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La vittoria in finale di Daniil Medvedev contro Thiem alle ATP Finals manda in archivio la stagione 2020 di tennis: ecco il ranking aggiornato a lunedì 23 novembre 2020 che, ai piani alti, resterà intatto fino al nuovo anno

Con il successo di Daniil Medvedev nella finale delle ATP Finals 2020, il tennis maschile va in archivio lasciando parecchi interrogativi aperti in vista della nuova stagione che si preannuncia più avvincente che mai. Dalla definitiva consacrazione di Dominic Thiem (capace di battere Djokovic e Nadal alle Finals e ora a meno di 300 punti dall’insidiare la seconda posizione ATP dello spagnolo) agli exploit tanto attesi di Medvedev, Tsitsipas e Zverev, pronti al definitivo salto di qualità: il russo è stato il trionfatore del Masters 1000 di Parigi-Bercy e delle ATP Finals, ora è 4 al mondo e con l’obiettivo di avanzare ancora. Il greco, invece, ha vissuto una stagione al di sotto delle attese nonostante i soli 22 anni di età. Il tempo è anche dalla parte di Zverev, eliminato al girone e ad un passo dal primo Slam in carriera (classe ’97) con la finale persa in cinque set da Thiem agli US Open.

Da tenere in considerazione, per il 2021, anche Andrey Rublev, una delle rivelazioni che questo 2020 ha regalato al tennis: il russo è stato capace di vincere 5 tornei ed entrare per la prima volta in top 10 ed ora è al suo best ranking in ottava posizione. Da segnalare che, nonostante un’annata avara di guizzi, Matteo Berrettini resta in top 10 (è decimo) con un vantaggio risicato su Gael Monfils. Stagione tribolata per Fabio Fognini che comunque chiude al 17° posto mentre continua la crescita di Lorenzo Sonego (33 ATP) ma soprattutto di Jannik Sinner, numero 37 al mondo dopo aver fatto conoscere il proprio nome a tutti in un 2020 che lo ha visto come assoluto protagonista. Sono otto gli italiani nei top 100 ma da cerchiare è anche il nome e il profilo di Lorenzo Musetti, numero 127 ATP e primo 2002 a vincere un match nel circuito maggiore, con la grande avventura al Masters 1000 di Roma con tanto di vittorie contro Nishikori e Wawrinka. Insomma, il futuro del tennis italiano è roseo mentre ai piani alti c’è in atto l’eterno dilemma: i giovani riusciranno a rompere l’egemonia di Djokovic, Nadal e del rientrante Roger Federer? Ai posteri l’ardua sentenza.

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