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Compie gli anni oggi il centrale ex Bayern Monaco e Juventus, diventato grande a Udine e con la Roma. È stato il primo marocchino nella storia del calcio a prendere parte ad una finale di Champions League.

Medhi Benatia nasce a Courcouronnes, una piccola cittadina nei pressi di Parigi, il 17 aprile 1987 da padre marocchino e madre francese di origine algerina. Fin da piccolo nutre una grande passione per il calcio: gioca per le squadre dell’Évry e del Créteil-Lusitanos e, all’età di 13 anni, decide di entrare in una delle più prestigiose accademie francesi, l’INF Clarefontaine che, da diversi anni, contribuisce nella crescita di giocatori promettenti provenienti da tutta la Francia: molti di questi sono riusciti a farsi conoscere nel calcio che conta. Nel 2003 entra a far parte delle giovanili dell’Olympique Marsiglia: nel corso di questa esperienza viene mandato in prestito al Tours e al Liorent dove, purtroppo, non ha l’opportunità di scendere in campo a causa di un grave infortunio al ginocchio. L’anno successivo viene ceduto a titolo definitivo al Clermont Foot, squadra di Ligue 2; finalmente riesce a trovare la giusta continuità che gli permette di esprimere a pieno il proprio potenziale. Dopo una grande annata, nell’estate del 2010, sbarca in Italia: l’Udinese lo acquista da club francese per 500 mila euro; trova la gioia del suo primo goal italiano, con i friulani, alla sesta giornata di campionato contro il Cesena, rete molto importante che regala la vittoria a pochi minuti dalla fine. In tre stagioni sotto la guida dell’allenatore Guidolin totalizza 97 partite contribuendo con 7 goal: si conferma uno dei migliori difensori in Italia e il miglior giocatore della propria Nazionale, con la quale si guadagna anche la fascia da capitano. La Roma, nel 2014, si assicura il difensore marocchino: diventa, fin da subito, il pilastro della difesa del club capitolino. Medhi vive una delle sue migliori stagioni tanto da essere inserito nel CAF Team of the Year, nell’ESM Team of the Year e nella squadra dell’anno durante la manifestazione del Gran Galà del calcio.

Dopo una stagione da 37 presenze e 5 goal, i migliori club d’Europa puntano gli occhi sul difensore: il Bayern Monaco è il club che, più di tutti, vuole assicurarselo e, infatti, durante la sessione di calciomercato dell’estate del 2014, viene acquistato per 26 milioni di euro. In Germania vince i suoi primi trofei da professionista ma, purtroppo per lui, anche a causa di un rapporto non idilliaco con Pep Guardiola, non riesce a trovare la giusta continuità che gli permetterebbe di tornare ai suoi massimi livelli: con i Roten, in due stagioni, vince 2 campionati tedeschi e 1 Coppa di Germania. Nel 2016, dopo l’acquisto di Mats Hummels, Benatia viene relegato ai margini del progetto, dunque decide di cambiare aria: proprio in quell’anno la Juventus decide di dargli una chance; torna in Italia, il paese che l’ha reso grande. Non è ancora un titolare inamovibile ma, durante la prima stagione con la Vecchia Signora, segna un goal pesante nella sfida, allo Juventus Stadium, contro il Milan: la Juventus, fa una grandissima stagione e anche in Europa raggiunge la finale di Champions League persa per mano del Real Madrid; Benatia diventa il primo giocatore marocchino della storia a partecipare (senza scendere in campo) ad una finale di UCL. L’anno successivo vive una stagione da protagonista formando, con Chiellini, una tra le coppie difensive più solide d’Europa. Con il ritorno di Bonucci, nella stagione 2018/2019, a causa dello scarso impiego, chiede di essere ceduto. Durante l’esperienza a Torino totalizza 59 presenze (tra campionato e coppe) e 5 goal; contribuisce alla vittoria di 3 campionati italiani, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana. Nel gennaio del 2019, anche per ragioni extra-sportive, vola in Qatar per giocare nell’Al-Duhail, squadra con la quale ha già conquistato 1 campionato al termine della passata stagione. Esordisce con il “suo” Marocco nel 2008: dopo la partecipazione ai Mondiali di Russia e l’ultima Coppa d’Africa del 2019, decide di ritirarsi dalla Nazionale. Veloce, atletico, abile nei contrasti e ottimo colpitore di testa: abilità che solo grandi difensori come Medhi Benatia possono avere.

Foto: GettyImages

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