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Ricorre oggi l’anniversario della nascita del ginnasta tedesco che ad Atene 1896, in un solo giorno conquistò sei medaglie nelle gare di ginnastica

La storia delle Olimpiadi, nel corso degli anni, si è spesso impreziosita con le gesta di splendidi atleti che, nell’ambito della stessa edizione, sono prepotentemente saliti sulla ribalta per performance eccezionali premiate da medaglie vinte in rapida successione. Nell’era contemporanea è facile pensare a Michael Phelps che riuscì nella straordinaria impresa di vincere otto medaglie d’oro a Pechino 2008, quattro anni dopo averne vinte sei ad Atene, Oppure, sempre in piscina, la mente corre a Mark Spitz che a Monaco 1972 vinse sette medaglie d’oro, sempre nel nuoto. Un elenco piuttosto lungo e senza dubbio eccellente, quello dei plurimedagliati. Forse però pochi sanno che il primo della lista è un ginnasta tedesco: Hermann Weingärtner, nato a Francoforte sull’Oder e del quale oggi ricorre l’anniversario della nascita, essendo venuto al mondo il 27 agosto del 1864. Hermann Weingärtner trascorre parte della sua gioventù a Francoforte sull’Oder svolgendo la mansione di commesso in un negozio di alimentari, ma già in quel periodo comincia a praticare ginnastica frequentando una società locale, la Frankfurter Turnverein 1860. Trasferitosi a Berlino, Hermann Weingärtner entra a far parte della Deutsche Turnerschaft nelle fila della quale si mette subito in evidenza, vincendo la TurnFest del 1892. Le sue qualità non passano inosservato ed entra così a far parte della squadra tedesca in partenza per le Olimpiadi di Atene, considerate le prime dell’Era Moderna ed in programma dal 6 al 15 aprile. Hermann Weingärtner con i compagni di squadra, si presentò più determinato che mai all’interno dello stadio Panathinaiko che ospitò tutte le gare del programma ginnico: otto gare disputate nel breve volgere di due giorni.

Giovedì 9 aprile, Hermann Weingärtner è un componente della Germania che vince la medaglia d’oro nella gara a squadre alle parallele. Con lui gareggiano Carl Schuhmann, Karl Neukirch e Richard Röstel. Lo stesso quartetto si ripete poco dopo, mettendo tutti infila nella gara a squadre alla trave e conquistando il secondo oro di giornata. Il ricco programma di gare prosegue poi con la prova al volteggio, dove Hermann Weingärtner ottiene la medaglia di bronzo alle spalle del connazionale Carl Schuhmann, oro, e dello svizzero Louis Zutter, argento. I protagonisti delle gare ginniche si sono poi cimentati nella prova al cavallo con maniglie. Hermann Weingärtner riuscì ad impreziosire il suo personalissimo bottino mettendo al collo la medaglia d’argento e giungendo alle spalle del già citato Zutter. Quinta prova della prima giornata di gara fu quella agli anelli ed anche stavolta il poliedrico ginnasta tedesco non si fece attendere sul podio, salendo ancora sul secondo gradino alle spalle del greco Ioannis Mitropoulos ma davanti all’altro ellenico Petros Persakis. Ciliegina sulla torta della già splendida giornata, giunse la gara alla trave. Hermann Weingärtner confermò il suo innato talento e vinse la sua terza medaglia d’oro, la prima ottenuta in una gara individuale, superando il connazionale Alfred Flatow e il greco Aristophoulos Petmetsas. Nel secondo ed ultimo giorno di gare, previste per venerdì 10 aprile, il tedesco si presentò solo alla prova alle parallele ma non vinse alcuna medaglia, mentre non partecipò alla prova con la fune. Le sei medaglie vinte in un solo giorno, resero comunque Hermann Weingärtner come uno degli eroi di quella edizione dei Giochi Olimpici che la Germania chiuse al terzo posto del medagliere finale, alle spalle degli Stati Uniti e della Grecia. Va sottolineato che in tutto gli atleti tedeschi vinsero tredici medaglie. Da solo, quindi, Hermann Weingärtner contribuì a quasi la metà del bottino complessivo. L’ondata di gloria, però, era destinata a finire in fretta. Tornato in patria, Weingärtner, così come tutti gli altri ginnasti componenti la spedizione olimpica, furono sospesi dall’attività perché non rispettarono i voleri della Deutsche Turnerschaft che aveva optato per il boicottaggio dei Giochi Olimpici. Supportato solo dal ricordo di una impresa senza precedenti (per vedere altri atleti pluripremiati occorrerà attendere Saint Louis 1904 con le sei medaglie vinte dagli americani Anton Heida e George Eyser nella ginnastica e Burton Downing nel ciclismo) Hermann Weingärtner tornò a Francoforte sull’Oder ed iniziò a lavorare come bagnino nella piscina aperta dal padre. Vi rimase per il resto dei suoi giorni: il 22 ottobre 1919, all’età di 55 anni, durante un tentativo di salvataggio Hermann Weingärtner perse la vita.

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