Quando si pensa a Wimbledon, difficilmente si fa riferimento ad un quartiere di Londra dove si abita, si passeggia, si fa la spesa nei centri commerciali, si passa una vita tranquilla, insomma.
Per la stragrande maggioranza delle persone di tutto il mondo Wimbledon significa tennis ai massimi livelli, significa il tempio della racchetta visitato dai reali, ma significa soprattutto erba.
La superficie dei campi dell’All England Club è stata spesso oggetto delle approfondite attenzioni dei nerd dell’attrezzo, che vogliono sapere tutto su quella che è l’erba dei campi londinesi e noi chi siamo per non poterli accontentare?
Wimbledon, il profumo dell’erba
Il torneo di Wimbledon, così come vale per la terra del Roland Garros a Parigi, è l’unico dei quattro Slam che si gioca sull’erba, in quella finestra stagionale di circa 40 giorni in cui si gioca su questa superficie, più o meno dalla chiusura degli Open di Parigi, fino alla metà di luglio.
Periodo estivo, dunque, quello che maggiormente dovrebbe mettere in difficoltà l’erba dei campi londinesi, che vengono per l’occasione tirati a lucido e presentati agli occhi del mondo con i sacri crismi dettati dalla tradizione del Tennis Club più prestigioso del mondo.
Loglio, l’erba di Wimbledon
Forse non tutti sanno che l’erba di Wimbledon fa capo alla famiglia del loglio perenne, di cui tutti i campi ne sono piantati al 100%.
Le caratteristiche del “perennial ryegrass“, o “lolium perenne” hanno messo in condizione gli agrotecnici chiamati in causa dal Club londinese, di utilizzare questo tipo di erba in tutti i campi fin dal 2001, caratteristiche che fanno capo soprattutto alla resistenza e alla precisione della risposta al rimbalzo delle palline utilizzate a Wimbledon e scelta per via delle esigenze di un tennis sempre più “pesante”, in virtù del quale è necessario che la superficie risponda alle più forti sollecitazioni.
Tradizionalmente l’erba, non solo quella di Wimbledon, è la superficie più veloce tra quelle utilizzate nei tornei più battuti del mondo, ma va sottolineato che da qualche anno a questa parte, si è reso necessario un rallentamento della stessa per via dell’esigenza di aumentare il numero degli scambi e offrire uno spettacolo che non metta in condizione lo spettatore di cambiare canale dopo 10 minuti di match.
Il rimbalzo della palla è nella media più basso rispetto a quello prodotto dalla altre superfici, per via dell’effetto immersione che la pallina subisce quando tocca il terreno erboso, caratteristica che ha sempre messo in condizione i giocatori dal servizio sopra la media e dalle buone qualità di gioco a rete, di poter performare ai massimi standard.
La manutenzione dei campi
Un’erba allo stesso tempo così forte e così preziosa, richiede una manutenzione intensiva, che parte dalla rizollatura parziale o completa fatta a intervalli di tempo regolare, o straordinaria nei momenti più particolari della stagione, il taglio che deve essere sempre effettuato ad un’altezza di 8 mm, l’utilizzo di fertilizzanti, sementi e trattati, tutti custoditi gelosamente all’interno di zone preposte all’ All England.
Rimozione del manto e risabbiatura
Nel momento in cui avviene la rimozione del vecchio manto erboso, o di quello appena utilizzato per tornei importanti, il terreno viene livellato prima che venga aggiunto un nuovo strato di sabbia per migliorare stabilità e drenaggio.
La semina
Per la semina vengono utilizzate macchine tecnologiche che nulla lasciano al caso in termini di spargimento che deve essere meticolosamente uniforme in ogni parte del campo, anche al di fuori del rettangolo di gioco.
L’irrigazione di Wimbledon
Per garantire la germinazione e la crescita uniforme del loglio, si usa un sistema di irrigazione computerizzato capace di comprendere in quali punti è necessario aumentare o diminuire la quantità d’acqua da immettere.
Una volta possibile intervenire, come già messo in evidenza in precedenza, giunge il momento del taglio dell’erba, operazione che poi dovrà ripetersi a intervalli regolari, affinché essa rimanga costantemente all’altezza di 8 mm.
Fertilizzazione e controllo delle malattie
L’utilizzo dei fertilizzanti è infine necessario affinché l’erba cresca sana e robusta ed esente dalle malattie di questo tipo di semina, vero e proprio incubo dei vertici del tennis club.
Il monitoraggio di tali malattie avviene in maniera costante, anche per via delle condizioni atmosferiche e delle polveri esterne che possono vanificar il lavoro e la ricerca di anni.
Scarificatura e rimozione completa dell’erba
Ricordando sempre che la tappa del Grande Slam non è l’unico evento che si gioca durante l’anno, il calendario dell’All England non è fittissimo, proprio per dare modo alle varie operazioni di manutenzione dei campi.
Primo tra tutti quello che viene alternato tra scarificatura e rimozione completa.
Nel primo caso vengono rimosse alcune parti del campo per permettere di intervenire parzialmente e creare lo spazio per la crescita di nuovi semi; in questa fase viene controllata l’eventuale presenza di erbe indesiderate che vengono eliminate attraverso un delicato passaggio di vaporizzazione.
Nel secondo caso, quando vi tanto tempo tra un torneo e l’altro, il manto erboso viene completamente sostituito da una nuova zollatura e una seminazione ex novo.