E’ trascorsa solo una settimana dalla chiusura della seconda Esports World Cup e già si parla di un nuovo festival organizzato dalla stessa organizzazione saudita.
Il 24 agosto 2025, ultima giornata dell’EWC in coincidenza con la finale del torneo di Counter-Strike 2, la Esports World Cup Foundation (EWCF) ha infatti annunciato la nascita della Esports Nations Cup (ENC). Si tratta di un innovativo torneo biennale che vedrà le migliori stelle dei videogame competitivi gareggiare non più per i propri club, ma per la propria nazione. È il primo evento di questo tipo e scala nella storia degli eSports.
L’esordio avverrà nel novembre 2026 a Riyadh, Arabia Saudita, già sede dei Gamers8 prima e dell’Esports World Cup poi. Quello che possiamo già definire come il mondiale esportivo per nazioni ruoterà invece tra paesi ospitanti, edizione dopo edizione.

Ad organizzare questo primo appuntamento sarà ovviamente l’EWCF, coadiuvata da quattro grandi publisher: Electronic Arts, Krafton, Tencent e Ubisoft, che daranno supporto anche nella strutturazione del ranking nazionale, dei format e delle qualifiche
L’ENC ospiterà nazionali da tutte le macroaree: Nord e Sud America, Europa, MENA (Middle East/North Africa), Africa, Asia, Sud-Est Asiatico & Oceania. I sistemi di qualificazione saranno multipli — ranking globale, tornei regionali, wildcards e “solidarity slots” — per garantire ampia rappresentanza e inclusività.
I premi saranno garantiti e uniformi tra i vari titoli, assicurando equità negli incentivi. Al momento, però, non si conoscono ancora quali saranno i videogiochi selezionati e le specifiche competizioni, né l’ammontare del montepremi.
Così si è espresso sulla nuova iniziativa il CEO della Esports World Cup Foundation, Ralf Reichert. “La competizione nazione contro nazione è la massima espressione dello sport. Con l’ENC questo diventa realtà anche per gli eSport, dando a ogni tifoso una bandiera da sostenere e a ogni giocatore l’orgoglio di rappresentare il proprio Paese. È un palcoscenico per creare eroi, ispirare la prossima generazione. Insieme ai nostri partner e stakeholder, costruiremo ecosistemi nazionali che accelereranno la crescita degli eSport in tutto il mondo.”
In sintesi, l’operazione mira soprattutto a favorire il senso di identità nazionale nei tornei eSports, stimolando l’interesse dei fan. In secondo luogo, è un tentativo di spingere gli Stati a investire in strutture e programmi nazionali dedicati ai videogame competitivi. Entrambi sono scopi validi che forse rendono un po’ meno “esportswashing” la presenza dell’organizzatore saudita.
Per chi fosse interessato, c’è un video di presentazione dell’ENC su X.
Immagine di testa credits EWCF