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Tutto pronto. E tutti pronti. Sta per ripartire la Uefa Champions League e sarà il solito spettacolo. Ma chi parte favorito? E chi sarà pronto a togliere lo scettro al Paris? Occhio, intanto: i campioni d’Europa, complice un mercato particolare, non partono con il massimo dei favori del pronostico. Sono lì, certo. Ma dovranno sudare e non poco per confermarsi. E con un po’ di certezze in meno, dalla porta all’attacco.

Intanto, ecco la nostra speciale classifica ai nastri di partenza. Il power ranking della Champions, con parecchie sorprese nel mezzo. Tipo le italiane: per ora l’Inter parte davanti a tutte, il Napoli dovrà aggrapparsi forte, la Juve pure. E l’Atalanta? Vista nelle prime giornate, si può dire che i playoff siano tutti da conquistare.

1) Barcellona

La doppia semifinale contro l’Inter è stato un boccone amarissimo, digerito a fatica. Il Barcellona parte davanti perché ha il giocatore più forte di tutti: Lamine Yamal, con la maglia numero 10, e tanti sogni da realizzare. La Champions è il primo. Il Pallone d’Oro sarebbe invece una conseguenza.

2) Psg

Resta la squadra più completa, con la rosa forse più profonda. La Champions dello scorso anno è stata una dimostrazione di forza con pochi eguali, quella finale con l’Inter l’esplosione di un talento che resta giovane. E perciò soggetto ad alti e bassi, come si è visto al Mondiale per Club.

3) Liverpool

Dopo l’estate più complicata di tutte, sarebbe quasi superfluo dire che la motivazione di quest’anno si imbatte nei sentimenti. Poi ci sono i volti nuovi, la spesa – a tratti folle – sul mercato. Tra i migliori Liverpool di sempre, pure per gioco espresso. Se crescono come immagina Slot…

4) Real Madrid

Fuori dal podio, ma è sempre il Real Madrid. Con Xabi Alonso l’inizio in campionato è stato supersonico: il tecnico spagnolo ha iniziato evitando di prenderne, poi liberando la qualità offensiva. Manca un centravanti in grado di variare il gioco. Ma ha Mbappé. Ha Bellingham. Ha Vinicius. E’ rimasto pure Rodrygo.

5) Bayern Monaco

Un anno in più per Kompany e un solidissimo Mondiale per Club. Il Bayern resta una squadra meravigliosa, e ha aggiunto Jackson all’arsenale offensivo, oltre ovviamente a Diaz (dal Liverpool) che sta già facendo la differenza in campionato. Squadra che può sorprendere, per quanto possa essere una sorpresa vedere Monaco di Baviera sul tetto d’Europa.

6) Manchester City

Oh, un mercato all’altezza, chiuso con la ciliegina Gigio Donnarumma. Reijnders e Cherky stanno già trovato spazio, con qualità. Ma Pep deve riannodare il filo spezzato l’anno scorso, sì con la rimonta finale, però anche con molte difficoltà di applicazione. E’ finito un ciclo.

7) Inter

Dopo la batosta in finale, anche solo rimettersi ad ascoltare la musichetta della Champions può essere deleterio. O comunque un fastidio. L’Inter prova a ripartire dall’entusiasmo dello scorso anno, con una consapevolezza: è passato un anno in più, ma ha una squadra più forte di quella arrivata a Monaco di Baviera.

8) Arsenal

Sarà l’anno buono? Arteta inizia a credere nelle maledizioni: di sicuro, ha costruito ancora una squadra in grado di poter dire la propria, e questo per l’Arsenal resta motivo di assoluto vanto. Molto passerà dal colpo dei colpi: alla fine, Gyokeres è andato proprio lì.

9) Chelsea

Campioni del Mondo, ma comunque un’incognita in questa Champions. Che li vedrà ugualmente protagonisti, al rientro dopo stagioni di fortissima incertezza. Un primo successo, per Maresca, è insomma arrivato. Si è guadagnato la conferma e super acquisti: Koao Pedro, Gittens, Estevao, Hato e addirittura Garnacho. Si può fare.

