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La notizia era nell’aria ma ora è arrivata anche l’ufficialità degli organizzatori: il Mondiale MotoGP 2020 perde altre tre tappe. Non si correrà, quest’anno, in Germania, Olanda e Finlandia. Il via ipotetico passa a Brno, in calendario il 9 agosto

“La FIM, IRTA e Dorna Sports comunicano con rammarico la cancellazione del Gran Premio HJC Helmets Motorrad Deutschland, del Motul TT Assen e del Gran Premio di Finlandia. La diffusione del Covid-19 a livello globale ha portato alla cancellazione di questi tre eventi”. Apre così il comunicato ufficiale pubblicato dalla MotoGP sul proprio sito: saltano così gli appuntamenti per il Sachsenring (19-21 giugno), Assen (26-28 giugno) e anche il Gran Premio di Finlandia, previsto tra il 10 e il 12 luglio che avrebbe rappresentato il debutto ufficiale nel calendario della MotoGP del nuovo KymiRing. La prima data in programma resta ora Brno, in Repubblica Ceca, appuntamento prefissato per il 9 agosto ma l’incertezza regna sovrana, nonostante gli ultimi aggiornamenti.

Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports, ha voluto dire la sua in merito: “È con grande tristezza che comunichiamo la cancellazione di questi tre importanti Gran Premi presenti all’interno del calendario MotoGP™. Il Gran Premio di Germania si disputa su una pista veramente unica e dalla storia incredibile. KymiRing è un circuito davvero eccezionale ed è pronto a ospitare il ritorno in Finlandia di un Gran Premio motociclistico che manca dal 1982. Il simbolico TT Circuit Assen ha avuto l’onore di essere l’unico Gran Premio sempre presente all’interno del calendario mondiale in forma ininterrotta a partire dalla nascita del Campionato avvenuta nel 1949. “A nome di Dorna vorrei ringraziare tutti i tifosi per la loro comprensione e pazienza mentre attendiamo che la situazione migliori. Non vediamo l’ora di tornare nel 2021 al Sachsenring e al TT Circuit Assen. Allo stesso modo attendiamo il debutto del Gran Premio che la prossima stagione si disputerà sulla nuova pista del KymiRing”. Parole che lasciano un grande alone di incertezza in merito al possibile ritorno in pista a differenza della Formula 1 che, qualche giorno fa, ha confermato l’intenzione di partire ad inizio luglio, con la macchina organizzativa che è già partita. La MotoGP, almeno in apparenza, risulta un po’ attardata e non è un caso che, da più parti, inizia a profilarsi come ipotesi non così campata per aria l’idea di cancellare in toto il 2020 e ripartire dal 2021. D’altronde, maggio è alle porte e non ci sono segnali incoraggianti anche se, in tempo di Coronavirus, la situazione può mutare da un giorno all’altro.

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