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Max Verstappen, come da pronostico, stravince il Gran Premio del Canada: in testa praticamente per tutta la gara, il Campione del Mondo olandese porta a casa altri 25 punti che per il Mondiale pesano tremendamente.

Tuttavia, è stata una vittoria un po’ meno agevole del previsto: Carlos Sainz, finora ferrarista triste, è riuscito a contendere all’orange il trionfo sino all’ultimo giro, mostrando un carattere che quest’anno mai si era visto.

Terzo gradino del podio per un Hamilton mai domo, che dopo la sofferenza di Baku torna a fornire una gara di altissimo livello, mettendo dietro a sé lo scomodissimo compagno di squadra Russell.

Leclerc, partito dal fondo per il cambio della power unit, termina settimo: poteva andare meglio, poteva andare peggio. Dispiace dover sottolineare, anche in questo caso, un errore di timing di Ferrari, che di certo non agevola il monegasco.

La classifica piloti recita: Verstappen 175, Perez 129, Leclerc 126, Russell 111, Sainz 102, Hamilton 77.

Quella costruttori, invece, dice Red Bull 304, Ferrari 228, Mercedes 188. 

Partite chiuse? Chissà. Intanto, ripercorriamo il GP di Montreal tramite le nostre pagelle.

Voto 10: Max Verstappen

Fuoriclasse. Non sbaglia una virgola: gran partenza, gestisce bene la leadership, spinge quando occorre e rallenta se serve.

Nella battaglia finale con Sainz dimostra la sua classe, non dando praticamente mai allo spagnolo la possibilità di attaccare, tenendolo sufficientemente lontano nelle zone DRS.

Ha già le mani sul mondiale, e tutti si chiedono come non possa vincerlo lui.

Voto 9: Carlos Sainz

Finalmente un cenno di vita dallo spagnolo, finora in Ferrari ultra deludente.

Azzecca tutte le strategie, e dopo la Safety Car può anche accarezzare l’idea di attaccare la Red Bull di Verstappen. Cosa che non riesce mai, ma l’arrivare anche solo a quel punto può dirsi un gran passo in avanti.

Ci sarà bisogno di questo carattere per tutta la restante parte della stagione.

Voto 8,5: Lewis Hamilton

Il Canada era una delle sue piste preferite, dove ha saputo segnare record su record.

E in effetti, il campione inglese pare tornare quello dei tempi belli. Per carità, non che lotti per la vittoria, ma la sua W13 è in un formato finalmente decente e riesce a portare a casa una gara veramente ben condotta che gli permette di salire sul podio.

La sua stagione inizia qui.

Voto 7,5: George Russell

Anche nel giorno in cui si vede battere da Hamilton, il talento del ragazzino certo non risulta oscurato: dopo un maxi-rischio (che non ha ripagato, ma bravo per averci provato) in qualifica, in gara riesce ad arrivare per l’ennesima volta tra i primi cinque. Un mostro di continuità.

Nel giro di un paio di stagioni, potremmo trovarcelo a lottare per il Mondiale.

Voto 6,5: Charles Leclerc

Buona rimonta, quella dall’ultima fila, che gli permette di arrivare in un’ottima quinta posizione, forse il risultato migliore a cui potesse ambire.

Lo stint con le hard risulta gestito perfettamente, un po’ meno la chiamata al box di Ferrari, che lo fa uscire imbottigliato nel traffico.

La safety car rimette le cose a posto e gli permette di sopravanzare le due Alpine.

Voto 7: Fernando Alonso

Alonso è tornato? Bugia: in realtà non se ne è mai andato.

Lo spagnolo, a prescindere dalla vettura, continua a palesare una classe infinita. La seconda casella conquistata al sabato ne è la dimostrazione.

Peccato per le scelte della Alpine che lo danneggiano gravemente, tenendolo fuori con le medie troppo a lungo e facendogli perdere una marea di tempo.

Voto 4: Yuki Tsunoda

Per carità, l’errore grossolano capita a tutti. Quello del nipponico, oggi, schiantatosi all’uscita dal box in modo piuttosto goffo, merita la copertina in negativo.

Urge un po’ più di concentrazione.