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Una delle mani più surreali dell’anno si è verificata durante il $5.300 Seminole Hard Rock Poker Open Championship. Il Day 1b di questo torneo, che ha totalizzato 889 partecipanti con i due flight di qualificazione, ha visto uno sconvolgente colpo di scena in diretta streaming (disponibile su YouTube al minuto 03:50:00).

IL FATTO

L’azione comincia con il rilancio a 4.500 chips da utg+1di Niall Costigan, giocatore da 89 itm e $560k vinti tutti negli USA. Nel momento in cui la dealer gli consegna la seconda carta, sullo schermo appare A♠K♦. Qualche secondo dopo, la sua mano diventa A♠K♣: errore iniziale di lettura delle hole cams o Costigan ha trovato una sorpresa?

Comunque sia, Corey Harrison decide di chiamare da hijack con A♣J♠. La fase preflop termina con il call di Daniel Cove da big blind, il quale ha K♥J♣.

Flop: 10♠8♣K♠. Costigan ha top pair con kicker asso e punta 5k, dopo il check di Cove. Harrison folda, nonostante gli out per la scala a incastro; Cove invece chiama.

Al turn arriva un 8♦ che bina il board. Altro check-call del BB, questa volta per 12k. Il river porta la Q♥, che avrebbe chiuso la scala per Harrison. In sua mancanza, Cove checka, Costigan punta 52.000 chips (leggermente più del piatto, nonché metà dello stack di Cove), e riceve l’ultimo call.

Ma al momento di mostrare le carte, ecco la sorpresa. Costigan gira la prima, un Kappa (non si vede quale dei due), e poi si accorge che ci sono altre due carte: il secondo Kappa e poi l’A♠, nascosto tra le prime due per l’intera mano.

Quando le gira sul tavolo, l’Asso è in effetti “a panino”, apparentemente incollato sul retro di un “Re”. Ma in questo caso, come avrebbe potuto leggerlo la hole cam? Il dubbio resta.

Niall Costigan (credits PokerNews)

DEAD HAND

F**k,” urla Costigan vedendo le tre hole cards. La sua reazione sembra sincera, anche perché avrebbe comunque vinto il piatto, sia in caso di AK, top pair top kicker, che di KK, fullhouse. E soprattutto, perché mostrare di avere una mano non legale?

Cove rimane a bocca aperte e non si sbilancia. L’intero tavolo è incerto, anche se qualcuno mette in dubbio la correttezza del giocatore. Ad esempio Brian Green, per il quale “è impossibile che (Costigan) non se ne sia accorto!” L’accusato si difende replicando che non avrebbe mai fatto una value bet così fragile, suggerendo che quella puntata era da bluff o da monster hand. E poi chiede l’intervento degli “arbitri” del torneo.

Arriva il floorman: “è una mano con tre carte, quindi è una mano morta.” Di conseguenza, il piatto deve andare interamente a Daniel Cove. Costigan protesta: vuole uno split pot con Cove, al netto di quanto va ridato ad Harrison.

Niente da fare, la valutazione del floorman è avvallata dal Tournament Director. Alla fine, Costigan chiede al floorman: “per quale motivo vengo punito?” Risposta: “Per aver giocato una mano con tre hole cards.

Semplice, anche se è necessario aggiungere qualcosa a questa risposta.

COSA STABILISCE IL REGOLAMENTO?

Secondo le regole TDA (Tournament Directors Association), l’azione con tre hole cards carte è ovviamente irregolare, ma il momento in cui viene scoperta fa la differenza. Se l’errore è rilevato prima che inizi l’azione sostanziale (due azioni consecutive, almeno una con puntata, o tre azioni in sequenza), si può dichiarare un misdeal. A quel punto il/la dealer può rimescolare e ridistribuire le carte.

Tuttavia, nel caso specifico di Costigan, l’errore è stato scoperto solo al river, molto dopo che l’azione era già entrata nel vivo. In queste condizioni, le regole TDA stabiliscono che un misdeal non può essere dichiarato, a meno che il mazzo non sia compromesso a un livello più grave (deck fouled).

Il Tournament Director e, prima di lui, il floorman hanno deciso di annullare l’hand di Costigan, dichiarandola “dead”. In questo modo, l’intero piatto deve essere assegnato a Cove, l’unico attivo e con una mano valida al tavolo.

Immagine di testa screenshot YouTube

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