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Novak Djokovic batte in tre set Daniil Medvedev e vince per la nona volta l’Australian Open. 18° Slam in carriera per il serbo, a -2 dal record di Nadal e Federer

Ingiocabile. O forse meglio dire Indjokabile. Novak Djokovic non lascia scampo a Daniil Medvedev nella finale degli Australian Open 2021 e si aggiudica il trofeo per la nona volta in carriera su 9 finali disputate. Melbourne è un feudo di Nole e anche oggi il numero 1 al mondo lo ha dimostrato. C’era grande attesa per capire se il tennista russo, arrivato in finale dopo aver battuto Tsitsipas in semifinale al termine di un cammino convincente, avrebbe potuto impensierire il tennista serbo, padrone di Melbourne e praticamente imbattibile sul cemento australiano. Ma così non è stato. Eppure Novak, in tutto il torneo, ha dovuto lottare con una forma fisica lontana dal top in carriera, a tal punto da rischiare l’eliminazione prematura con Fritz. In finale, invece, non c’è stata partita. Djokovic parte subito forte e breakka Medvedev nel secondo game, salendo 3-0: il russo reagisce e ritorna in parità togliendo il servizio a Nole nel quinto game. Si arriva così sul 6-5 Novak con servizio di Medvedev: il russo va sotto 0-40, annulla due set point ma, al terzo, è costretto a cedere.

Da qui la partita prende il binario verso la Serbia. Djokovic perde la battuta in avvio di secondo game ma poi strappa il servizio tre volte su quattro a Medvedev e vince agilmente 6-2. Il terzo set è una passeggiata per Novak che sale agilmente 3-0 e poi sul 5-2, prima che Medvedev ceda anche l’ultimo turno di battuta, con Djokovic che chiude con uno smash di rovescio per il definitivo 7-5, 6-2, 6-2. Per Djokovic si tratta del 18° successo in carriera in uno Slam, il nono agli Australian Open dove è letteralmente imbattibile. Medvedev deve rinviare l’appuntamento con la prima vittoria in un Major e rivedere anche il piano partita: il 33% di punti vinti con la seconda è stato determinante così come il 35% (contro il 52% di Djokovic) di punti vinti rispondendo ad una seconda dell’avversario. Il russo ha perso la testa sul finire del secondo set e non è più rientrato in partita: il 25enne, però, può consolarsi con il terzo posto in classifica che vale il best ranking, ad una centinaia di punti dal secondo posto di Nadal.

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