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L’attesa è finita. Dal 5 al 7 settembre, l’Autodromo Nazionale di Monza ospiterà la 75esima edizione del Gran Premio d’Italia, sedicesima tappa di un Mondiale di Formula 1 che sta entrando nel vivo. Per i tifosi italiani – e per quelli della Ferrari in particolare – questo è l’appuntamento più importante dell’anno, quello che vale più di qualsiasi altro. Monza non è solo una gara: è la celebrazione di una passione che si tramanda di generazione in generazione. Ogni anno le tribune si tingono di rosso, pronte a sostenere la Scuderia in un’atmosfera unica, il cosiddetto “Muro Rosso”, simbolo della fede ferrarista.

Quest’anno l’attesa è ancora più carica di emozione: sarà infatti la prima volta di Lewis Hamilton con la tuta rossa sul circuito brianzolo. Tuttavia, la vigilia per il sette volte campione del mondo non è semplice: dopo l’incidente di Zandvoort, dovrà scontare una penalità di cinque posizioni in griglia. Una zavorra che complica la sua rincorsa, ma che non toglie la voglia di ben figurare davanti ai tifosi della Rossa. Le maggiori speranze della Ferrari sono riposte su Charles Leclerc, già vincitore lo scorso anno a Monza e deciso a ripetere l’impresa. Il pilota monegasco dovrà spingersi oltre i limiti della SF-25, una monoposto che finora ha alternato lampi di competitività a pesanti battute d’arresto, come il doppio ritiro di Zandvoort che ha lasciato il segno.

Piastri in fuga, McLaren favorita ma Monza può sorprendere

Il Mondiale 2025 finora è stato dominato dalle McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris, che hanno imposto un ritmo insostenibile per gli avversari. Piastri, grazie alla vittoria in Olanda, ha consolidato la leadership in classifica e punta a scappare definitivamente. L’australiano, insieme a Norris, ha già centrato diverse doppiette quest’anno, fermato solo da un problema di affidabilità che ha interrotto una striscia che sembrava inarrestabile. Tuttavia, Monza è un circuito diverso da tutti gli altri. Definito “Tempio della Velocità”, richiede un assetto a bassissimo carico aerodinamico e un bilanciamento perfetto tra velocità di punta e stabilità nelle frenate più impegnative. Questo fattore potrebbe rimescolare le carte, favorendo team che finora hanno faticato. La Ferrari, storicamente forte sul tracciato italiano, spera di approfittarne. Anche Max Verstappen, sempre pericoloso nei momenti decisivi, e le Mercedes, in crescita nelle ultime gare, restano in agguato.

Il ritorno di un pilota italiano: Antonelli davanti al suo pubblico

Il weekend di Monza avrà anche un sapore speciale per i tifosi italiani grazie alla presenza di Andrea Kimi Antonelli. Il giovane talento bolognese, classe 2005, sarà infatti il primo pilota italiano a correre a Monza in Formula 1 negli ultimi quattro anni. Lo scorso anno aveva debuttato proprio su questo circuito nelle FP1, ma questa volta il palcoscenico è ben più importante: il pubblico amico, le aspettative, la voglia di riscattare un momento complicato. Antonelli arriva infatti da un periodo difficile, aggravato dal contatto con Leclerc a Zandvoort che gli ha negato un risultato importante. Monza rappresenta l’occasione perfetta per rilanciarsi e dimostrare di meritare un futuro da protagonista nella categoria regina del motorsport.

La Ferrari cerca la riscossa

Dopo il disastroso weekend olandese, la Ferrari ha bisogno di una reazione immediata. Leclerc punta al podio, se non addirittura alla vittoria, mentre Hamilton vorrà quantomeno dimostrare segnali di crescita in vista della fase finale della stagione.
Un successo a Monza avrebbe un peso enorme non solo per la classifica, ma anche per l’orgoglio del team e dei suoi tifosi. Come spesso accaduto nella storia, una vittoria casalinga può trasformare una stagione complicata in una pagina di gloria da ricordare.

Attesa e spettacolo garantiti

L’atmosfera che si respira a Monza è unica: i tifosi invadono le tribune e il prato, creando una coreografia di passione che non ha eguali. Sarà un weekend carico di emozioni, con il pubblico pronto a sostenere i propri beniamini fino all’ultimo metro. Mentre Piastri sogna la fuga verso il titolo, Norris cerca di rilanciarsi e la Ferrari punta a sorprendere, l’unica certezza è che Monza regalerà ancora una volta spettacolo puro. Perché nel Tempio della Velocità non esistono pronostici sicuri: qui, ogni curva può cambiare la storia di una gara e, qualche volta, di un’intera stagione.

Date, Orari, Qualifiche e Gara del GP d’Italia

Venerdì 5 settembre

  • Prove libere 1: ore 13:30 – 14:30
  • Prove libere 2: ore 17:00 – 18:00

Sabato 6 settembre

  • Prove libere 3: ore 12:30 – 13:30
  • Qualifiche: ore 16:00

Domenica 7 settembre

  • Gara: ore 15:00

Dove vedere il GP?

Il Gran Premio d’Italia 2025 a Monza sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport F1 (canale 207). In chiaro, qualifiche e gara saranno visibili su TV8 (canale 8).
In streaming, l’intero weekend di Formula 1 sarà disponibile su NOW e Sky Go per gli abbonati Sky, mentre qualifiche e gara si potranno vedere anche sul sito ufficiale di tv8.

Caratteristiche del circuito

Lo storico Autodromo di Monza sorge nella meravigliosa cornice del parco di Monza. È caratterizzato da lunghissimi rettilinei intervallati da chicane e curve lente, divenute leggendarie nel corso degli anni come, per esempio, la variante della Roggia, le due curve di Lesmo, la Variante Ascari e la Parabolica. Sul circuito italiano si toccano le velocità più alte del Mondiale di F1 (abbondantemente oltre i 330 km/h), e, non a caso, il circuito di Monza si è guadagnato l’appellativo di “Tempio della Velocità“.

Il tracciato misura 5.793 metri e in gara si percorrono 53 giri, per una distanza complessiva di 306,72 Km. Il layout della pista richiede un basso carico aerodinamico, ma anche un perfetto bilanciamento. Come rivelano i tecnici Brembo, fornitore ufficiale degli impianti frenanti della F1, il layout della pista italiana è invece mediamente impegnativo per i freni. ​Delle 6 frenate che i piloti dovranno affrontare ad ogni giro sul circuito di Monza ben quattro sono classificate come altamente impegnative per i freni. La frenata più dura per l’impianto frenante è inevitabilmente quella alla curva 1 con le monoposto che vi arrivano a 334 km/h e scendono a 89 km/h in appena 2,57 secondi nei quali percorrono 122 metri con una decelerazione di 5,2 G.