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Grazie soprattutto a un terzo quarto devastante la Virtus Bologna va a vincere sul campo del Bourg-en-Bresse, squadra già eliminata dall’Eurocup.

I bianconeri, che attendono di conoscere il nome del prossimo avversario (lo scopriranno mercoledì sera), si impongono con largo margine: a fine match il tabellone dell’impianto francese indica il punteggio di 90 a 68 per la squadra di Sergio Scariolo.

I primi due periodi, un po’ a sorpresa, sono di marca transalpina. Il primo quarto si chiude sul 23-20 e all’intervallo lungo Sulaimon e compagni vanno addirittura con 10 lunghezze di margine sul 47-37, con Hackett che riduce un gap che si era fatto anche più ampio con una conclusione dall’arco.

Pare evidente che all’intervallo Scariolo fa un discorsetto ai suoi, che tornano in campo con un piglio differente e iniziano a rosicchiare punto su punto ai padroni di casa, stringendo le maglie in difesa e colpendo dalla distanza con Hackett e Cordinier. Hervey inizia a creare grandissimi problemi ai francesi, che si vedono inesorabilmente rimontare e che fanno una fatica pazzesca per muovere il proprio punteggio mentre Teodosic regala alcune giocate da applausi anche da parte dei sostenitori della formazione locale: le cose in casa ospite invece filano che è una meraviglia e così il terzo periodo si chiude sul punteggio di 64-55 per i felsinei, che completano un quarto da squadrone, addirittura da 27 a 8.

Una bastonata del genere metterebbe in ginocchio chiunque e Bourg in effetti non si riprende più. La fatica dei francesi è tangibile così come la concretezza degli emiliani, che giocano al gatto con il topo e che allungano ancora, arrivando prima a +13, poi addirittura a +22 per il 90-68 con il quale espugnano con merito la Ekinox Arena. Con 17 punti il recentemente unitosi alle V Nere Hackett è il migliore realizzatore dell’incontro, Sampson ne fa 15 e Hervey ne mette a referto 12.

Non abbiamo cambiato un centimetro del nostro piano di gioco, ma nel terzo periodo i miei giocatori hanno cambiato molto la loro energia, la loro intensità e la loro concentrazione – le parole di Sergio Scariolo dopo la sirena -. Teodosic ha avuto alcuni dei suoi passaggi magici e ha messo tutti in ritmo“.

Mercoledì, intanto, si chiuderà l’avventura europea della Dolomiti Energia Trento. La squadra di Lele Molin è già tagliata fuori dai primi posti del girone di Eurocup però vuole chiudere in bellezza contro il Partizan Belgrado di Zeljko Obradovic. “Il nostro obiettivo sarà provare a chiudere con il botto la nostra stagione nel Vecchio Continente – ha raccontato il timoniere della compagine trentina -: il Partizan è un club glorioso, rappresentante di un Paese, la Serbia, che vive di basket. Credo che sia sufficiente la presenza di coach Zeljko Obradovic in panchina per raccontare di che tipo di squadra stiamo parlando. Per noi questa è stata una stagione di coppa vissuta più con sofferenza che con gioia, è un torneo che ci ha messo a dura prova e che ci ha messo di fronte a tutti i nostri limiti“.