La Virtus Segafredo Bologna ha quasi concluso la costruzione del roster per la prossima stagione. L’ultimo arrivo, con ufficialità già annunciata, è quello di Abramo Canka, guarda/ala piccola italiana in arrivo dalla NCAA, dove giocava con gli Stenton Hatters. Per lui, classe 2002, un contratto biennale e l’occasione della prima esperienza ad altissimo livello, dopo quelle con Stella Azzurra, Roseto Sharks, Lokomitiv Kuban, K.K. Nevezis Kedainiai e poi in NCAA con UCLA, Wake Forest e in ultimo Stetson Hatters.
Canka, con Niang, Diouf e Pajola rimpolpa un gruppo italiano di prospettiva
Canka si va dunque ad aggiungere a un gruppo, quello bianconero, al quale manca di fatto solo il centro titolare, molto probabilmente americano. I nomi dei nuovi arrivati sono Vildoza (Olympiacos), Alston (Manresa), Niang (Trento), Smailagic (Zalgiris), Jallow (Ulm) e, su tutti, Edwards (Bayern Monaco), annunciato qualche giorno fa ed erede designato di Clyburn (tutti a Bologna si augurano faccia molto meglio dell’americano, che non ha lasciato un gran ricordo). Il classe 2002 nato a Genova va così a rimpolpare lo zoccolo duro italiano delle V Nere, che con Ivanovic ha la possibilità di avere minuti importanti almeno in Italia. Insieme ai consolidatissimi Pajola e Diouf, l’arrivo di Niang e Canka mette la Virtus in prima fila per quanto riguarda il gruppo italiani a disposizione. Canka partirà come terza scelta tra le ali piccole, ma potrà farsi le ossa al livello più alto possibile, avvicinandosi anche agli occhi interessati del coach della nazionale italiana, a cui sicuramente può aspirare.
Edwads sarà la stella
Ma se Canka è una interessante aggiunta, risulta evidente che il giocatore di riferimento di questo mercato e della prossima Virtus Bologna sarà Carsen Edwards. Quello del classe 1998 di Houston non è un’aggiunta come le altre, bensì il grande colpo di mercato estivo delle V Nere, che sono andate a prendere il miglior realizzatore dell’ultima edizione di EL, un talento fuori dal comune pronto a tenere in mano le redini di una Virtus che vuole rilanciarsi in campo europeo dopo il triste penultimo posto nella scorsa regular season.
Era necessario trovare un nuovo uomo chiave dopo le partenze di Tornike Shengelia, Will Clyburn e Isaia Cordinier, ed Edwards sembra andare in questa direzione, forse ambendo a qualcosa di ancora migliore. Indubbiamente uno dei giocatori più forti d’Europa e dell’ultima kermesse continentale, è un play/guardia, o meglio dire guardia/play, che sa trattare la palla ma ha più le caratteristiche tecniche di un “due” in un corpo da “uno”. Solo 180cm per ben 91kg di esplosività e forza fisica, per un tonnellaggio muscolare da far invidia con il quale riesce a sopperire alla carenza di centimetri.
Edwards è reduce da due grandissime stagioni con il Bayern Monaco che – dopo l’esperienza in secondo piano in un top team come il Fenerbahce – l’ha reso uno dei volti più riconoscibili della recente Eurolega. L’ormai ex Bayern nel 2024/25 si è conteso fino all’ultimo il titolo di MVP della regular season con Kendrick Nunn, Sasha Vezenkov e TJ Shorts, chiudendo da miglior realizzatore con 20.4 punti di media, venendo conseguentemente inserito nel miglior quintetto del torneo. Sarà lui, chiaramente, l’uomo chiave della Virtus Bologna che sta nascendo in vista della stagione 2025-26, che pur con un budget ridimensionato e cedendo i pezzi migliori, ha messo insieme un roster (manca ancora un centro titolare) competitivo sicuramente per vincere lo Scudetto, ma anche per togliersi qualche soddisfazione in campo europeo, con colpi giusti e mirati restando nei confini economici stabiliti dalle linee guida della società.
Come potrebbe giocare la Virtus
È abbastanza facile prevedere che, in attacco, Dusko Ivanovic si affiderà molto al talento di Carsen Edwards in coppia con Luca Vildoza. La Virtus entra pertanto in una nuova dimensione, dove il fulcro del gioco sarà nelle guardie e non più nei lunghi, sfruttando il perimetro e la velocità di centri dinamici come Momo Diouf. Carsen Edwards rappresenterà una vera e propria certezza dal punto di vista offensivo, meno da quello difensivo, anche se con la forza fisica che non gli manca e l’atteggiamento tignoso che lo contraddistingue può rendersi utile. Con Vildoza ed Edwards a monopolizzare i possessi nella metà campo d’attacco, nello spot di ala piccola servirà consistenza difensiva, garantita almeno sulla carta da un altro nuovo arrivato, Karim Jallow, in uscita da Ulm. Un trittico, questo, che la Virtus spera possa garantire prestazioni, risultati e anche spettacolo, che con il texano ex Bayern sembra assicurato.
Edwards infatti è un giocatore abbastanza continuo sui 40 minuti, che però quando si accende diventa quasi immancabile. Ne è un esempio recentissimo il terzo quarto pazzo che ha giocato sul neutro di Belgrado contro il Maccabi: in 10 minuti ne mise a segno ben 26 con percentuali al tiro al limite della perfezione. I tifosi delle V Nere possono sognare, aspettando l’ultimo annuncio, quello di un centro che possa dare solidità in area, ben sapendo che alle spalle ha in Momo Diouf uno tra i migliori cambi dei lunghi, sicuramente del campionato italiano, ma forse anche a livello europeo, con minuti importanti collezionati nell’ultima edizione di Eurolega.


