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Dopo appena cinque giornate – questo articolo è scritto prima della conclusione del 5° turno – dall’inizio della nuova stagione, il clima nel circuit dell’Eurolega è già caldissimo. Tra allenatori esonerati, conseguenti nuovi arrivi e infortuni che stanno condizionando l’andamento di alcune squadre, la massima competizione europea di basket si conferma competizione ricca di colpi di scena.

Asvel: fuori Parker, dentro Pozzecco

TJ Parker è stato esonerato dall’ASVEL qualche giorno fa, lasciando la panchina a Gianmarco Pozzecco, che a Villeurbanne si è portato il fido scudiero Edoardo Casalone. Dopo un inizio di stagione disastroso, Tony Parker, presidente nonché fratello di TJ, ha deciso che fosse arrivata l’ora di cambiare qualcosa per risollevare le sorti di una squadra ferma a zero vittorie (dopo le prime quattro gare). Le 13 sconfitte consecutive dello scorso anno, con l’aggiunta di risultati in patria tutt’altro che positivi confermati in apertura di stagione, hanno portato a una scelta a quel punto ovvia.

Stella Rossa: Sfairopoulos al posto di Ivanovic

Decisione ancor più sorprendente quella presa dai dirigenti della Stella Rossa, che hanno interrotto il rapporto con Dusko Ivanovic, comandante che avrebbe dovuto portare i biancorossi verso l’obiettivo dichiarato delle Final 4, dopo aver costruito in estate un roster di altissimo livello, con dieci nuovi giocatori. Una vittoria in cinque partite non è bastata a Ivanovic per salvare il posto, ora preso da Ioannis Sfairopoulos, tecnico di alto livello e persona a modo, che arriva in una situazione infuocata dove trovare risultato nell’immediato non sarà facile ma necessario.

Baskonia: il caso Penarroya

Coach scartato formalmente dal Baskonia in estate, quando Luca Banchi – poi finito a guidare la Virtus Bologna – era la prima scelta, è stato confermato per mancanza di alternative, ma messo in discussione dal giorno uno della nuova stagione. Ora, dopo appena quattro partite giocate di cui una sola vinta, il momento sembra nuovamente caldo per un suo esonero, ma all’orizzonte il club deve ancora trovare un sostituto di gradimento, che a quanto pare non c’è. Una situazione grottesca, che mette in luce una non granitica solidità del club.

Gli infortunati

Dedichiamoci ora al tema infortuni, sempre caldissimo in campo continentale.

Partiamo da Ioannis Papapetrou, del Panathinaikos, che sarà operato al ginocchio e resterà fuori fino al 2024. Sorte meno amara di quella costata ad Arturs Zagars, acquisto estivo del Fener dopo un mondiale al top con la Lettonia di Banchi, che ha terminato anzitempo la propria stagione dopo la gravissima lesione subita al ginocchio.

C’è poi Mateusz Ponitka (Partizan), che salterà almeno tre settimane di gare per un problema alla spalla e Tyler Dorsey, il cui infortunio è in realtà meno grave del previsto: non c’è la frattura al piede, pertanto ha già ripreso ad allenarsi con i compagni del Fener.

Infine, rientrando nei nostri confini, la situazione legata Billy Baron, dell’Olimpia Milano: qualche giorno fa l’Olimpia aveva comunicato che, a seguito di controlli, era emersa la necessità di effettuare un nuovo intervento chirurgico di pulizia al gomito destro, effettuato lo scorso 9 ottobre, e che a questo sarebbe seguito un periodo riabilitativo di sei settimane, al termine delle quali sarebbe stato rivalutato. Facendo i conti, se ne riparla dal 27 novembre in poi, sperando che sia la volta buona per rivederlo in campo. Anche perché, visti i risultati conseguiti fin qui dall’EA7 in Eurolega, non avere a disposizione un giocatore che lo scorso anno in tante occasioni ha risolto la situazione con le sue prestazioni, pesa molto. Non un caso che Milano stia sondando il mercato e il nome di Kendrick Nunn, guardia statunitense con lunga esperienza NBA, sia stato più volte accostato ai colori biancorossi.