Compie oggi 66 anni la nuotatrice patavina entrata nella storia dello sport italiano per i suoi successi nel nuoto quando era giovanissima.
Novella Calligaris era alta circa un metro e settanta e pesava meno di cinquanta chili. Un fisico come il suo non sembrava poter raggiungere grandi risultati nel nuoto, soprattutto a confronto con le nuotatrici che dominavano il panorama mondiale, delle vere e proprie amazzoni che sembravano poter sovrastare il fisico minuto di Novella. Eppure lo sport spesso racconta storie meravigliose, e la grinta e la bravura della Calligaris le consentirono di trionfare laddove nessun uomo o donna tricolore era riuscito o riuscita prima, vincendo tutto in una carriera durata appena sei anni. La ragazza, nata a Padova nel dicembre del ’54, era la migliore nuotatrice italiana già a 13 anni, nel ’68. Era un nuoto diverso da adesso, senza sponsor, professionismo e tutine performanti, e Calligaris mostrò in breve a tutti il suo talento. La sua abilità incontrastata a livello nazionale nello stile libero, dove stabilì il suo primo primato negli 800, convinsero i vertici della federazione a convocarla per i Giochi Olimpici di Messico ’68. Viene eliminata in batteria in tutte le gare a cui partecipa, ma a 13 anni essere già alle Olimpiadi è un attestato enorme di fiducia nelle sue capacità, che dimostrerà negli anni successivi. Tra il ’69 e il ’71 inizia a stabilire i suoi primi primati continentali, vincendo un bronzo e un argento agli europei giovanili di Vienna e un bronzo agli europei di Barcellona. I tre ori vinti ai Giochi del Mediterraneo in Turchia, nei 400 stile, 200 misti e 4×100 stile, le spalancano le porte per la seconda Olimpiade, quella di Monaco di Baviera 1972, da disputarsi dal 26 agosto all’11 settembre di quell’anno.
Furono i Giochi del successo per Novella. Il 30 agosto chiude in 4’22”44 la finale dei 400 stile libero, conquistando il secondo posto e la medaglia d’argento, prima medaglia assoluta per l’Italia nel nuoto, maschile e femminile. Davanti a lei solo l’australiana Shane Gould, che insieme alle americane e alle tedesche della DDR erano le favorite per fare incetta di medaglie. Il giorno dopo si ripete a medaglia, questa volta un bronzo nei 400 misti. Il 3 settembre Calligaris arriva l’ultimo acuto, vincendo il bronzo negli 800 stile libero con il tempo di 8 minuti, 57 secondi e 46 centesimi, preceduta ancora una volta da Shane Gould e dall’americana Keena Rothhammer. L’Olimpiade le regala popolarità, facendo conoscere anche al grande pubblico le sue imprese, in una manifestazione in cui anche il nuoto maschile, grazie a Mark Spitz, ebbe le luci della ribalta. Nei Mondiali del ’73, oltre a due bronzi, riesce finalmente a ottenere la sua prima medaglia d’oro a livello globale, vincendo negli 800 stile e stabilendo il record mondiale sulla distanza in 8’52″97. È praticamente il canto del cigno: dopo un ultimo europeo, si ritirerà l’anno dopo, nel 1974, a neanche 20 anni e dopo una carriera breve ma intensissima. Oltre a tutti i successi internazionali sopra elencati, va ricordato come Calligaris abbia ottenuto ben 71 titoli italiani nel nuoto, oltre a tutti i record che ha fissato sia a livello nazionale che europeo. Ha iniziato poi la carriera da giornalista, ma il mondo dello sport non l’ha dimenticata: È stata inserita nella International Swimming Hall of Fame nel 1986, è stata portabandiera alla cerimonia di chiusura di Torino 2006, è stata inserita nella Walk of Fame dello sport italiano dal Coni nel 2015. Dopo di lei, una donna italiana tornerà a ottenere medaglie olimpiche nel nuoto solo a più di trent’anni di distanza, e quella donna risponde al nome di Federica Pellegrini, un’altra grandissima dello sport italiano. Novella Calligaris, con il suo fisico minuto, ha dimostrato che con il talento e l’impegno si possono superare anche sfide che, a prima vista, sembrano impossibili.