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Negli Stati Uniti (ma non solo) ci sono molti professionisti dello sport che amano cimentarsi nel poker. In particolare i giocatori della National Football League (NFL) hanno una propensione per le sfide a Texas Hold’em, sia come forma di svago tra un match e l’altro, sia per provare il brivido di una competizione diversa: certamente meno fisica, di sicuro mentale e con in più il brivido dell’imprevisto. Emmitt Smith è uno di questi.

Colonna dei Dallas Cowboys dal 1990 al 2002, Emmitt Smith (classe 1969) ha chiuso la carriera da professionista nel 2004, al termine di due stagioni negli Arizona Cardinals e con alle spalle una serie di risultati che lo collocano tra i running back più forti di sempre della NFL. Nel suo curriculum ci sono 3 Super Bowl vinti a Dallas, il titolo di MVP ottenuto nel 1993 e il record per il maggior numero di yard corse: primato sottratto al suo idolo d’infanzia Walter Payton e che resiste ancora oggi.

Una volta dismessa la divisa bianco-argento dei Dallas Cowboys, Emmith Smith si è dedicato alla famiglia e ad alcune attività benefiche. Insieme alla moglie gestisce il Pat and Emmitt Smith Charities, ente no profit che organizza eventi per la raccolta di fondi. Uno di questi è l’Emmitt Smith Invitational, un torneo annuale di golf su invito, che comprende due giorni di gara e un gala finale al quale partecipano tanti vip e pro dello sport. Ma, come dicevamo all’inizio, tra le sue passioni c’è anche il poker.

“Non sono il giocatore di poker che tutti si aspettano io sia”, ha raccontato in un’intervista a PokerNews, “sono uno imprevedibile”.

E tuttavia, in maniera abbastanza prevedibile la voglia di giocare a poker si è trasformata nel 2010 in un evento organizzato all’interno dell’Invitational, al quale hanno preso parte anche le guest star pokeristiche Phil HellmuthPhil Ivey. Alla fine il torneo lo ha vinto lo stesso Emmitt Smith che ha così potuto sfidare Ivey in un heads-up speciale con in palio un ticket per il Main Event delle WSOP. Ebbene, con grande sorpresa di tutti (tranne di Hellmuth che è stato il coach di Emmitt per il testa-a-testa), l’ex pro della NFL ha battuto il campionissimo di poker e, qualche mese dopo, è volato a Las Vegas.

Ma com’è andata la spedizione del giocatore di football americano nel tempio del poker live?

Ve lo diciamo subito: non benissimo sotto il profilo dei risultati. Il suo torneo è durato solo due livelli del flight iniziale. Nel primo livello, Emmitt Smith è riuscito anche ad accumulare un po’ di chips, ma già nel secondo la situazione è precipitata.

Ad un certo punto decide di chiamare un miniraise con 10♦4♦. Il flop, lì per lì, dev’essere sembrato all’ex n.22 dei Cowboys quello perfetto: J♠10♠10♥. Trips in un pot conteso da 4 giocatori, compreso lui. Check dei primi due, Smith punta 1.000 gettoni e trova un solo “cliente”. Al turn scende un J♠, una carta in realtà molto pericolosa per lui, perché crea la possibilità di un full più alto del suo. Prudenza vuole che qui si faccia check, ma ora capiamo il senso di quel “sono un giocatore imprevedibile”: il campione di football mette nel piatto ben 15mila chips che nuovamente il suo avversario chiama! A questo punto il campanello di allarme dovrebbe suonare all’impazzata. E invece, quando al river scende un 9♦, Emmitt Smith mette nel pot quello che gli resta. Snap-call dell’avversario che ovviamente mostra il full più alto con K♥J♦ (full di J ai 10 vs full di 10 ai J).

Il viaggio di Emmitt Smith alle WSOP 2010 finisce qui. Lui, però, la prende bene, d’altra parte il poker è solo uno svago. “Quando ho capito che per arrivare in fondo al torneo è necessaria un settimana intera, mi sono detto: non posso restare per una settimana. Ho altre cose da fare. Non posso starmene seduto qui tutto quel tempo. Pazienza, voglio almeno godermi il momento. Ed è quello che ho fatto”.

Questo dà ulteriore ragione alla sua giocata un po’ spavalda. D’altra parte, uno come lui può sicuramente permettersi di non investire troppe aspettative su un torneo di poker, fosse anche il Main Event delle WSOP.

Non è stata quella l’unica esperienza di Emmitt Smith davanti ai riflettori del poker mondiale. Nel 2011, infatti, l’ex running back ha preso parte all’NBC Heads-Up Poker Championship, dove ha battuto David Williams, prima di arrendersi ad Andrew Robl nel secondo turno.

Oggi la sua frequentazione dei tavoli di poker è diminuita. Sono entrate altre passioni, soprattutto quella per la bicicletta. L’Emmitt Smith Gran Fondo è la nuova iniziativa benefica promossa dall’ente benefico: una serie di attività sui pedali, compresa una competizione sulla distanza delle 100 miglia. L’evento raccoglie fondi per aiutare il reinserimento dei giovani nel percorso scolastico, attraverso la fondazione TEAM 22 e il Back To School Program. Oltre a tutto questo, Emmitt Smith, insieme alla moglie e ai 5 figli, è diventato un portavoce dello stile di vita salutista.

Nota finale: il Main Event WSOP al quale Smith ha preso parte, è quello della vittoria di Jonathan Duhamel (per poco meno di 9 milioni) e dello storico 4° posto di Filippo Candio ($3.092.545). Per chi volesse rivivere qualche highlights di quel torneo, ci sono i nostri articoli: Candio prima parte e seconda, e lo storico scoppio ai danni di Matt Affleck che ha permesso a Duhamel di andare al final table con uno stack mostruoso.

 

Fonte di riferimento: PokerNews.com

Foto di testa: Emmitt Smith (GettyImages)

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