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Se lo chiede il mondo della Formula 1 dopo l’annullamento del Gran Premio di Australia per l’emergenza sanitaria. Il nodo è il calendario

Alla fine, pur con colpevole ritardo, ha prevalso il buon senso. Il Gran Premio d’Australia, gara di apertura della stagione 2020 della Formula 1 non si correrà. L’ottimismo sempre manifestato dagli organizzatori (che tra l’altro avevamo dato accesso ai cancelli del circuito di Melbourne a centinaia di persone anche nella giornata di mercoledì) è stato tarpato dalla decisione assunta da alcuni piloti e alcune scuderie: troppo alto il rischio, troppi i “lati deboli” di una situazione che deve far fronte ad una emergenza ormai mondiale. Così, dopo che Vettel, Raikkonem, Hamilton ed altri ancora avevano già fatto le valigie, e dopo la positività riscontrata ad un membro del team McLaren, è arrivato il comunicato ufficiale circa la sospensione: «La Fia e la F.1 si sono riunite con i team principal degli altri nove team nella serata di giovedì: tali discussioni si sono concluse con una visione maggioritaria delle squadre secondo cui la gara non doveva proseguire. La Fia, la F.1, con il pieno supporto dell’AGPC, hanno quindi deciso di annullare tutte le attività di F.1 per il GP d’Australia. Sappiamo che è una notizia molto deludente per le migliaia di fan che dovevano assistere alla gara, ma tutti i possessori di biglietto riceveranno un rimborso completo. Tutte le parti hanno preso in considerazione gli enormi sforzi fatti per organizzare la gara di apertura del mondiale di F.1 a Melbourne, concludendo però che tutti i membri della famiglia della F.1 e della sua intera comunità hanno la priorità».

Il pensiero della Fia è ora legata allo sviluppo del calendario. L’intenzione di dare “spessore” alla stagione con la disputa di un numero congruo di Gran Premi fa un po’ a pugni con il tempo a disposizione, soprattutto perché, allo stato attuale delle cose, anche il GP del Vietnam (5 aprile) è fortemente in dubbio, senza dimenticare che, per ora, il Bahrein ha dato l’assenso purché il GP si corra senza tifosi. Dalle indiscrezioni emerse, pare che Liberty e Fia, in accordo con i Team, cancellino la prevista pausa estiva per riuscire a mettere in calendario, sempre che la situazione sanitaria generale migliori, almeno 18 Gran Premi.

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