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La Pallavolo italiana è nel caos: ieri la Federazione ha deciso di chiudere tutti i campionati per l’emergenza Coronavirus. Una presa di posizione forte ma che non è stata accolta dai presidenti di Lega maschile e femminile. Entrambi, quest’oggi, si sono dimessi

Mauro Fabris e Diego Mosna non sono più i presidenti della Lega femminile e maschile di volley. Ad annunciarlo sono i due diretti interessati in una lettera pubblicata sul sito ufficiale della Lega volley. I due presidenti hanno preso atto della decisione della FIPAV di interrompere anzitempo i campionati: “Una decisione di enorme portata, presa ignorando il parere di chi gestisce i campionati di vertice maschile e femminile. La decisione comune che abbiamo concordato questa mattina è di dimetterci dalla nostra carica. La nostra ferma posizione è dovuta alla incomprensibile, inaccettabile mancanza di rispetto dei ruoli dimostrata dal Consiglio Federale nei confronti delle Leghe, a cui è demandata l’organizzazione dei Campionati, senza dare la legittima possibilità di partecipare alla riunione ai rappresentanti dei Club al momento di discutere una scelta di simile drasticità”, spiegano i due presidenti nel comunicato.

Insomma, la notizia dell’interruzione dei campionati sembrava poter essere stata il risultato di un consulto tra le varie parti in causa ma le Leghe, a quanto pare, non hanno avuto alcun potere decisionale: “Nelle ultime settimane le due Leghe hanno ampiamente dimostrato quanto per loro sia di primaria importanza la salute dei tesserati e del pubblico. Una Federazione sportiva deve però considerare il proprio compito, che in un periodo così difficile della vita del Paese è anche di evitare di demonizzare lo sport, ma dare messaggi positivi e considerare ogni aspetto. Ci riferiamo alle idee e alla capacità organizzativa dei due consorzi che, oltre a rappresentare imprenditori che investono cifre importantissime nella pallavolo, hanno sempre lavorato incessantemente per mantenere il livello della Serie A italiana ai livelli che tutto il mondo conosce e applaude sui palcoscenici nazionali e internazionali”, continuano i due presidenti che, nella parte finale, hanno anche lanciato una frecciata alla Federazione: “Ci aspettano anni difficili e il messaggio al pubblico e ai sostenitori che avevano costruito le nostre Leghe negli ultimi giorni era già di pianificazione del futuro. Ben diverso rispetto al blocco totale, alla cancellazione di una intera stagione piovuta dall’alto senza ascoltare il parere dei Club. Il peso di una simile decisione si abbatte pesantemente sulla pallavolo di vertice che da anni contribuisce in modo sostanziale ai successi e al valore della Federazione Italiana Pallavolo”. Parole forti che stridono con le difficoltà del paese ma che evidenziano, una volta per tutte, come in Italia il processo che porta ad una decisione per certi versi pesante e sofferta non sia mai lineare. E questo non fa altro che scalfire e depauperare l’immagine dello sport italiano nel mondo.

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