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L’intensa stagione ATP sulla Terra Rossa cominciata qualche settimana fa con il torneo di Monte-Carlo, ha concluso la sua penultima tappa romana, prima del gran finale transalpino con il secondo Slam della stagione, quello di Parigi.

Nonostante le numerose defezioni che sembrano costellare il Roland Garros, quelle di Nadal e Berrettini su tutte, il torneo di Roma ha messo in risalto le prestazioni di alcuni dei giocatori più in forma di questo periodo che regaleranno spettacolo anche sui campi dell’Open di Francia.

Il fitto calendario sull’argilla e la forma dei campioni

Abbiamo fin qui assistito ad una prima parte di stagione che fatica a trovare un dominatore assoluto, anche perché i tornei che hanno tenuto compagnia agli appassionati di tennis e ai tifosi, non hanno visto trionfare gli stessi giocatori in più di un’occasione e soprattutto l’idea è quella che difficilmente, con i ragazzini che stanno venendo su e tra i quali forse solo Alcaraz ha dato l’impressione di poter dominare i prossimi anni, new next gen permettendo, il circuito ATP.

Intanto la stagione sulla terra è cominciata a inizio aprile con Houston, per poi entrare nel vivo a Monte Carlo con il primo Master 1000 sulla superficie lenta a metà aprile, per poi trasferirsi a Barcellona, Monaco, Madrid e infine Roma.

I due ATP 250 che precedono gli Open di Francia, Ginevra e Lione, si contenderanno i giocatori che vorranno prendervi parte, ma subito dopo il Roland Garros, comincia il mese dedicato all’erba con Rosmalen e Stoccarda.

Andiamo a vedere come si stanno approcciando all’appuntamento più nobile della primavera tennistica, i top della classifica mondiale, cominciando da uno dei favoriti, la testa di serie numero 1.

Carlos Alcaraz

Con la notizia delle defezione di Rafael Nadal, che ha vinto il torneo in ben 14 occasioni, compresa quella del 2022 quando fu Casper Ruud ad arrendersi in finale, diventa difficile trovare il deciso favorito di Parigi.

Certo è che l’indicazione della testa di serie assegnata a Carlos Alcaraz, un’idea le menti pensanti del Roland Garros ce l’hanno e come.

Lo spagnolo ha, dobbiamo dirlo con franchezza, fatto una figura pessima in quel di Roma, dove è caduto al secondo turno col Carneade Marozsan, che a Roma si è probabilmente tolto la soddisfazione più piacevole della sua carriera passata e futura.

Alcaraz si presenta a Parigi coi galloni di numero 1 al mondo, ma la concorrenza è tanta e solo il tabellone ci farà capire che titoli ha lo spagnolo per provare a mettere le mani sul trofeo.

Daniil Medvedev

Le critiche per il gioco espresso fino al torneo di Roma dal campione russo sulla terra battuta, devono essere servite a fare il salto di qualità in una superficie che, per la verità, gli ha dato ben poche soddisfazioni.

Il primo torneo vinto su questa superficie non più di qualche giorno fa da Daniil Medvedev, ha messo in condizione l’attuale numero 2 del mondo di tappare la bocca agli scettici, ma la reazione del 27enne di Mosca è stata molto meno ridondante del suo solito.

Ne abbiamo parlato in occasione della presentazione della finale di Roma contro Rune, scrivendo di un giocatore molto più consapevole delle proprie forze e di certo maturato anche e soprattutto sotto il punto di vista mentale, anche se la conferma di un percorso simile in quel di Parigi, presenta delle insidie.

Non certo quelle di tenuta in attesa che si giochi al meglio delle 5 partite, quanto il possibile ripresentarsi dei leak che Medvedev si porta dietro fin da quando gli è stato bollato lo status di giocatore da superfici veloci.