10) Napoli

Fuori un anno fa, è tornato prorompente, e con uno scudetto in più. Antonio Conte ritrova le notti europee e con una squadra con una stella enorme, abbagliante: è Kevin De Bruyne, che ha iniziato con il piede sull’acceleratore. Può sorprendere.

11) Atletico Madrid

L’ultimo colpo – almeno in ordine cronologico – è stato Nico Gonzalez, ma in generale è stato un mercato di opportunità colte. Il messaggio dell’Atletico sembra chiaro: mai più restare a guardare. Nonostante le big al proprio fianco, nonostante qualche anno di troppo di difficoltà.

12) Newcastle

Il dopo Isak è stato veloce, rapido, forse un po’ improvvisato. Non è il Newcastle dalle forti ambizioni di un anno fa. Anzi: è un Newcastle che somiglia molto di più a un’incognita. Però ci prova. Ed è comunque rinnovato. Ergo, può essere una sorpresa.

13) Tottenham

Chi ha perso un po’ di appeal è sicuramente il Tottenham, che tra tutte le inglesi sembra partire un filo dietro. Ah poi è chiaro: il mercato è stato comunque splendido. Dal grande colpo Xavi Simons all’arrivo di Kudus, fino al rilancio di Tel e il prestito sul finale di Kolo Muani. Poteva andare peggio.

14) Juventus

La Juve resta questa roba qui. Un po’ come l’anno scorso: può vincere contro il Manchester City e poi perdersi una gara già vinta con il Psv, dunque uscire sul più bello. Occhio però a quest’attacco scoppiettante, era da un po’ che i bianconeri non potevano disporre di un arsenale simile.

15) Borussia Dortmund

Già al debutto si capirà molto del Dortmund, che affronterà proprio la Juventus. Il Borussia resta una squadra giovane, con ottime individualità, ma nulla davvero in grado di scaldare il cuore. O quantomeno i pronostici.

16) Benfica

Senza Di Maria, qualcosa pur si sta notando. Occhi su Prestianni, sulla qualità a centrocampo di Barrenechea. Su un Benfica che prova a tenere una sua continuità in campionato e in Champions. E una menzione d’onore: ai playoff ha superato il Fenerbahce di Mou. Mica poco.

17) Galatasaray

Se contasse soltanto la rosa, allora il Gala forse sarebbe quasi da top 10. Osimhen confermato è il grande colpo, poi però c’è Sané. E c’è Icardi, capitano. E a centrocampo è arrivato Gundogan. Guai a sottovalutare il cuore dei turchi.

18) Bayer Leverkusen

Un inizio particolarmente difficile, con un cambio in panchina arrivato praticamente a inizio stagione: l’era Ten Hag è già finita, quella di Hjulmand è invece appena iniziata. C’è da capire, effettivamente, quale strada percorrerà.

19) Marsiglia

Bentornato in Champions a Roberto De Zerbi, che sicuramente non ha avuto un’estate facile, tra risse e inizio in salita con il suo Marsiglia. Ma la squadra c’è. L’idea pure. E l’Europa spesso è un terreno fertile, soprattutto se hai la tendenza a coltivare.

20) Athletic Bilbao

L’acquisto più importante? L’aver trattenuto Nico Williams: è un giocatore semplicemente fondamentale per quest’Athletic, che basa tutto sulla qualità dell’esterno, a inizio settembre già a quota 2 assist e 1 gol. Se gira lui, girano i baschi.

21) Villarreal

Mikautadze più Thomas, con Renato Veiga come ciliegina. Il Villarreal si è vestito a festa per la Champions, ma resta una delle outsiders meno temibili dell’intera competizione. L’impressione, comunque, è che sarà molto dura strapparle dei punti. Specialmente allo Stadio de la Ceramica.

22) Sporting Lisbona

Squadra organizzata, forte, quadrata. In grado di far paura, soprattutto in casa. Lo Sporting è stato a lungo lo spauracchio della Champions, ma non fa più tanta impressione. Anzi: la tradizione non fa gol. Tocca dunque sfoderare le armi principali: Ioannidis e Suarez.

