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Da anni la tifoseria della Dinamo organizza un post partita tutto speciale, diventato punto di riferimento non solo per i tifosi sardi, ma anche per quelli avversari che arrivano al PalaSerradimigni, o ancora nelle trasferte di coppa, dove radunare persone attorno a cibo e vino è tutt’altro che difficile.

L’iniziativa si chiama Cofani Aperti e consiste nel trovarsi dopo le partite casalinghe del Banco di Sardegna al di fuori del palazzetto portando ognuno qualche prodotto da mangiare e bere: si apre il cofano dell’auto e parte la feste, anche dopo le sconfitte peggiori.

Un modo conviviale di condividere la passione per la pallacanestro, che nel corso degli anni ha coinvolto passanti, tifosi avversari, giocatori della propria squadra e, come nell’ultima occasione, giocatori e staff della squadra avversaria (Pesaro, nella circostanza) che aveva appena battuto la Dinamo a domicilio.

C’è chi cucina, chi recupera salumi e formaggi, chi prepara il maialetto, chi raccoglie le quote, chi fa la spesa, chi si occupa di vino, birra e acqua (con parsimonia). Un evento a tutti gli effetti che smuove tutta la provincia di Sassari, con tifosi che per l’occasione si mobilitano: e in fondo, la partita, è solo accessorio all’evento di Cofani Aperti, il miglior quinto quarto che il basket italiano conosca.

Questi raduni sono nati spontaneamente dopo il 2015, anno di fondazione del gruppo Orgoglio Biancoblù, composto da persone di tutte le età che non hanno un posto fisso al palazzetto ma si prodigano in raccolte fondi per coreografie e iniziative di beneficenza e solidarietà, tra cui Cofani Aperti è solo la ciliegina sulla torta.