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C’era grandissima attesa per la discesa libera femminile e le Azzurre non hanno deluso, anzi sono probabilmente andate più in là delle aspettative con la medaglia d’argento di Sofia Goggia e quella di bronzo di Nadia Delago.

Sulla “Rock” di Yanqing, la fuoriclasse bergamasca è stata protagonista di una vera e propria impresa a soli 23 giorni dall’infortunio patito a Cortina d’Ampezzo, ma anche la sciatrice di Bressanone si è superata, andando a prendersi una posizione di altissimo livello, a maggiore ragione in una gara di tale importanza.

La medaglia d’oro è andata all’elvetica Corinne Suter, che ha fermato il cronometro sul tempo di 1’31”87. Di tutto rispetto anche la prestazione di Elena Curtoni, partita con il sempre insidioso pettorale numero uno, autrice di una splendida gara che l’ha vista chiudere in quinta posizione dietro alla tedesca Weidle, a 1”00 dalla prima posizione.

Undicesimo posto per Nicol Delago, la sorella maggiore di Nadia, che è arrivata a 1”82 dalla Suter. “Dedico questa medaglia a me stessa, perché al cancelletto c’ero io, e a tutte le persone che ci hanno creduto e che mi hanno presa per mano in questo percorso che dopo Cortina sembrava andato in fumo. Questa medaglia ha un valore incredibile. Ringrazio i medici perché penso siano stati anche tacciati di pazzia per avermi rimesso sugli sci” ha sottolineato Sofia. “Non ci posso ancora credere, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato a vincere questa medaglia che non è solo mia, ma di tutti quelli che mi hanno aiutato da sempre” le parole di Nadia.

Oltre la discesa

Ricca di colpi di scena la staffetta maschile del biathlon sulle nevi del Zhangjiakou National Biathlon Centre. La medaglia d’oro è andata alla Norvegia, che ha approfittato di qualche errore di troppo del russo Eduard Latypov, che ha dilapidato il vantaggio costruito dai compagni di squadra. Settima piazza per l’Italia.

Oro al norvegese Joergen Graabak, argento a Jens Luraas Oftebro e bronzo al giapponese Akito Watabe nella combinata nordica. Tra gli italiani 22esimo Raffaele Buzzi, 33esimo Alessandro Pittin, 38esimo Samuel Costa, 39esimo Iacopo Bortolas.

Incredibile beffa per un altro norvegese: Jarl Magnus Riiber, che era primo nella prova di sci di fondo, ha sbagliato strada all’ingresso dello stadio e ha sprecato oltre mezzo minuto di vantaggio sugli inseguitori per poi crollare.

Un altro oro per la Norvegia è arrivato dal pattinaggio nell’inseguimento a squadre uomini. Con il tempo di 3’38″08 gli scandinavi hanno preceduto la Russia (3’40″46), terzi gli Stati Uniti.

Su Yiming profeta in patria: il cinese ha vinto l’oro dello snowboard Big Air. Con 182.50 ha battuto il norvegese Roisland (171.75) e il canadese Max Parrot (170.25).

Per la Svizzera una gioia è arrivata anche nello sci freestyle slopestyle: Mathilde Gremaud ha vinto grazie a una seconda run da 86.56. Al secondo posto la celebratissima cinese Eileen Gu, terza piazza per l’estone Kelly Sildaru. L’italiana Silvia Bertagna ha chiuso in decima posizione.

L’austriaca Anna Gasser ha conquistato la seconda medaglia d’oro olimpica consecutiva nello snowboard big air. Argento per la neozelandese Zoi Sadowski-Synnott, già oro nello slopestyle, terza piazza per la giapponese Murase Kokomo.

Nel curling 10-4 per l’Italia maschile ai danni degli Stati Uniti ma la qualificazione alle semifinali resta appesa a un filo.

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