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Che Phil Hellmuth non sia la miglior compagnia da avere al tavolo da poker, è cosa assodata. Ciarliero a dir poco, spesso fastidioso con tendenza a diventare provocatorio, non a caso è stato soprannominato “Poker Brat“, il ragazzaccio (viziato) del poker.

Ma quando si tratta di aiutare gli altri, di essere solidali nei confronti di chi è meno fortunato, il giocatore di Palo Alto è spesso in prima linea. A confermarlo è arrivata la notizia che Phil Hellmuth farà la sua parte nell’operazione All-In Challenge, una raccolta di fondi per aiutare le persone più in difficoltà negli Stati Uniti a causa della pandemia di COVID-19.

In sostanza, ogni partecipante all’iniziativa metterà in vendita un premio che potrà essere acquistato online, anche attraverso aste. Per fare qualche esempio, tra i premi offerti dalle celebrità che per prime si sono rese disponibili, con 10 dollari è possibile giocare a golf con Bill Murray e Justin Timberlake, pranzare con Kim Kardashian o fare una “comparsata” al The Ellen DeGeneres Show.

Phil Hellmuth, invece, ha messo in palio due ore di coaching con lui e 48 ore di pernottamento pagate all’Hotel-Casinò Aria di Las Vegas, per un massimo di otto persone. L’asta per aggiudicarsi il premio ha preso il via da 1.000 dollari. Si è chiusa domenica 26 aprile, dopo 33 offerte, a quota 17.500 dollari, una cifra con la quale lo sconosciuto vincitore potrà ascoltare le strategie del recordman di titoli vinti World Series Of Poker. In questo senso, 8.750 dollari all’ora potrebbe anche essere un buon investimento.

Phil Hellmuth ha subito cercato di coinvolgere altri big del mondo del poker, suoi amici, tra i quali Daniel Negreanu, Phil Ivey, Mike Matosow, Tom Dwan e Eric Seidel. Ovviamente a modo suo, con un post “di sfida” su Twitter: “Prima di tutto, sfido Daniel Negreanu e Phil Ivey a mettere in palio qualcosa. Non possiamo accettare che ci siano persone che soffrono la fame, è assurdo. In tanti hanno perso il lavoro e c’è molta sofferenza là fuori… E’ un nostro dovere aiutare queste persone e sono ben felice di fare la mia parte. Non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno”.

Hellmuth ha poi dedicato un post anche al vincitore delle due ore di coaching: “Il benefattore che si è aggiudicato il premio va in primis ringraziato per la cifra che ha sborsato. Poi non vedo l’ora di poterlo incontrare e lavorare con lui. Sono molto felice di mettere a disposizione la mia esperienza e vivere una serata diversa dalle altre”. (fonte Assopoker)

Il contributo di Phil Hellmuth è già finito nell’ampio paniere di All-In Challenge che ha già raggiunto quota 21 milioni di dollari. Secondo quanto indicato degli ideatori di questa iniziativa, i top manager Michael Rubin, Alan Tisch e Gary Vaynerchuk, i fondi raccolti andranno alle org no profit Meals on Wheels, No Kid Hungry e America’s Food Fund.

Infine, degna di menzione è l’asta – non sappiamo se già conclusa – per una cena con il quarterback dei Tampa Bay Buccaneers, Tim Brady, per i biglietti delle partite e le divise del team, arrivata 775.000 dollari.

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