23) Ajax

Anche qui: la storia non fa gol. E allora ad Amsterdam, nella sede di una delle società più titolate d’Europa, celebre per la sua scuola giovanile e il calcio totale, bisognerà fare di necessità virtù quando si potrà. La tradizione è evidente: ha vinto 4 Coppe dei Campioni/Champions League.

24) Monaco

Pogba come immagine di copertina. Il resto lo fa la storia del club: la squadra del Principato di Monaco sa giocare un calcio di livello, sfruttando quel forte settore giovanile e ha raggiunto più volte la Champions League a livelli alti, con la semifinale 2017 come punto recente di rilievo.

25) Atalanta

Come ripartirà, la Dea? Senza Gasperini il club bergamasco – che negli ultimi anni è diventato una realtà europea grazie al gioco offensivo – resta un’incognita. E Juric non dà garanzie. Ha raggiunto i quarti di Champions nel 2020 e si è affermata come presenza fissa in Europa.

26) Eintracht Francoforte

Sono lontani, certi tempi. Così come la qualità della squadra del 2022, quella rivelazione del calcio tedesco e (soprattutto) vincitrice dell’Europa League 2022. Ha una tifoseria molto appassionata ed è spesso protagonista in queste competizioni. Chiaro, parte dalle retrovie.

27) PSV

Altra big olandese, rivale storica dell’Ajax. Ha vinto una Coppa dei Campioni nel 1988 e continua a essere tra le squadre di punta dell’Eredivisie. Forse ingeneroso, il ventisettesimo posto: l’anno scorso ha fatto fuori la Juventus sfoderando una grande Champions. Non è sempre Natale, però.

28) Union SG

Per chi non lo conoscesse, o ne avesse sentito solo parlare, l’Union Saint-Gilloise è un club belga con sede a Bruxelles, tornato alla ribalta dopo decenni di anonimato. Negli ultimi anni è stato una sorpresa in patria e in Europa grazie al suo gioco moderno e organizzato.

29) Brugge

Attenzione alla prossima gemma del calcio europeo. Tra le squadre più prestigiose del Belgio, costantemente protagonista in campionato e in Champions League. In porta c’è Aleksandr Stankovic, figlio d’arte: è arrivato dall’Inter.

30) Copenaghen

Campo complicatissimo. Del resto, il Copenaghen rimane il principale club danese, dominatore della Superligaen e presenza frequente nelle fasi a gironi europee. La squadra è famosa per la solidità e la crescita costante del movimento calcistico danese.

31) Olympiacos

Un vero e proprio gigante. Con affaccio sul Pireo, oltre che con anni alle spalle di dominazione storico della Super League. È regolarmente protagonista nelle coppe europee, spinto da una tifoseria molto passionale. Quella può fare la differenza. Oltre a Strefezza, preso dal Como.

32) Slavia Praga

Spazio anche per una delle squadre più importanti della Repubblica Ceca, con lunga tradizione e tante partecipazioni europee. Ha messo in mostra buone prestazioni in Europa League negli ultimi anni.

33) Bodo/Glimt

Ricorda qualcosa? Beh, intanto il Bodo è un club norvegese che negli ultimi anni ha sorpreso in Europa con il suo calcio offensivo. È diventato noto nel 2021 per la clamorosa vittoria 6-1 contro la Roma in Conference League.

34) Kairat Almaty

Squadra kazaka, che ha sede ad Almaty, tra i club più prestigiosi del paese. Ha esperienza internazionale nei preliminari delle coppe europee. Sarà la trasferta più lunga. E per tutti.

35) Pafos

Il club cipriota è davvero in crescita, con ambizioni di diventare una realtà stabile anche a livello europeo. È noto per la gestione moderna e investimenti recenti. Il ds è italiano: Cristiano Giaretta, ex direttore dell’Udinese. Giocherà con la Juventus.

36) Qarabag

Dimenticate i fasti di qualche anno fa, con tanto di spavento rifilato al Real Madrid. Principale squadra dell’Azerbaigian, rappresenta regolarmente il paese nelle competizioni UEFA. Negli ultimi anni ha fatto più volte la fase a gironi di Champions ed Europa League.