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Il torneo più nobile della storia del tennis, chiude la sua edizione numero 136 con le due finali del tabellone maschile e femminile, da un lato tutto sommato sorprendenti se parliamo del tennis in rosa e completamente rispettate nel pronostico se invece ci riferiamo a quella maschile.

L’edizione 2023 del principale evento sull’erba della stagione, vedrà quindi oggi calare il sipario per l’atto conclusivo del torneo femminile, mentre occorrerà aspettare il tardo pomeriggio di domenica per scoprire il nome del vincitore del tabellone maschile.

Con questo pezzo andiamo a curiosare sulle potenziali dinamiche che influenzeranno la partita tra le due tenniste che proveranno a sollevare il trofeo nel pomeriggio di oggi.

Vondrousova, la sorpresa più grande

Se da una parte parte Ons Jabeur rientrava tra le giocatrici dalle quali ci si aspettava un percorso lungo e proficuo, la sua avversaria, Marketa Vondrousova, ha messo in campo quella grinta e quella voglia di vincere che nell’ultima parte della sua carriera erano un po’ mancate.

La rappresentante della Repubblica Ceca è diventata la prima giocatrice del torneo di Wimbledon ad approdare alla finale del torneo senza i crismi della Testa di Serie nell’era Open e non si può certo dire che lo abbia fatto senza merito.

Il clamore per il raggiungimento della finale di quest’anno, è corroborato dal fatto che Marketa, prima della stagione in corso, aveva un terrificante record di 2 partite vinte e 10 perse sulla superficie erbosa, ma qualcosa deve essere successo quando, al torneo di Berlino giocatosi a fine giugno, la ceca ha passato due turni iniziali, eliminando Andreescu e Niemeier, seppur usufruendo di un ritiro di quest’ultima, comunque con la partita praticamente in tasca, col punteggio di 6-3/6-5 e servizio.

A Berlino è stata la Sakkari a interrompere il cammino di Vondrousova, che si è presentata a Wimbledon in splendida forma fisica, vincendo 6 partite alcune delle quali piuttosto nettamente, contro Stearns, Kudermetova, Vekic, Bouzkova, Pegula e Svitolina.

Jabeur, la seconda occasione

Decisamente meno sorprendente il raggiungimento della finale da parte di Ons Jabeur, finalista a Wimbledon anche nella passata stagione e sconfitta da Elena Rybakina dopo aver vinto il primo set per un punteggio di 3-6/6-2/6-2.

La campionessa nord africana ci riproverà quindi questo pomeriggio, quando partirà coi favori del pronostico, in lizza per conquistare il suo primo titolo ad un torneo del Grande Slam, dopo l’approdo all’appena citata finale dell’anno passato, alla quale va aggiunta quella degli US Open, sempre nella passata stagione e persa da Iga Swiatek 6-2/7-6.

Il percorso della tunisina è cominciato con le nette vittorie contro Frech e Bai, per poi faticare con Andreescu e dominare la Kvitova. Negli ultimi due turni prima della finale di oggi, la Jabeur ha portato a termine il compito con una certa difficoltà, opposta a Rybakina e, soprattutto, ad Aryna Sabalenka, diventata improvvisamente la favorita numero uno dopo l’eliminazione di Iga Swiatek dall’altra parte del tabellone.

I precedenti tra Jabeur e Vondrousova

Precedenti in sostanziale equilibrio, quelli tra le due finaliste di questa edizione di Wimbledon, per un duello che si rinnova ormai da tre anni, se vogliamo non tenere conto del primo contatto tra le due alle qualificazioni del torneo di Praga sulla terra battuta del 2015 quando la tunisina si ritirò dopo aver perso il primo set.

Nelle quattro successive occasioni, due vittorie per parte, le più recenti da parte della ceca sul cemento degli Australian Open e di Indian Wells, entrambe quest’anno, mentre nel 2021 la Jabeur vinse sull’erba di Eastbourne e l’anno successivo sulla terra di Stoccarda.

La finale si giocherà alle ore 15,00 di oggi, sabato 15 luglio e verrà trasmessa da Sky.