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Quarantacinque anni fa sul circuito di Montjuich in Spagna, la pilota piemontese conquistò punti in un GP di Formula Uno, impresa rimasta unica nel suo genere

L’unica corsa che non riuscì, purtroppo, a vincere, fu quella contro l’incurabile malattia che la portò via come un soffio di vento, il 3 marzo del 1992. Un vuoto incolmabile, quello lasciato da Maria Grazia Lombardi, per tutti “Lella”, donna che stupì il mondo intero per la temerarietà, il coraggio e l’intelligenza che era solita mettere sul piatto della bilancia, ogni volta che indossava un casco e si metteva alla guida di una monoposto. Oggi, lunedì 27 aprile, Lella Lombardi avrebbe parlato ben volentieri di una ricorrenza che la riguarda in prima persona e che la rende, ancor oggi, detentrice di un record. Era il 27 aprile del 1975 e da poco più di un anno la bravissima e plurititolata pilota piemontese frequentava con risultati alterni, il circuito della Formula Uno. Quella domenica Lella Lombardi si mise al volante della March Ford Cosworth per disputare il Gran Premio di Spagna previsto sul circuito del Montjuich. Quel fine settimana iniziò con… uno sciopero. I piloti non si presentarono alle prove libere del venerdì in segno di protesta con gli organizzatori, ritenendo per nulla sufficienti le barriere di sicurezza. A suon di minacce verbali, ed anche legali, vennero effettuate in tutta fretta delle opere di sistemazione al fine di rendere possibile la disputa del Gran Premio in terra iberica. Scesa in pista sabato per disputare la seduta ufficiale di prove, Lella Lombardi strappò il 24° tempo totale, girando con un distacco di circa sette secondi dalla Ferrari di Niki Lauda che ottenne la pole position.

Il clima polemico non si era però sedato, al punto che il grande Emerson Fittipaldi, quell’anno alla McLaren, decise di rinunciare alla partecipazione e non si presentò al via. Il Gran Premio visse su continui colpi di scena. Wilson Fittipaldi sull’omonima monoposto e Arturo Merzario su Williams, in segno di protesta per le condizioni della pista (per la cronaca: quello fu l’ultimo GP spagnolo disputato al Montjuich) alzarono bandiera bianca dopo il primo giro. Dal canto suo Lella Lombardi con determinazione e coraggio, iniziò una lenta ma inesorabile rimonta, guadagnano posizioni su posizioni sino a trovarsi addirittura al sesto posto. Era ancora lì quando, al 25° giro la Hill guidata da Rolf Stommelen perse l’alettone che travolse la folla provocando quattro morti e diversi feriti. La direzione decise così di chiudere definitivamente la gara, ritenendo valide, per l’ordine di arrivo finale, le posizioni al momento della sospensione. Pur in circostanze surreali, Lella Lombardi divenne così la prima donna a conquistare punti in un Gran Premio di Formula Uno, record che, lo ripetiamo, nessuno ha saputo sin qui eguagliare in Italia come nel mondo. SA dire il vero più che un punto fu un… mezzo punto: al termine della corsa, considerando la tumultuosa benché inevitabile sospensione, per la prima volta in Formula Uno venne assegnata, agli aventi diritto, la metà dei punti previsti dal regolamento. Il 1975 fu un anno ricco di soddisfazioni per la pilota italiana, che riuscì a presenziare ad altri nove gran premi superando brillantemente le prove di qualificazione. Completò l’opera anche a Watkins Glen negli Stati Uniti quando le fu messa a disposizione una Williams-Ford Cosworth della scuderia di Frank Williams. Purtroppo, però, un guasto irreparabile durante il warm up non le permise di prendere il via.

Maria Grazia Lella Lombardi chiuse la sua avventura partecipando a 12 Gran Premi. Oltre alla già citata gara spagnola della quale oggi ricorre il 45° anniversario, ottenne altri sei piazzamenti mentre in cinque circostanze fu costretta al ritiro. Per capire la portata del traguardo raggiunto da Lella Lombardi, va sottolineato che nessuna delle altre quattro donne messesi al volante di una Formula Uno è riuscita a fare altrettanto. Dopo Maria Teresa De Filippis negli anni Cinquanta, ci provarono anche l’inglese Divina Galica (passata alla storia soprattutto per i suoi risultati non motoristici: tre partecipazioni alle Olimpiadi Invernali nello sci alpino ed una quarta a Barcellona 92 all’età di 47 anni), la sudafricana Desirè Wilson e l’italiana Giuliana Amati le quali non superarono la fase di qualificazione. Esaurita la parentesi in Formula Uno, Lella Lombardi rimase a lungo nel mondo dei motori, partecipando alle più importanti gare del calendario nazionale ed internazionale. La temeraria atleta nata a Frugarolo in provincia di Alessandria, il 26 marzo del 1941, si ritirò nel 1988. Divenne Team Manager della Scuderia Lombardi Autosport che lei stessa aveva fondato. Il 3 marzo del 1992 morì a causa di un male incurabile. Si è chiusa così, tristemente, una delle pagine più belle ed esaltanti dello sport italiano.

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