Era nellโaria da qualche tempo, ma in un mercoledรฌ di fine febbraio รจ diventato ufficiale lasciando il tennis e i suoi tantissimi appassionati privi di una stella polare: Maria Sharapova, con una commovente lettera al suo Sport a mezzo stampa, ha annunciato la fine della propria carriera a soli 32 anni. E, di fatto, la fine di unโera.
Perchรฉ, nel bene o nel male, la siberiana partita racchetta in mano allโinseguimento del suo personale sogno americano, รจ stata icona del tennis (e non solo) dentro e fuori dal campo. Amata o odiata senza possibilitร di compromesso, Masha ha marchiato a fuoco 15 anni di circuito WTA, dallโascesa spettacolare con tanto di successo a Wimbledon nel 2004 a 17 anni sino al malinconico epilogo segnato dai tanti problemi alla spalla; in mezzo una bufera, quella legata al Meldonium, da cui ne รจ uscita sรฌ alla grande ma certamente non senza cicatrici. Ci ha messo la faccia, ha fatto ammenda senza cercare appigli nelle controanalisi o in improbabili cause esterne, ha attraversato la gogna a testa alta, riuscendo a far tornare sui propri passi i tanti sponsor che non ci avevano messo troppo a scaricarla nel momento in cui la questione doping รจ emersa. Difficile rinunciare al โglamโ della siberiana, al suo fascino e al suo carisma magnetico.
Non una piega da parte sua anche quando le colleghe di circuito non le risparmiavano โcarezzeโ al veleno: finchรฉ il fisico ha retto, ha lasciato che a parlare fosse il campo. Quello su cui ha lottato e speso ogni stilla di energia, indossando lโelmetto e calandosi in trincea a combattere maratone estenuanti. Anima guerriera, le chiamano cosรฌ quelle come lei. Che alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte a una spalla che ormai non obbediva piรน ai comandi e ai desideri. Meglio finirla qui, allora, con la bacheca che tra lโaltro puรฒ mettere in bella mostra, fra le tante cose vinte in carriera, cinque prove dello Slam e un argento alle Olimpiadi di Londra 2012. Meglio iniziare una nuova vita, fatta non piรน di palline da colpire con una racchetta e da mandare dallโaltro lato del campo, ma di una Societร da mandare avanti e di tante porte che senza ombra di dubbio da qui a breve termine le si schiuderanno. Facile scommettere che la siberiana avrร poco tempo per annoiarsi.