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La Formula 1, dopo esser tornata lo scorso anno in Florida dal 1959, quest’anno farà tappa per la seconda volta nella città di Miami che ospiterà il Gran Premio in programma il 7 Maggio 2023.

Questo è un Gran Premio novello, in quanto è alla sua seconda apparizione nella Formula 1.

Come nasce e un po’ di storia

Il circuito nasce a Miami Gardens e contorna l’iconico Hard Rock Stadium, sede dei Miami Dolphins della NFL, ed è stato protagonista già nello scorso anno (8 Maggio 2022) in F1, vedendo trionfare il pilota Max  Verstappen e la scuderia Red Bull dove a completare il podio si sono piazzate le due Ferrari, con Charles Leclerc e Carlos Sainz, rispettivamente secondo e terzo.

Proprio Charles Leclerc, che nelle qualifiche del Gran Premio aveva fatto registrare il record assoluto su questa pista (1’28″796), con la sua Ferrari non è riuscito a portare a casa la vittoria.

Per questo tracciato cittadino dello stato della Florida, gli ingegneri hanno senza dubbio preso spunto da altri tracciati, sfruttando come base i tratti asfaltati già presenti nelle zone limitrofe all’Hard Rock Stadium. Il tutto rappresenta un mix ben bilanciato per garantire lo spettacolo in pista.

Le caratteristiche della pista

Il circuito, di lunghezza 5,41 km, è caratterizzato da 19 curve.

I piloti in gara percorreranno 57 volte il tracciato, che ha la peculiarità di avere due rettilinei e tre zone DRS (Drag Reduction System) collocate rispettivamente tra le curve 10 e 11, 16 e 17, e sul rettilineo principale dei box dove si potrà raggiungere la velocità di 320 km/h;

La prima parte del circuito è caratterizzata da curve ad alta velocità, simili al circuito statunitense del Texas, infatti, subito dopo il rettilineo di partenza troviamo la prima staccata (curva 1) dove passiamo da una velocità di 314 km/h fino ai 108 km/h in una curva a gomito veramente molto stretta.

Successivamente, troviamo un lungo rettilineo con la possibilità di attivare il DRS per poi arrivare a una forte staccata (curva 11), questa volta più dura, dove si passa dai 328 km/h ai 99 km/h con un tempo di frenata di ben 2″84. Questo tratto ricorda molti altri circuiti cittadini come Soči e Jeddah, con le barriere molto vicine alla traiettoria ideale percorsa dai piloti.

Infine nell’ultima parte del circuito troviamo la staccata più importante che coincide con un tornante (curva 17) dopo il più lungo rettilineo della gara in cui, disattivando il DRS, si passa dai 328 km/h di entrata ai 99 km/h di uscita spingendoci verso il traguardo.

Questo circuito per come è caratterizzato fornisce un’ottima atmosfera da circuito stradale e promette una gara molto avvincente, con le Red Bull che partono ovviamente in vantaggio sulle altre, ma un piccolo risveglio Ferrari che fa ben sperare. Fuori dalla rossa e di Leclerc, sembra difficile ipotizzare qualche altra sorpresa.