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La passione per i tornei live di poker può essere contagiosa, in senso positivo. La possibilità di competere in un evento ben regolamentato e ad armi pari con avversari provenienti da tutto il mondo è ciò che rende così attraente questo gioco. Tuttavia, che un uomo di chiesa possa mettere a rischio la propria posizione ecclesiastica per giocare a poker rimane un fatto sorprendente.

Il caso in questione riguarda il Metropolita Nestor, al secolo Evgeny Sirotenko, improvvisamente rimosso dal suo incarico per volontà del Patriarca Kirill, massima carica della Chiesa ortodossa russa. Il suo posto è stato preso dal Metropolita Mark di Ryazan e Mikhailovsk.

Secondo quanto riportato ieri da PokerNews, la sospensione sarebbe legata a non meglio precisati “motivi disciplinari”. Tuttavia, l’organo di stampa Novaya Gazeta Europe riferisce che la causa reale potrebbe essere il coinvolgimento del Metropolita Nestor nel poker.

Il Metropolita Nestor (credits Wikipedia)

Nato a Mosca nel 1974, Evgeny Sirotenko ha iniziato il seminario teologico nel 1995 e ha assunto il nome monastico Nestor nel 1998, salendo rapidamente nella gerarchia ecclesiastica fino a diventare Metropolita di Korsun e dell’Europa Occidentale nel 2022.

Quest’ultimo ruolo è arrivato dopo numerosi viaggi nei Paesi Europei e svariate cariche più o meno onorarie ricevute nel corso di 15 anni. Spagna, Portogallo, Italia e soprattutto Francia sono state le tappe più frequenti del Metropolita Nestor: non è da escludere che, proprio durante questi viaggi “a Ovest”, Evgeny Sirotenko abbia scoperto il poker.

Il suo nome, in effetti, compare su Thehendonmob.com, accompagnato dal totale di $47.182 vinti con 24 in the money dal 2023 al 2025. Due li ha realizzati in Cambogia (Asian Pacific Poker Tour), tre nelle Americhe (due in Brasile, uno a St. Marteen), il resto in Europa: uno ad Amsterdam, uno a Rozvadov, il resto (17 itm) in Francia. Il “Nestor” in versione poker player ha esordito al Circus Club Paris, vincendo un torneo da 500 euro.

La passione dell’ormai ex-Metropolita è dichiarata. Lo è altrettanto la posizione della Chiesa ortodossa russa che non vede di buon occhio il gioco d’azzardo, vietato dal diritto canonico alle persone in abito clericale.

Tutto questo è abbastanza per mettere fuori gioco una figura importante e molto nota in Russia? Francamente, l’immagine del religioso vittima dello “sterco del demonio” – il denaro – regge poco.

Evgeny Sirotenko durante un torneo di poker (credits PokerNews)

A pensare male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca: l’affare riguarda più la politica ecclesiastica, gestita di fatto dal Cremlino, che il semplice tavolo verde.

La Francia, dove Evgeny Sirotenko ha i maggiori contatti, è in questo momento uno dei Paesi Europei più ostili alla Russia del Presidente Vladimir Putin. A ciò si aggiungono la vicinanza di Nestor al Metropolita Hilarion, ex capo relazioni esterne della Chiesa Russa esiliato dopo l’invasione russa dell’Ucraina, e il suo dissenso silenzioso rispetto al conflitto.

Dissenso e successiva sospensione hanno però ampliato l’immagine positiva di Nestor a occidente. Molti parrocchiani ortodossi in Europa, soprattutto francesi, stanno infatti raccogliendo firme in suo favore e alcuni dichiarano che lo seguirebbero anche fuori dalla giurisdizione del Patriarcato di Mosca.

Staremo a vedere se Evgeny Sirotenko tornerà ad essere il Metropolita Nestor (improbabile) o deciderà di dedicarsi professionalmente al poker (le skills sembrano esserci) ma in definitiva bisogna ammettere che, se il poker ha fatto da scintilla, la vera partita si gioca sul piano della politica.

Immagine di testa: Evgeny Sirotenko (credits RIHL)

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