancia dalla parte bianconera, ma una sfida di questo genere non ha mai un reale favorito.

Baskonia Vitoria-Gasteiz – Barcellona: altro derby, altra battaglia

Bologna-Milano non sarà l’unico derby della giornata di Eurolega: ci saranno infatti anche quelli spagnoli Valencia-Real Madrid e Baskonia-Barcellona, su cui si soffermiamo.

Premesso che i blaugrana partano chiaramente favoriti nello scontro diretto con Vitoria, va detto che la squadra di casa arriva da due belle vittorie contro Partizan e Olympiacos, che hanno rimesso in piedi un record che ora dice 3-4 e l’ambizione di mantenere una posizione tra le prime otto cercando di raggiungere i playoff a fine stagione regolare.

Il Barça è la miglior difesa e il 4° miglior attacco del torneo, mentre dall’altra parte si naviga nella metà di queste rispettive classifiche. Baskonia che però è squadra che primeggia nei rimbalzi offensivi (seconda) con Sedekerskis che viaggia a quasi 10 carambole a partita, Moneke che ne cattura oltre 6 e Diop che è a 5.7 di media. Due squadre che sulla carta non sembrano avere minimamente parità di valori tecnici – con grosso vantaggio a favore del Barcellona – ma che sul parquet basco potrebbero ritrovarsi più vicine di quanto si possa immaginare. Il Barcellona fin qui ha perso soltanto il derby contro il Real Madrid, chissà che anche il Baskonia possa far proseguire questo tabù.