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Il Main Event delle ISOP 2021 è entrato nella fase più emozionante.

Ieri, con inizio alle 14:00, si è giocato il Day2, al quale hanno preso parte 84 giocatori: i 76 promossi al termine dei Day1A e B, più altre 8 late registration. Le entries complessive sono in questo modo salite a 136, un risultato più che buono in tempi ancora di “convalescenza” per il poker live.

La struttura molto giocabile del torneo (livelli da 70′ nel Day2) ha reso la giornata ricca di colpi di scena, soprattutto al vertice, e al tempo stesso impegnativa per tutti i partecipanti. Intorno alle 23:30, quando il direttore del torneo ha detto stop, i 27 left hanno imbustato con comprensibile appagamento le proprie chips.

A dire la verità, non è stato difficile individuare chi fosse il chipleader ancora prima del conteggio finale. Davanti ad Alessio Isaia c’era un muro di chips impressionante: 598.000, più del doppio del secondo in classifica, Valentino Pettinato che di gettoni ne ha imbustati 270mila. Seguono Thomas Perreca (252.000), Massimiliano Cordeschi (250.000), Pierluigi Scattarelli (209.000) e Benedetto Scampone (203.000). Dopo quest’ultimo, le posizioni scendono sotto quota 200mila (il chipcount completo è disponibile qui).

Tra i 27 che tornano oggi per la volata verso il Final Table a 8 c’è anche Carmelo Vasta (160mila), storica presenza del live italiano. Prima della chiusura di giornata ci sarà l’appuntamento con lo scoppio della bolla e il “siete tutti a premio”, riservato a 14 giocatori.

Lo start del Day3 è in programma per le 14:00 di oggi.

La pokeroom del Casinò Perla di Nova Gorica (Slovenia), nel pieno dell’azione (credits ISOP)

Alessio Isaia ha iniziato il Day2 a metà chipcount. Il “fabbro” è riuscito sempre a mantenersi in average, senza mai sprecare le chips. Poi però sono arrivate due mani che gli hanno permesso di cambiare passo.

La prima è presa al river, quando nel piatto ci sono circa 30mila chips. Il board recita 4♥K♦6♠8♣10♣ e Isaia da utg+2 punta 27.500. L’avversario, che è di bottone, ha di sicuro qualcosa di forte in mano perché va subito in the tank. Dice a Isaia: “Cos’hai, 7-9?”. Il tempo passa fino a che viene chiamato il time da un altro giocatore. A quel punto c’è anche il call: Alessio Isaia mostra proprio 7♦9♥ per una scala runner-runner, mentre “oppo” gli paga il monster pot con un set di 8 centrato al turn (8♦8♥).

Poco dopo arriva il secondo piatto importante. Isaia apre a 2100 da early con [Ax][Kx], ma subisce la 3bet fino a 4.500 da parte del Big Blind che ha [Qx][Qx]. Il call del “fabbro” fa scendere questo flop: 7♦7♠10♣. L’azione è check-call dell’aggressore sulla bet 5.100 di Alessio Isaia. Lo mossa attendista costa cara. Al turn scende infatti un A♣ che porta avanti Isaia. Check-check. L’ultima carta è un J♦, sul quale il BB esce puntando 5.500: Isaia ci pensa qualche secondo e infine chiama, incassando così il piatto.

Da quel momento in avanti, grazie a uno stack che gli permette molta azione, Alessio Isaia “bulla” sia questo tavolo che quello successivo. Entra in tante mani, attaccando quasi sempre. Alla fine ci confessa: “Sta andando bene, ma devo ammettere che sto trovando buone carte. Un po’ chiudo punti, un po’ rubo. Diciamo 50-50. Anzi no, dai, facciamo 60% carte buone e 40% steal”.

Niente Day3 invece per Gianluca Marcucci e Danilo Donnini, protagonisti entrambi di situazioni di gioco che potremmo definire… ai confini della realtà!

Gianluca Marcucci: il colpo dello scorpione? Non so cosa sia…

All’inizio del Day2 Gianluca Marcucci si trova con il terzo stack in classifica. Nel giro di un livello, quello stack è cresciuto al punto da essere il primo del chipcpunt. Anche per merito di questa mano.

L’azione è presa al turn che recita 9♣7♠6♦7♦. Dopo il check di Felisa Westermann – seconda tre giorni fa nel Ladies Event ISOP – Marcucci piazza la 2nd barrell con A♠9♠. A questo punto la player tedesca manda la vasca. Marcucci, che ha un mare di gettoni in più, non può che chiamare, ma allo showdown si trova nettamente dominato: la Westermann mostra infatti 7♥6♥, fullhouse chiuso al river. Per l’italiano ci sono solo due 9 per ribaltare la situazione. E infatti Marcucci, un po’ per gioco e un po’ per scaramanzia, dice “Posso anche buttarle” e dà una spintarella alle carte. Prima che sorpassino la linea del tavolo riesce però ad arpionarle con il mignolo e a evitare che finiscano nel muck. Insomma, non si sa mai.

Morale: la dealer gira un 9♦ che consegna al giocatore italiano il fullhouse superiore e una bad beat mostruosa alla sfortunata Felisa Westermann. L’azione di Marcucci è stata subito ribattezza “mossa dello scorpione” da Giovanni Salvatore, presente allo stesso tavolo. Nonostante il colpo, il resto del torneo sarà sfortunato per Marcucci.

Diverso è invece l’episodio di Danilo Dannino che esce dal Main Event al penultimo livello di giornata, nonostante un ottimo stack. La sua dotazione viene più che dimezzata da una caso davvero sfortunato. Si trova allo stesso tavolo di Alessio Isaia, ma lo scontro non è con il fabbro, bensì con il raccoglitore della rake per il cash game.

L’azione preflop arriva fino alla 5-bet, che genera subito un monster pot. Donnini, seduto al posto 10 del tavolo, ha in mano una coppia di Q, ma accidentalmente tocca le carte che vanno a sbattere contro la sporgenza del rake slide (foto).

Un esempio di rake slide (sul tavolo, alla sinistra del raccoglitore delle chips) (credits Spinetti Gaming Supplies)

Una carta si gira ed espone una Q♠. A quel punto la sua mano è praticamente rivelata. L’avversario ne approfitta e lo mette ai resti su un board insidioso per una coppia di Donne.

Mezzo stack Donnini lo perde così. Il resto poco dopo, in un coin flip avverso.

Foto di testa: Alessio Isaia (credits ISOP)