Quante volte avete pensato: e questo da dove è sbucato? Ecco, tra algoritmi, conoscenze più approfondite, internet che ha cambiato il mondo intero e pure quello del calciomercato, non è raro trovare dalle nostre parti, o in generale nei campionati più importanti, calciatori di cui non conoscevamo l’esistenza. Pronti poi a sconvolgerci con la loro qualità. L’esempio di Kvicha Kvaratskhelia, campione di tutto con il Psg e ancor prima campione d’Italia con il Napoli, ha ulteriormente aperto gli occhi sulla possibilità di poter andare oltre il sentito dire, e oltre i confini già conosciuti.
Si ritorna esploratori, persino quando l’obiettivo è semplicemente andare a pescare un giocatore. Magari forte. Però comunque tutto da testare. Perché sarà pur vero che il campo da calcio resta uguale in tutto il mondo, ma le pressioni e le ambizioni no, quelle cambiano come il vento, a seconda della direzione in cui si spinge per andare. Comunque, se cercate qualità per le vostre squadre, che siano reali o virtuali, qui ci sono 5 giocatori insospettabili che potrebbero fare presto il salto tra i grandi d’Europa. Poi non dite che non ve l’abbiamo detto.
Oscar Gloukh dell’Ajax
21 anni, centrocampista, ma di fatto attaccante aggiunto. Nazionalità israeliana. Oscar Gloukh è solo l’ultimo talento uscito dalla filiera Red Bull, nel suo caso il Salisburgo. Il club austriaco l’ha prelevato nel 2023 dal Maccabi Tel Aviv, dove Oscar militava da quando aveva appena 6 anni. Fenomenale, nelle giocate. La tecnica al servizio di un’intelligenza calcistica sopra la media. Va da sé: 170 centimetri per 68 chili, dove dunque non arriva con il fisico, sono i piedi a fare tutto il resto. Soprannominato il “Messi d’Israele”, è passato quest’estate all’Ajax, in Eredivisie, per una cifra totale di 15 milioni di euro. Prevediamo un passaggio breve, in Olanda. Se regge ritmi e botte della Champions, allora può fare tutta la differenza pure tra le grandissime del continente.
Konstantinos Karetsas del Genk
Segnatevi questo nome. E la data di nascita: 19 novembre 2007. Konstantinos Karetsas è la grande speranza del calcio greco, pur avendo disputato tante partite con le nazionali giovanili del Belgio, dov’è nato e cresciuto, ma da genitori di originari di Atene. Doppia nazionalità, dunque, ma il talento è quello confezionato dalla scuola calcistica fiamminga, perché al Genk ha sempre giocato, salvo fare 3 anni di apprendistato nell’Academy dell’Anderlecht, da cui è uscito fuori pure un certo Romelu Lukaku. E non solo. Comunque, 18 anni ancora da compiere ma già una trentina di presenze nel massimo campionato, fa il centrocampista avanzato e dalla sua non ha una gran fisicità – come Gloukh, 171 centimetri -, ma per lui parlano i piedi, le idee e ovviamente le giocate. Ha già esordito con la nazionale greca: il 20 marzo scorso, subentrando a Masouras in Nations League. Tre giorni dopo, ha fatto pure il primo gol contro la Scozia.
Mikey Moore dei Rangers
E a proposito di Scozia e di diciottenni: Mikey Steven Danny Moore, nato l’11 agosto del 2007, sta bruciando tutte le tappe immaginate per lui. Cresciuto al Tottenham, per mancanza di spazio è finito ai Rangers di Glasgow, dove spera di trovare più spazio e di proseguire la sua crescita. Con gli Spurs ha totalizzato 12 presenze, impressionando già molti. Per Postecoglu si è rivelato un aiuto prezioso e in Inghilterra lo ritengono uno su cui la Nazionale del futuro farà certamente affidamento. Insomma: staremo a vedere. Nel mentre, dovrà migliorare lo score dei gol e degli assist, e in generale inserire quanto più minutaggio gli sarà possibile. Nato a Southwark, nel nord di Londra, il suo desiderio è quello di vedersi realizzato ancora in maglia Tottenham, con cui l’ala offensiva ha un contratto fino al 2027. Di lui, James Maddison, compagno agli Spurs, ha detto: “Sapete chi mi ricorda? A volte addirittura Neymar”.
Roger Fernandes del Braga
Piede mancino, ala destra, 19 anni. Velocità supersonica e già nominato “il prossimo Leao”. Con le dovute distinzioni naturalmente, però pure con un filo rosso piuttosto chiaro: ama dribblare, ama mettere in porta i compagni, e quel mancino non è niente male. Portoghese, di origini legate alla Guinea-Bissau, Roger Fernandes (in foto in apertura di articolo) si iscrive alla lunga lista della tradizione di numeri 7 cresciuti all’ombra di Cristiano Ronaldo. Il Braga se l’è cresciuto benissimo e ora gli sta dando fiducia: 100 minuti nelle qualificazioni di Europa League, il debutto in Liga Portugal e… manca il gol. Ma è davvero una questione di tempo. Dal 2023-2024 è passato fisso in prima squadra e il contratto, rinnovato nel giugno 2024, è fino al 2028. Il futuro? Magari in Italia: suo cugino Sanà Fernandes, cresciuto allo Sporting, è di proprietà della Lazio.
Yusuf Akçiçek del Fenerbahce
Dopo trequartisti e ali offensive, è tempo di un difensore centrale. Forte. Ruvido. La speranza della Turchia, con la cui Nazionale ha già debuttato lo scorso marzo, in Nations League contro l’Ungheria. Yusuf Akçiçek è nato il 25 gennaio 2006 ma sembra già un veterano: cresciuto nel settore giovanile del Galatasaray, a soli 13 anni è arrivato il Fenerbahce e l’ha convinto. Quattro anni di cantera giallonera ed eccolo debuttare in prima squadra nel 2023, subito dopo aver firmato il primo contratto da professionista. E l’intenzione, per adesso, è crescere lì, provando a racimolare minuti e a prendere il proprio spazio in una squadra che punta al massimo. Questa potrebbe essere la stagione della consacrazione, per il giovane difensore.