Novak Djokovic

Sarà, insieme ad Alcaraz, il leone ferito dei prossimi French Open, ma con la caratteristica che quando Novak Djokovic si sente punto nell’orgoglio, ne può combinare di ogni.

La sconfitta contro Holger Rune ai quarti di finale di Roma, il cui terzo set ha palesato un Djokovic in condizioni preoccupanti, ha lanciato a tutto il mondo un segnale non proprio tranquillizzante per chi spera in una lunga striscia finale di battaglie con l’altro grande vecchio del tennis mondiale, Rafael Nadal.

D’altra parte è lo stesso Djokovic a rassicurare i propri tifosi, mettendo sul piatto una condizione che non è certamente delle migliori, ma che d’altro canto, ha mandato segnali di allarme solo all’indomani della sconfitta col danese.

Se vogliamo andare in fondo alla questione, sono arrivate anche due vittorie tutto sommato meritate e soprattutto nette, contro Etcheverry al primo turno e Norrie al terzo, inframmezzate dal successo al terzo contro il comunque temibile Dimitrov.

Se la condizione è tornata ad essere quella di un tempo, ci sarà da fare i conti col vecchio leone, che un pensierino al Grande Slam continua a farlo, soprattutto dopo il primo step superato positivamente agli Australian Open.

Casper Ruud

La delusione per la semifinale vinta contro il suo alter ego, benché più giovane, nordico in semifinale a Roma, non può certo cancellare lo splendido cammino che ha compiuto Casper Ruud nel torneo capitolino.

La stagione non è iniziata in modo fantasmagorico per Ruud, che ha già messo le mani sulla vittoria di Estoril in Portogallo lo scorso inizio di aprile, quando sconfisse in finale il quotato Kecmanovic.

Il problema è che il torneo lusitano ha rappresentato una specie di oasi nel deserto per il norvegese, prima di arrivare fino ai margini della finale a Roma.

Ruud ha infatti perso tra il primo e il secondo ad Auckland, allo Slam australiano da Brooksby, ad Acapulco da Daniel e ancora una volta al secondo turno sia a Indian Wells che a Miami, per poi riprendersi il mal tolto al torneo dell’Estoril, prima di tornare a cadere rovinosamente a Monte Carlo e a Barcellona al secondo turno e a Madrid, al primo, da Arnaldi.

Sono in tanti a pensare che buona parte di questi passi falsi, non siano stati causati da una condizione precaria, ma, al contrario, da incidenti di percorso, teoria non proprio condivisibile, alla luce del numero troppo alto di brutte figure.

A Roma è tornato ad essere il Ruud che tutti conosciamo, ma le incognite sono davvero tante.

Stefanos Tsitsipas

Vuoi o non vuoi, Stefanos Tsitsipas è invece il giocatore che difficilmente stecca, soprattutto da quando è uscito dal tunnel del fastidio al gomito che lo aveva martoriato nella passata stagione.

Nel 2003 il greco ha inanellato una serie di 27 vittorie e 8 sconfitte, delle quali 13 sulla terra, sconfitto in 4 occasioni, ma ciò che manca quest’anno è la vittoria di un titolo. A Roma il nervosismo l’ha fatta da padrone in semifinale contro Medvedev, con qualche battibecco in famiglia, a seguito di un rimprovero alla madre che si è permessa di dare al figlio qualche suggerimento in russo, proprio la lingua dell’avversario.

Più in generale il clan di Tsitsipas ha sempre fatto discutere per via dei suggerimenti fin troppo frequenti da parte del proprio angolo e, soprattutto, dal padre Apostolos e di qualche atteggiamento probabilmente rivedibile nel corso di alcune partite degli anni precedenti. Tuttavia sembra arrivato il momento per conquistare il primo torneo della stagione.

Holger Rune

Rimbrottato da Wawrinka nell’ormai celebre siparietto di qualche mese fa, il ragazzino terribile del tennis internazionale, sembra avere le carte in regola per mettersi a lottare con i mostri sacri degli ultimi due anni, dopo aver bruciato le tappe e aver conquistato qualcosa come 14 titoli in carriera alla “veneranda” età di 20 anni appena compiuti lo scorso aprile.

