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In poco più di un livello e mezzo, pari a circa 190 minuti di gioco, il Day 10 del Main Event World Series Of Poker 2025 ha lasciato solo 4 giocatori al tavolo finale. E si può tranquillamente aggiungere – prendendo a prestito la famosa frase del radiocronista Mario Ferretti – che c’è “un uomo solo al comando”: Micheal Mizrachi.

The Grinder ieri ha letteralmente dominato il final table 9-handed. Non tanto in termini di eliminazioni, solo una, quanto piuttosto aggiudicandosi i piatti più grossi. Alla fine, il quattro volte vincitore dell’evento WSOP $50.000 Poker Players Championship (nuovo record stabilito due settimane fa), ha imbustato 445.500.000 chips contro i 139 milioni degli altri tre giocatori messi assieme. In termini di big blinds, Mizrachi inizierà il Day 10 a quota 178 su 234 totali.

Il “macinatore” ha messo in mostra tutta la sua esperienza e qualità. Vale la pena ricordare che Mizrachi, nel Day 8, era rimasto con solo 3 bui. Tuttavia, le cose sarebbero andate diversamente senza alcuni colpi fortunati, capitati soprattutto nella fase finale della giornata. Il poker è così. Ciò non toglie che Mizrachi rientri nella categoria dei “più grandi di sempre” del poker, e sia un’icona delle WSOP. Un’icona che oggi (questa notte in Italia) potrebbe conquistare l’ottavo braccialetto, il più prezioso in assoluto, e scrivere una nuova pagina di storia di questa intramontabile kermesse.

Tre giocatori cercheranno di sbarragli la strada. A cominciare dall’amateur John Wasnock, secondo in chips ma lontano da Mizrachi. Al terzo posto c’è un altro statunitense, il professionista Braxton Dunaway che vanta un braccialetto WSOP ($1.500 Monster Stack) vinto nel 2023. L’unico extra-USA è il belga Kenny Hallaert: giocatore da 6 milioni di dollari in carriera, sponsorizzato, 6° nell’edizione 2016 del ME WSOP ma adesso fanalino di coda con solo 8bb.

Questa è la griglia di partenza al final day del ME WSOP 2025:

Il resto è nella cronaca della penultima giornata.

Michael Mizrachi (credits WSOP via PokerNews)

IL DAY 10

Bastano 40 minuti perché il final table a 9 passi in modalità 7-handed. Il primo out è Daehyung Lee. Il sudcoreano apre con 3.200.000 (bui 1.600k/800k bb ante 1.600k) con A♠Q♣ e trova il call di John Wasnock. Flop: Q♦J♦5♥, top pair per Lee e set di 5 per l’americano che va in check-raise e poi chiamo lo shove dell’avversario. Scendono 10♥J♥, full per Wasnock che manda a casa Daehyung Lee, per un milione di dollari di premio.

Poco dopo esce Jarod Minghini in un classico coin-flip contro Kenny Hallaert. L’azione è tutta preflop. Minghini chiama la tribet all-in del belga con A♦Q♦, Hallaert mostra 4♦4♣: la coppia regge fino alla fine e Minghini va ad incassare $1.250.000.

A questo punto, gli spettatori assistono a una giocata piuttosto interessante. Luka Bojovic limpa da small blind con K♣9♠Adam Hendrix si adegua da BB con 6♦2♥. Le prime tre carte del board sono Q♥J♠6♣. Il serbo esce puntando 1,8 milioni, Hendrix replica rilancia fino a 5,6. L’azione torna a Bojovic che sale a 10 milioni, ma Hendrix non si fa spaventare, anche se ha solo la coppia di 6 (third pair): forbet da 15,5 milioni che manda in the tank Bojovic: il serbo ci resta per alcuni minuti, prima di annunciare il fold.

Durante questa fase John Wasnock mantiene la pole position, seguito a distanza da Hallaert. Mizrachi viaggia a metà classifica, quarto posto per il Grinder, seguito da Leo Margets.

Wasnock incrementa ancora il vantaggio all’inizio del livello 40 (1.000.000/2.000.000 bb ante 2.000.000). A questo punto arriva l’action del “ribaltone”. In un preflop fivebettato, Wasnock e Mizrachi finiscono ai resti. The Grinder mostra A♠K♦ ma è sotto contro i Kappa neri di Wasnock. Quest’ultimo rimane in vantaggio fino al turn compreso, ma quando al river scende l’A♦ il torneo prende una nuova piega.

