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Il Settebello è pronto. È giunto il momento tanto atteso, quello della finale del torneo maschile di pallanuoto ai Mondiali in corso a Budapest.

Un’occasione importante per l’Italia del ct Sandro Campagna, che proverà a difendere il titolo iridato conquistato tre anni fa a Gwangju. Come nel 2019 fra il Settebello e la medaglia d’oro ci sarà ancora una volta la Spagna. Battuta proprio nell’ultima finale in Corea del Sud per 10-5.

Domenica alle ore 20, in diretta su Rai 3 e in streaming su RaiPlay, le due Nazionali saranno di nuovo una contro l’altra.

L’obiettivo dell’Italia sarà di certo quello di conquistare il secondo titolo mondiale consecutivo, che sarebbe il quinto in assoluto. Per confermarsi campioni iridati, ma anche per riscattare quello che non è andato bene un anno fa alle Olimpiadi di Tokyo, chiuse dal Settebello soltanto in settima posizione.

Un titolo che darebbe un record molto importante anche allo stesso Campagna, già campione con la Nazionale nel 2011. Perché diventerebbe il primo ct dell’Italia a vincere tre mondiali. A quota due ci sono Vittorio Pozzo per il calcio, Julio Velasco per la pallavolo e Pierluigi Formiconi per la pallanuoto femminile con il Setterosa.

La nuova finale contro la Spagna il Settebello se l’è guadagnata grazie al successo in semifinale sulla Grecia, vicecampioni olimpici in carica. Una partita molto equilibrata che ha visto l’Italia vincere 11-10. MVP dell’incontro il portiere azzurro Marco Del Longo, che è stato decisivo con le sue parate.

Una sfida intensa dove l’Italia ha controllato sempre il risultato. Chiuso con due punti di vantaggio il primo quarto, poi il divario è sceso a uno nel secondo parziale. Il terzo e il quarto sono terminati pari, così il Settebello è riuscito a chiudere la partita sul +1, per l’11-10 finale. Fondamentali le prestazioni di Nicholas Presciutti, autore di una doppietta, e ancora di più di Vincenzo Dolce, che di reti ne ha fatte tre.

Una vittoria, quella sulla Grecia in semifinale, che ha reso molto soddisfatto il ct Campagna: “Abbiamo fatto una partita straordinaria, nella prima parte non mi sono piaciuti i ragazzi, ci siamo abbassati troppo. Poi, però, quando abbassavamo il ritmo riuscivamo a dare delle accelerazioni pesanti. Abbiamo gestito gioco e risultato”.

Al ct azzurro non è però andato giù il finale della partita, dove a quattro secondi dal termine gli arbitri incerti hanno assegnato un rigore alla Grecia, confermando la loro discutibile gestione dei falli all’interno del match.

Ma il Settebello ha superato anche questa e ora è tutto pronto per giocarsi la finale con la Spagna. Per la settima volta l’Italia maschile di pallanuoto si contenderà il titolo mondiale.

Quattro i titoli già conquistati: quelli più datati del 1978 e del 1994, più i due già citati con Campagna come ct nel 2011 e nel 2019. Due titoli vinti proprio contro gli iberici: non solo tre anni fa in Corea del Sud, ma anche nel 1994 a Roma. La Spagna proverà invece a conquistare il suo terzo Mondiale al maschile, dopo i successi nel 1998 e nel 2001.