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Arriva, finalmente, una buona notizia per lo Sport italiano: il Consiglio dei Ministri ha approvato un dl sull’autonomia del CONI, salvando così l’inno e la bandiera ai Giochi Olimpici

Nei giorni scorsi, aveva preoccupato e non poco quanto trapelato dal CIO, che prevedeva una sanzione esemplare per l’Italia ai Giochi Olimpici: azzurri senza bandiera e inno, un’onta storica per la nostra Nazione. Il motivo? La mancata approvazione, da parte del Governo, di un decreto che concedesse l’autonomia di poteri del CONI necessaria per evitare sanzioni. Ad un giorno esatto dalla pronuncia definitiva del CIO – attesa infatti per mercoledì 27 gennaio -, ecco la notizia a sorpresa: il Consiglio dei ministri ha finalmente approvato il tanto atteso decreto legge sull’autonomia del CONI.

La questione si è protratta da più di 2 anni, da quando l’ex CONI Servizi ha cambiato nome, diventando Sport e Salute, una Società per Azioni sotto il controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tale azienda aveva (fino a ieri) il compito di distribuire i finanziamenti dello Stato al sistema sportivo italiano. E proprio da qui è nata la querelle: lo Sport in Italia ha perso quell’autonomia necessaria, violando anche la carta olimpica (comma 6 articolo 17: “I Comitati Olimpici Nazionali devono preservare la propria autonomia e resistere a pressioni di qualsiasi tipo, incluse quelle politiche, giuridiche, religiose e economiche). Tanta tensione, irritazione e pessimismo fino ad oggi, quando il CdM ha approvato il decreto legge sull’autonomia del CONI. “L’ultima parola spetta al Parlamento in sede di conversione. Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l’Italia venisse così duramente sanzionata già domani, ma la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell’indipendenza del CONI lasciato aperto dalla riforma del 2019”, ha dichiarato il Ministro dello Sport Spadafora.

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