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Tenere troppi valori in casa è sempre un grosso rischio. Avrebbe dovuto saperlo Antonio Esfandiari che, il 14 luglio scorso, si è ritrovato alleggerito di quasi un milione di dollari da un ladro d’appartamenti non troppo esperto.

Secondo quanto riportato dal Las Vegas Review Journal, il “Bilbo Baggins” della Sin City è in realtà una “lei”. Domenica 23 agosto, la polizia ha infatti fermato Svitlana Silva, 46 anni, con l’accusa di essere l’autrice del colpo in casa Esfandiari. La donna, una dealer nota nei casinò dell’Arizona, è stata trovata in possesso di un grosso quantitativo di denaro contante e numerose chip di grosso taglio dei casinò ARIA e Bellagio, alcune di queste riconducibili al noto professionista americano di poker.

La questione delle chip è infatti uno dei tanti indizi che hanno condotto la polizia sulla pista di Svitlana Silva, a cominciare dal fatto che il furto è avvenuto senza nessun segno di scasso. La donna, infatti, ha avuto una precedente relazione con il padre di Antonio Esfandiari, e questo le avrebbe permesso di entrare senza difficoltà nel condominio, di introdursi poi all’interno dell’abitazione e infine di aprire la cassaforte grazie ai codici di accesso.

Dalla cassaforte, secondo quanto Antonio Esfandiari ha dichiarato alla polizia subito dopo la scoperta del furto, sono spariti 50.000 dollari in cash, quasi 500.000 in fiches di vari casinò, alcuni orologi di valore e gioielli tra i quali anche il braccialetto WSOP vinto nel 2012 nell’evento Big One for One Drop, il titolo più importante della sua carriera di giocatore. Inoltre, una parte della refurtiva sarebbe appartenuta anche al padre di Antonio Esfandiari.

Un duro colpo per il pro, soprattutto a livello affettivo: “Ero pieno di rabbia e di dolore. Quando mi sono accorto che il braccialetto WSOP del One Drop era sparito, è stata una pugnalata al cuore”, Esfandiari ha dichiarato a PokerNews in quella occasione, il quale ha poi chiarito che “peggio ancora è stato scoprire che anche mio padre era stato derubato. E’ una delle persone migliori della Terra e mi ha ferito l’anima che qualcuno gli avesse fatto una cosa così crudele”. Ma se l’aspetto economico della vicenda conta fino a un certo punto per Esfandiari – che è al 15° posto della All Time Money List con 27,8 milioni di dollari vinti nei tornei live – sono state proprio le chip dei casinò ad “incastrare” la ladra di appartamenti.

Quello di Svitlana Silva non è stato il classico “prendi i soldi e scappa”. Prima di dileguarsi, l’ex-dealer si è infatti impegnata in alcune lunghe e dispendiose sessioni di cash game al Bellagio, secondo quanto dichiarato dallo staff della pokeroom, l’ultima delle quali è datata 11 agosto. Dopo aver perso quasi 300k giocando high-stakes, la donna è finalmente riuscita a vincere e a quel punto ha effettuato il cash out.

Un errore, perché i gettoni di maggior valore, quelli da 25.000 dollari del Bellagio, possiedono un codice di riconoscimento attraverso il quale il casinò è in grado di risalire all’ultimo possessore prima del cambio. Un sistema di protezione dalle truffe e che rende queste chip più difficili da incassare. La polizia, una volta informata da Esfandiari della tracciabilità delle chip, è riuscita a risalire alla Silva.

Questo stesso sistema aveva incastrato Tony Carleo, che nel 2011 aveva sottratto circa 1,5 milioni di dollari dal casinò Bellagio. Anche in quel caso, il ladro si era seduto ai tavoli del casinò, spendendo e spandendo come un re e cercando poi di rivendere le chip da 25k attraverso il noto sito di informazione sul poker, TwoPlusTwo: di qui il suo immediato arresto.

La cosa strana nella vicenda Esfandiari, è che Svitlana Silva era al corrente del problema, come dimostra un suo messaggio ad un giocatore che le avrebbe vinto alcuni gettoni di colore rosso scuro durante una partita di cash game: “Hey mi sono dimenticata di dirti che quelle chip hanno un codice digitale per il quale se vengono rubate non possono essere incassate”. Un altro clamoroso errore da parte della donna, la quale probabilmente non si è sentita di rinunciare ad una parte troppo ghiotta del bottino.

Nonostante tutte queste evidenze, una volta interrogata dalla polizia, Svitlana Silva avrebbe dichiarato di non essere lei l’autrice del furto e di aver visto qualcun altro introdursi nell’appartamento di Antonio Esfandiari.

 

Foto di testa: Antonio Esfandiari (credits PokerNews)

 

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