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Arriva una brutta notizia per gli appassionati di tennis italiani e per tutti gli sportivi in generale: le ATP Finals perdono, quasi certamente, uno dei protagonisti più attesi, Matteo Berrettini, fermatosi nel bel mezzo del match di apertura contro Alexander Zverev.

Nell’altro incontro del primo turno, Medvedev fatica più del previsto per avere la meglio di Hurkacz. Oggi in campo Djokovic.

Medvedev batte il polacco, ma che fatica!

Che Hurkacz non fosse l’avversario più morbido per Daniil Medvedev, a prescindere dal blasone che accompagna la carriera dei due, era chiaro fin dal momento in cui sono stati sorteggiati i due gironi delle ATP Finals che si stanno giocando proprio in questi giorni a Torino.

Prima della partita di ieri, i due si erano ritrovati faccia faccia in altre due occasioni, la prima delle quali agli ottavi di finale di Wimbledon del luglio di quest’anno, quando Hurkacz mise a segno una delle sorprese più difficili da pronosticare dell’intera stagione, estromettendo dal torneo il russo 6-3 al quinto; un mese dopo un’altra battaglia, a Toronto, questa volta vinta dal numero 2 del mondo, 7-6 al terzo set.

Un avversario che riesce quindi sempre a dare del filo da torcere a Medvedev, a prescindere dalla superficie in cui si giochi.

Ecco la superficie. Medvedev non ha avuto parole dolci su tutto ciò che lo ha circondato prima e durante la partita di ieri, in particolare sulle condizioni di gioco del palazzetto. Il punto di vista del russo fa capo alla velocità della palla, che a suo dire, non ha mai viaggiato così velocemente in nessuno dei tornei giocati in carriera.

Non è tanto la superficie ad avere sorpreso il numero 2 del mondo, visto che è stato assicurato dall’organizzazione che essa è la stessa su cui si giocava a Londra negli anni passati, quanto la consistenza dell’aria, a suo dire troppo secca, che permetterebbe alla palla di viaggiare a velocità incredibili.

La risposta di Hurkacz al servizio del rivale, ha messo in netta difficoltà il russo, che si è detto sotto pressione quando doveva servire, anche se, alla resa dei conti, Medvedev non ha concesso nemmeno una palla break al suo avversario, realizzando 15 ace.

Berrettini senza fortuna, infortunio addominale

L’espressione persa nel vuoto di Vincenzo Santopadre, l’allenatore di Matteo Berrettini, immortalata nel momento in cui terminava il match contro Zverev, è la summa della giornata del suo ragazzo, costretto a fermarsi per una sospetta lesione addominale.

Se doveva esserci uno scenario a tinte scure per l’esordio del nostro tennista di punta, beh, quello che è successo ieri era uno dei peggiori possibili.

Il primo set tra Zverev e Berrettini è stato piuttosto spettacolare, con scambi corti ma molto intensi e due giocatori che hanno palesato un equilibrio in campo che solo il Tie Break vinto da “Sascha”, ha spezzato, anche in questo caso “di corto muso“, per 9-7.

All’inizio del secondo set, con Matteo Berrettini sotto di un game, ma col servizio a favore, il tennista romano ha sentito una fortissima fitta, seguita da un dolore lancinante ai “soliti” addominali obliqui e ha dovuto abbandonare la sfida sul più bello.

La delusione più grande, a detta del nostro tennista più rappresentativo, non è stata tanto quella di non avere avuto la possibilità di battere Zverev col quale stava ingaggiando una battaglia durissima, quanto quella di dover abbandonare anzitempo un’atmosfera così intensa che non aveva mai provato prima.

Parliamo di abbandono, ma l’ufficialità del ritiro del romano non è ancora arrivata, in attesa degli esami strumentali di questa mattina.

La classifica del Gruppo Rosso vede quindi in testa Medvedev e Zverev, mentre al palo rimangono Hurkacz e, ovviamente, il nostro Berrettini che, nel caso in cui non dovesse riuscire a recuperare per la partita di domani, sarebbe sostituito da Jannik Sinner.

Oggi Djokovic

Ad aprire il programma della seconda giornata di gioco, ci penserà il numero 1 del mondo, Novak Djokovic, che, alle ore 14,00, sfiderà il norvegese Ruud nel match, almeno sulla carta, più facile per il tennista serbo.

Uno dei crucci della carriera del numero 1 al mondo, a parte quello ormai leggendario che fa capo alla sconfitta contro Medvedev agli US Open che non gli ha permesso di completare il Grande Slam, è quello delle ATP Finals, torneo che non porta a casa ormai da 6 anni, dopo il successo del 2015 contro Roger Federer in finale.

I due si sono incontrati in carriera una volta sola e, curiosamente, proprio in Italia, al Roma Master 1.000 dell’anno scorso, quando Djokovic l’ha spuntata in due set.

La bellissima stagione disputata dal norvegese Ruud, si completa con la sua prima partecipazione alle ATP Finals e il battesimo è di fuoco. Dei sei titoli conquistati in carriera dal giocatore nordico, ben 5 sono arrivati nel 2021, anche se tutti in eventi ATP 250, decisamente meno nobili rispetto a quelli che giocano i suoi colleghi nella top ten. Colleghi che Ruud ha battuto solo in due occasioni quest’anno, a fronte di 9 partite disputate.

Alle 21,00, invece, sarà la volta di Tsitsipas e Rublev, per un match che sta originando grande curiosità più per le condizioni fisiche del campione greco, tormentato ormai da settimane dal fastidio al gomito, che per il mero svolgimento del match.

Quello tra i due sembra l’incontro decisivo del Gruppo Verde, fatto salvo il passaggio di Djokovic alle semifinali, e l’eliminazione della vittima sacrificale Ruud, infatti, rimarrebbe un solo posto libero per l’approdo al secondo turno e chi vincerà il match di questa sera è il forte indiziato.

Ben più lungo “lo storico” che caratterizza le sfide tra Tsitispas e Ruble, rispetto a quello della sfida delle ore 14,00, in virtù di ben sette incontri disputati e un equilibrio quasi perfetto, visto che il greco è avanti per 4 vittorie a tre.

Una di queste vittorie del numero 4 del mondo, è arrivata nel 2018, quando i due si incontrarono in un’altra edizione delle ATP Finals, quella minore, la Next Gen.

Il campione greco ha dimostrato in più di un’occasione di sapere fronteggiare la pressione degli appuntamenti importanti e la vittoria delle ATP Finals del 2019, ne è la dimostrazione più lampante, anche se nell’edizione del 2020 le cose non andarono per il meglio, alla luce della sua precoce eliminazione al round robin.

Ecco il programma di quest’oggi:

  • Ore 14,00 Djokovic-Ruud
  • Ore 21,00 Tsitsipas-Rublev