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86° vittoria in carriera per Lewis Hamilton che si aggiudica il GP di Ungheria e sale al comando del Mondiale: male le Ferrari che vengono anche doppiate

Una gara dominata dall’inizio alla fine, con 5 piloti a pieni giri e tutti gli altri (a partire dalla Ferrari) doppiati: una prova di forza gigantesca e disarmante della Mercedes e di Lewis Hamilton che centra la seconda vittoria di fila dopo quella del GP di Stiria, appropriandosi così del primo posto nella classifica piloti. Seconda posizione per un coriaceo Max Verstappen che, nel finale, ha resistito agli attacchi dell’altra Mercedes di Bottas che, invece, si è dovuto accontentare del terzo posto e del gradino più basso del podio.

Prima della partita, clamoroso colpo di scena: Max Verstappen, durante il giro di posizionamento, non controlla la sua Red Bull per via della pista resa umida dalla pioggia e va a sbattere contro le barriere. Il pilota olandese riesce comunque a raggiungere la settima casella in griglia e i meccanici, con un lavoro eccezionale, gli permettono di partire, sostituendo l’ala anteriore e correggendo le sospensioni. Alla partenza, Hamilton mantiene la prima posizione mentre Bottas è protagonista in negativo perché, dal secondo posto, scivola al settimo. Ne approfitta invece Verstappen che si mette alle spalle di Stroll ma lo supera dopo poche curve ma al 3 giro tutti rientrano per il cambio gomme, tornando alle mescole da asciutto. Le Ferrari, però, faticano oltremodo soprattutto con Leclerc che resiste per 3 giri agli attacchi di Bottas ma poi deve arrendersi, prima di essere superato anche da Albon. In Ferrari optano per una strategia difensiva con uno stint lungo con le hard ma non paga e Leclerc conclude undicesimo, fuori dalla zona punti. Bottas riesce a rimontare e a portarsi a pochi secondi da Verstappen ma non sembra avere ritmo per il sorpasso e così in box Mercedes opta per una strategia simil 2019, richiamano ai box il finlandese a 20 giri dalla fine, strategia vincente lo scorso anno ma che non paga per via di una strenua difesa di Verstappen nell’ultimo giro. Nel finale, Vettel, autore di una buona gara, si arrende a Albon e termina sesto, alle spalle di Stroll sulla Racing Point, a sorpresa quarto. Completano la top ten Perez (7°), Ricciardo (8°), Magnussen (9°) e Sainz, decimo su McLaren.

In classifica, già netto il divario tra i piloti Mercedes e i restanti 18 piloti: Hamilton è in testa – oggi ha firmato anche il giro veloce – con 63 punti, 5 in più di Bottas e addirittura a +30 su Verstappen. Quarto resta Norris, oggi non a punti, a quota 26, davanti ad Albon con 22. Leclerc è settimo a 18 punti, Vettel decimo a 9. Distacchi incredibili dopo 3 gare…

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