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Come ormai consuetudine da più di 20 anni, lo scorso weekend la Coppa del Mondo di sci alpino è partita da Soelden, nel Tirolo austriaco, con i giganti femminile (sabato) e maschile (domenica) sul ghiacciaio del Rettenbach.

E stavolta nessun intralcio dai capricci del meteo, che recentemente aveva fatto cancellare un paio di volte la gara maschile: si è gareggiato sotto un sole splendido e, finalmente, con il pubblico presente, a differenza dell’anno scorso, e tutti i protagonisti ci hanno tenuto a sottolineare quanto sia importante gareggiare con i tifosi al parterre a incitare i propri beniamini.

Per quanto riguarda l’aspetto più specificamente tecnico, nel gigante femminile si è assistito a un bellissimo duello tra coloro che sono le due grandi favorite per la conquista della sfera di cristallo, e cioè la statunitense del Colorado Mikaela Shiffrin e la svizzera del Canton Ticino Lara Gut, separate alla fine da soli 14 centesimi a favore di Mikaela e con le altre distanti anni luce malgrado in questa specialità la concorrenza sia molto alta.

Mentre nel gigante maschile ha vinto anche qui uno dei più papabili per la conquista della Coppa, forse addirittura il favorito assoluto, il 24enne svizzero Marco Odermatt, ma la gara è stata molto più equilibrata, tanto è vero che i primi dodici classificati erano racchiusi nello spazio di un secondo esatto, mentre tra le donne la slovacca Petra Vlhova, che è la detentrice della Coppa assoluta, si è classificata terza a ben 1”30 da Shiffrin.

Italia lontana dalle prime

L’Italia è rimasta lontana dal podio in entrambe le gare, in particolare in quella femminile soltanto un’azzurra è arrivata al traguardo, Sofia Goggia, sedicesima: per trovare un risultato così negativo per la nostra squadra femminile di gigante bisogna tornare indietro di quasi nove anni, al 19 dicembre 2012, quando solo Elena Curtoni, diciottesima, arrivò al traguardo.

Se Goggia, insignita il giorno prima della gara del ruolo di portabandiera ai prossimi Giochi di Pechino 2022, era al rientro dall’infortunio che le ha fatto saltare la seconda parte della scorsa stagione, compresi i Mondiali di Cortina d’Ampezzo, e comunque le gare tra le porte larghe non sono certo le ste preferite visto che predilige superG e soprattutto discesa, di cui ha vinto l’ultima coppa di specialità ed è campionessa olimpica in carica, sono mancate soprattutto Marta Bassino e Federica Brignone, prima e seconda l’anno scorso sul Rettenbach con Goggia sesta.

La cuneese di Borgo San Dalmazzo, detentrice della coppa di gigante, è uscita nella prima manche sbagliando nello stesso punto che la fece finire fuori quattro anni fa, mentre la valdostana di La Salle, ormai di fatto totalmente separata dal resto della squadra e in particolare dalle altre due nostre punte di diamante, con le quali fino all’anno scorso formava il cosiddetto “Trio Elite”, ha fatto lo stesso nella seconda infilando il braccio in una porta sul tratto finale pianeggiante e deragliando fuori dal tracciato.

Per come ci avevano abituato bene le nostre ragazze negli ultimi anni è stata una vera e propria disfatta da dimenticare in fretta in vista delle prossime gare.

Tra gli uomini invece Luca De Aliprandini, argento mondiale a Cortina lo scorso febbraio, ha colto un ottavo posto che, considerando le aspettative che ci sono su di lui dopo la conquista della medaglia iridata, è un risultato più che buono. Si è poi rivisto in buona forma l’altoatesino Simon Maurberger, ventesimo, ed è arrivato in zona punti anche Riccardo Tonetti, ventiseiesimo, mentre Filippo Della Vite e Giovanni Franzoni, i nostri due giovani più promettenti, entrambi classe 2001, non si sono qualificati per la seconda manche ma avranno tempo e modo di rifarsi, in particolare il secondo, che nel mese di luglio si è fratturato la clavicola e ha un possibile futuro da polivalente in quanto iridato juniores di superG, era ancora indietro con la preparazione.

La Coppa del Mondo di sci alpino tornerà con i due paralleli che si disputeranno a Lech / Zuers, sempre in Austria ma nel Vorarlberg, sabato 13 e domenica 14 novembre.

[Credits Foto: Getty Images]

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