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Vasilije Micic è un nuovo giocatore dell’Hapoel Tel Aviv. Proprio l’altro giorno avevamo dedicato un approfondimento sulla possibile destinazione del fenomeno serbo, per il quale sembrava fatta rispetto al suo approdo all’Olympiacos (con il Real Madrid apparso sullo sfondo). E invece la strada che prenderà il due volte vincitore dell’Eurolega con l’Efes Istanbul sarà quella di Israele, sponda Hapoel Tel Aviv.

Micic ha scelto i soldi, tantissimi, del club israeliano, che lo renderanno il giocatore più pagato d’Europa. 18 milioni di dollari per tre stagioni (14 secondo Eurohoops), con un accordo chiuso all’alba del 16 luglio, giorno in cui la carta geografica di Eurolega ha messo tra le mete più interessanti da seguire proprio Tel Aviv. Stando ai media israeliani Micic avrebbe ricevuto anche delle azioni del club e decisivi sarebbero stati i colloqui con Ofer Yanai, proprietario, ma anche con l’azionista di minoranza Gili Raanan.

“Sono molto emozionato di entrare a far parte dell’Hapoel Tel Aviv e vivere questa stagione storica”, ha dichiarato Micic. “Il progetto mi ha subito colpito per ambizione e chiarezza. Non vedo l’ora di iniziare e dare tutto per i tifosi e la squadra”; le prime parole del nuovo arrivo, che sanno tanto di prassi e poca emotività.

Micic ha sottolineato anche l’importanza della conversazione avuta con coach Dimitris Itoudis, considerata tra le altre, determinante. La combinazione tra visione tecnica e ambizione del club ha convinto uno dei giocatori più forti e vincenti d’Europa ad abbracciare una sfida nuova, che rende affascinante l’Hapeol non solo per lui per tutti gli interessati alla prossima stagione di Eurolega. Per l’Hapoel Tel Aviv si tratta infatti di un segnale fortissimo: non solo parteciperà alla sua prima Eurolega, ma lo farà con una squadra all’altezza che avrà come fiore all’occhiello uno dei leader più esperti e vincenti del basket europeo. Con Micic al timone, il club israeliano si candida come possibile outsider nella prossima stagione, a confermare il nuovo status dell’Hapoel, non più solo rivelazione nazionale ma realtà ambiziosa a livello continentale.

Insieme a lui, il club ha inserito nel roster altri giocatori interessanti: Tai Odiase (ex Brescia), Elijah Bryant, Dan Oturu, Tyler Ennis (ex Venezia) e Collin Malcolm. Nomi che fanno della squadra di Itoudis una buona candidata a giocarsi un pass (almeno) per il play-in, e una realtà che nei prossimi anni potrebbe diventare un nuovo polo di riferimento del basket europeo, con parecchi fondi da investire a scapito di altre storiche società del panorama continentale (come ad esempio la Virtus Bologna), sempre alle prese col bilancino per poter sostenere le spese di una stagione di Eurolega, facendo in modo che sia competitiva e al contempo economicamente sostenibile. L’Hapoel Tel Aviv, con l’arrivo di Micic, apre le porte a una nuova geografia del basket Europeo, che insieme con l’arrivo di Dubai, potrebbe spostarsi sempre più verso il medio-oriente.