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Ci sono giocatori che, in un modo o nell’altro, sono dei predestinati. Giocatori così forti che sono destinati a vincere; così trascinanti che le sorti della loro nazionale sono passate per i loro piedi. Meazza, Pelè, Maradona, Van Basten: tutti giganti che hanno lasciato il segno.

Un predestinato dei nostri tempi è senza dubbio Cristiano Ronaldo: la cosa curiosa è che la prima grande vittoria del suo Portogallo è arrivata… senza di lui.

Vediamo come, ripercorrendo la storia dell’Euro 2016.

Le qualificazioni ad Euro 2016

E’ la Francia ad ospitare, nel giugno-luglio 2016, la quindicesima edizione degli Europei di Calcio.

Nonostante il numero record di 24 squadre partecipanti, vi sono alcune defezioni clamorose: resta fuori l’Olanda di Van Persie, Robben e Sneijder, a farle compagnia Dzeko e la sua Bosnia oltre alla Danimarca di Eriksen.

L’Italia di Antonio Conte stravince il proprio girone davanti alla Croazia.

La fase a gironi di Euro 2016

In questa manifestazione, le 24 formazioni sono divise in 6 gironi da 4 squadre. Passano il turno le prime due di ogni girone, unitamente alle quattro migliori terze classificate.

Girone A

  • Francia
  • Svizzera
  • Romania
  • Albania

Sorteggio benevolo per la formazione padrona di casa guidata da Deschamps, che senza grossi problemi sfrutta i gol del fantasista Payet  e vince il girone a quota 7. La seconda piazza se la aggiudica la Svizzera di Petkovic, che termina a 5.

Girone B

  • Inghilterra
  • Galles
  • Russia
  • Slovacchia

Maggiore equilibrio nel girone B, con l’atteso derby britannico tra Galles e Inghilterra. Bale è in versione “Re Mida”, e con tre reti in tre partite guida i suoi alla vittoria del girone. Inghilterra che termina seconda, con la Slovacchia di Hamsik terza.

Girone C

  • Germania
  • Polonia
  • Irlanda del Nord
  • Ucraina

Germania che come nelle previsioni vince il girone, a pari punti però con l’ottima Polonia di Milik e Lewandoski. Terza l’Irlanda del Nord, che strappa il passaggio del turno.

Girone D

  • Croazia
  • Spagna
  • Turchia
  • Rep. Ceca

L’impressione è quella di un girone molto equilibrato: la spunta la Croazia, che fa addirittura meglio dei pluricampioni in carica spagnoli. Turchia e Rep. Ceca non riescono a centrare la qualificazione ed escono.

Girone E

  • Italia
  • Belgio
  • Irlanda
  • Svezia

Sorteggio che non ci può soddisfare a pieno, visto il Belgio (tra le favorite per la vittoria finale) e la Svezia di Ibra. Ma la grinta di Conte guida gli azzurri a vincere il girone con 6 punti, a braccetto con Lukaku e De Bruyne. Per il terzo posto, la spunta l’Irlanda.

Girone F

  • Portogallo
  • Ungheria
  • Islanda
  • Austria

Lusitani che al sorteggio sorridono: sulla carta appaiono di molto superiori alle contendenti. Invece il girone sarà vinto dalla sorpresa Ungheria, a braccetto con l’Islanda (altra clamorosa rivelazione). Per Cristiano Ronaldo e soci, passaggio del turno con brivido come migliore terza classificata.

Ottavi di Finale di Euro 2016

Con le 16 squadre superstiti, si forma un tabellone tennistico che delinea la strada verso la finale di Parigi.

Gli scontri sono costituiti da Svizzera-Polonia, Croazia-Portogallo, Galles-Irlanda del Nord, Ungheria-Belgio, Germania-Slovacchia, Italia-Spagna, Francia-Irlanda, Inghilterra-Islanda.

Coloro che passano agevolmente il turno sono Belgio (4-0 ai magiari) e Germania (3-0 alla Slovacchia). Di misura la spuntano Portogallo (segna Quaresma ai supplementari), Galles e Francia (grazie a Griezmann). La Polonia passa ai rigori sulla Svizzera, ma la grande sorpresa è la vittoria dell’Islanda sull’Inghilterra: il gol di Rooney non basta a contenere la furia dei nordici, diventati la mascotte del torneo con la loro “geyserdance”.