Rune ha giocato un torneo strepitoso al Foro Italico, tenendo testa e sconfiggendo gente che risponde al nome di Djokovic e Ruud, per poi arrendersi solo in finale al russo Medvedev.

Adesso il danese deve solo provare a centrare il proprio gioco che alcuni considerano fin troppo acerbo per rimanere in cima al ranking ATP per tanto tempo, ma intanto Rune ha conquistato un’altra finale piuttosto prestigiosa e adesso vuole provare a confermare l’ottimo ruolino di marcia del 2023, con 27 vittorie e 10 sconfitte.

La terra rossa è decisamente il suo habitat naturale e le 13 vittorie, condite da sole 3 sconfitte su questa superficie, lo pongono tra i favoriti per la vittoria finale del Roland Garros.

Andrey Rublev

Il successo di Monte Carlo ha messo il sorriso sulla bocca di tifosi e staff del russo Andrey Rublev, adesso atteso alla conferma in quel di Parigi, dopo la finale raggiunta a Banja Luka e persa da Lajovic, l’uscita agli ottavi di Madrid contro Khachanov e infine la sorpresona di Roma, dove Rublev ha inciampato nell’ostacolo Hanfmann, sempre agli ottavi.

La testa di serie numero 7 al Roland Garros, dovrebbe evitare problemi particolari ai primi tre turni, ma dagli ottavi di finale in poi occorrerà capire quale dei top dovrà affrontare all’inizio della seconda settimana, per capire se ci sono possibilità di vittoria del torneo.

Jannik Sinner

Chiudiamo con il nostro rappresentante che, in assenza dell’infortunato Matteo Berrettini, diventa probabilmente l’unico ad avere chance di vittoria.

Parliamo di Jannik Sinner, deluso dall’approccio alla partita del quarto turno contro Cerundolo al Foro Italico, ma pronto a presentarsi al French Open rinfrancato dall’allenamento mirato svolto a Monte Carlo all’indomani dell’eliminazione da parte del sudamericano.

Sinner giocherà insignito della testa di serie numero 8 ed è ovviamente tanta la curiosità per capire chi saranno i suoi avversari fino a quando le cose, speriamo, non si faranno difficili tra ottavi e quarti di finale.

Durante il 2023 l’altoatesino ha centrato il primo titolo dell’anno in Francia, a Montpellier sul cemento coperto della città transalpina, ma il record dell’azzurro, 28 vinte e 7 perse, tiene alto il morale dello staff del giocatore di San Candido, che sulla terra ha vinto quest’anno 7 partite, perdendone 2.

Quest’anno Sinner ha giocato dei match meravigliosi, primo tra tutti quello di Miami, dove in semifinale ebbe la forza di ribaltare il match contro Alcaraz, vendicando la sconfitta di Indian Wells, sempre in semifinale e sempre contro lo spagnolo.

Il ritiro di Barcellona prima del match contro Musetti, ha messo un po’ di paura per le sue condizioni, ma gli allenamenti del Country Club al Principato, hanno messo in sesto il giocatore di San Candido, che ha le sue chance per arrivare fino in fondo.

Le info principali del Roland Garros 2023

  • Inizio qualificazioni: 22 maggio
  • Draw tabellone maschile e femminile: 26 maggio
  • Data inizio torneo: 28 maggio
  • Finale femminile 10 giugno
  • Finale maschile: 11 giugno

Il Roland Garros si potrà vedere su Eurosport 1 che sarà il canale di riferimento, mentre Eurosport 2 farà da supporto. Tutti i match si potranno vedere invece su Discovery Plus.

Per gli amanti dello streaming, SkyGo, DAZN e NowTV, faranno al caso vostro.