Catturata la chiplead, Michael Mizrachi comincia a mettere pressione sugli shortstack. Poco dopo esce Leo Margets, ma non per mano del pro statunitense. La spagnola, ultima quota rosa del torneo, limpa da SB con A♥10♥ in mano. Kenny Hallaert (BB) va all-in e riceve il call sofferto della Margets. Il belga ha una coppia bassa, 6♥6♠, che però regge nuovamente sul board. Leo Margets è out in settima posizione, per $1,5 milioni, di gran lunga il suo migliore risultato. Nel 1995 Barbara Enright era arrivata 5a nel Main Event WSOP, prima donna a raggiungere il final table. Allora, però, si erano iscritti 273 giocatori: quest’anno, Leo Margets è arrivata settima su un field di 9.735. Chapeau.

Leo Margets (credits WSOP via PokerNews)

In dieci minuti, il final table scende a 5 left, quando Michael Mizrachi fa il suo primo e unico player out. Di nuovo gli è molto utile la “Kournikova”, questa volta contro Adam Hendrix: Mizrachi shova in forbet preflop con A♥K♦, il suo connazionale chiama con J♦J♣. Al turn arriva il K♦ che porta avanti Mizrachi, il 3♣ al river elimina Hendrix (6° per $1,9 milioni).

The Grinder “macina” altre chips, dall’alto del suo big stack. Alla pausa Mizrachi è primo a quota 247.300.000, circa 100 milioni di più di Kenny Hallaert, secondo nel chipcount.

Una volta tornati in sala, Wasnock si difende con un piccolo bluff ai danni proprio di chipleader. Questo però non rallenta lo show di Mizrachi che inizia una sfida personale con Kenny Hallaert.

I due incrociano carte e chips più volte nella seconda parte del livello 40, ma è Mizrachi ad avere la meglio grazie al big stack e soprattutto ad alcune azioni “muscolari”. La più interessante vede l’americano aprire da bottone a 4 milioni con Q♦J♥, e ricevere il call del belga (BB) che ha K♥10♣. Flop: K♦J♦2♠. Hallaert va in check-call per 4,3 milioni, con top pair floppata. Mizrachi, che ha second pair, non molla e betta al turn 5♦ altre 12.600.000 chips. Il belga chiama di nuovo ma, quando al river si palesa il 7♦ seguito da una terza barellata (50 milioni su pot di 44,8), decide di mollare nonostante la top pair. Questo piatto, preso con la forza, porta Mizrachi a un passo dai 300 milioni di chips.

Kenny Hallaert recupera qualcosa con una tribet preflop su Mizrachi, ma dietro l’angolo c’è il colpo che lo manda (quasi) al tappeto. The Grinder rilancia 4 milioni da cutoff con Q♠10♥. Seguono i call del giocatore belga da SB (K♠J♠) e di Braxton Dunaway da BB (9♠7♣). Il flop porta K♦10♣3♥: check, check, bet da 5,5 milioni dell’original raiser e call solo di Hallaert che ha nuovamente preso la top pair di kappa. Al turn arriva una Q♣, carta maligna per il belga dal momento che trasforma la second pair di Mizrachi in doppia coppia! L’americano betta 21.500.000 chips, Hallaert chiama. Stessa azione al river, 4♠, ma adesso sono 60 milioni di chips che il belga mette, dopo averci pensato un po’. Allo showdown, Mizrachi incassa il piattone e vola a 421 milioni di chips!

L’azione successiva registra l’ultimo player out della giornata. Il serbo Luka Bojovic va all-in preflop con A♥K♠ e trova il call di John Wasnock che ha A♣J♠. Il board porta 3♣4♣2♣J♥6♠: Jack al turn favorevole all’americano che elimina Bojovic in 5a posizione ($2,4 ,milioni).

Il finale è “bullato” da Michael Mizrachi che spinge su tutte le mani, facendo leva sul divario enorme di chips e sul valore economico delle posizioni a premio. Queste:

Il ME delle WSOP 2025 riprende oggi, alle 14:00 ora locale (le 21:00 in Italia) dal livello 41 (1.200.000-2.500.000 big blind ante of 2.500.000): si gioca fino all’incoronazione del vincitore!

Immagine di testa credits WSOP via PokerNews

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