La partita più attesa è senza dubbio Italia-Spagna, con gli iberici strafavoriti. Conte riesce nell’impresa di caricare i suoi a mille, ed un’ Italia commovente vendica la finale di quattro anni prima: le firme sono di Giaccherini e Pellè, il 2-0 è meritatissimo.

Quarti di Finale di Euro 2016

Con le otto squadre rimaste, il cerchio si restringe e i confronti sono:  Polonia-Portogallo, Galles-Belgio, Germania-Italia, Francia-Islanda.

Il primo confronto è caratterizzato da un equilibrio assoluto: entrambe potrebbero passare il turno, dopo l’1-1 del 120’ è il Portogallo ad avere la meglio dal dischetto.

Sorpresa nel secondo quarto: con un bel 3-1, il Galles spedisce a casa il Belgio di Wilmots, che deve rinviare i propri sogni di gloria.

Ricorderemo a lungo il terzo quarto di finale: noi contro Germania, nella più classica delle partite tra nazionali. I teutonici sono strafavoriti, ma l’Italia di Conte, con un non indimenticabile centrocampo GiaccheriniParolo-Sturaro, ha grinta da vendere pur tecnicamente molto inferiore. Il gol di Ozil è pareggiato dal rigore di Bonucci. Ai supplementari, come al solito, potrebbe succedere di tutto: Florenzi si reinventa acrobata e salva un gol fatto. Si va ai rigori, sequenza lunghissima, ma Zaza e Pellè la fanno grossa: Germania avanti, noi in lacrime.

Nell’ultimo quarto, la Francia passa sull’Islanda, che va a casa comunque tra gli applausi.

Semifinali di Euro 2016

Quattro squadre rimaste: si incroceranno Portogallo-Galles e Germania-Francia.

Nella prima gara, è Cristiano Ronaldo a salire in cattedra, che col suo terzo gol nella manifestazione, unitamente a quello di Nani, spinge i suoi alla finale.

Tanto equilibrio ed incertezza nella seconda semifinale, ma alla fine è Griezmann (capocannoniere del torneo) che mette la doppia e manda i galletti all’ultimo atto.

Finale di Euro 2016: Cr7 contro Francia, anzi no

E’ il 10 luglio del 2016, e a Saint Denis vi è grande attesa: da una parte il pluri pallone d’oro Cristiano Ronaldo, che ha la grande occasione di guidare i suoi alla prima vittoria significativa; dall’altra, la compattezza della Francia, che con i gol di Griezmann, la forza di Pogba e la fantasia di Payet si presenta forse come favorita.

Dopo pochi minuti, però, il colpo di scena che non ti aspetti: entrataccia a centrocampo di Payet, e il ginocchio fa crack: CR7 in lacrime, e tra la disperazione dei lusitani è costretto ad uscire in barella.

Pare non ci possa essere storia, a quel punto. Tuttavia la difesa portoghese resiste, e nella seconda frazione di gioco riemerge dagli spogliatoi CR7, che zoppicante si posiziona al fianco di mister Fernando Santos. Non la smetterà un attimo di incitare ed aiutare i compagni in campo.

Cristiano riesce ad essere decisivo anche così, perché il Portogallo tiene altissima la concentrazione, trascina la Francia ai supplementari e al 109’ Eder, modesto attaccante dello Swansea, la mette: 1-0 e il Portogallo di Cristiano Ronaldo, senza Cristiano Ronaldo, diventa Campione d’Europa per la prima volta nella sua storia.

Le formazioni della finale

PORTOGALLO (4-1-3-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, José Fonte, Raphael Guerreiro; William Carvalho; Renato Sanches (dal 34′ s.t. Eder), Adrien Silva (dal 21′ s.t. Moutinho), Joao Mario; Nani, Cristiano Ronaldo (dal 25′ p.t. Quaresma). (Lopes, Eduardo, Bruno Alves, Ricardo Carvalho, Vierinha, Eliseu, André Gomes, Danilo Pereira, Rafa Silva). All. Fernando Santos

FRANCIA (4-2-3-1): Lloris; Sagna, Koscielny, Umtiti, Evra; Pogba, Matuidi; Sissoko (dal 5′ s.t.s. Martial), Griezmann, Payet (dal 13′ s.t. Coman); Giroud (dal 33′ s.t. Gignac). (Mandanda, Costil, Cabaye, Jallet, Rami, Digne, Mangala, Kanté, Schneiderlin). All.: Deschamps.

ARBITRO: Clattenburg (Inghilterra)

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