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Dopo lo spettacolo visto nel Gran Premio di Singapore, il Mondiale di Formula 1 riparte subito con il sedicesimo round di questa stagione. Infatti, questo weekend andrà in scena il GP del Giappone sul circuito di Suzuka.

Carlos Sainz ha vinto il GP di Singapore. Lo spagnolo è scattato dalla pole position e ha riportato la Ferrari al successo, interrompendo, tra l’altro, il dominio stagionale della Red Bull. Il pilota della scuderia di Maranello ha corsa una gara fantastica e si è difeso perfettamente nonostante gli incidenti di Sargeant e Ocon, che hanno fatto scattare le virtual safety car e hanno smosso le carte in tavola con i pit-stop. L’iberico è riuscito nelle ultime battute a lasciarsi alle spalle la McLaren di Lando Norris e la Mercedes di Lewis Hamilton, mentre George Russell è finito contro il muro a metà dell’ultimo giro con l’altra Mercedes quando era in lotta per il podio. Il podio recita, dunque, Sainz primo della classe, Lando Norris secondo e Hamilton terzo. Charles Leclerc, invece, ha chiuso al quarto posto, dopo aver aiutato il compagno di squadra nel gioco delle strategie. Soltanto quinto l’olandese Max Verstappen: il Campione del Mondo ha comunque rimontato dall’undicesima posizione al volante della Red Bull, precedendo la Alpine di Pierre Gasly e la McLaren di Oscar Piastri. Ottavo, invece, Sergio Perez con l’altra Red Bull.

SuperMax Verstappen ancora leader con grandissimo margine dopo il GP di Singapore, ma per la prima volta, da ben dieci gare, l’olandese non guadagna punti su tutti gli altri piloti. Verstappen chiude comunque quinto portando ulteriori dieci punti al suo punteggio mentre Sainz, Norris e Hamilton fanno bottino pieno.

Lo spagnolo sale a quota 142 punti, consolidando il suo quinto posto in classifica, avvicinandosi al connazionale Fernando Alonso: tra i due ci sono al momento 28 lunghezze. Più staccato Charles Leclerc, a quota 123, che comunque aumenta il suo margine su un Russell velocissimo ma autore di un errore fatale per la sua gara negli ultimi giri. Ora l’inglese della Mercedes deve guardarsi le spalle anche da Norris, che a Singapore gli ha rosicchiato 18 lunghezze. Hamilton, invece, supera Fernando Alonso e mette nel mirino Sergio Perez.

Date, Orari, Qualifiche e Gara del GP del Giappone

Il programma è quello canonico: il venerdì ci sono le prime due sessioni di prove libere (FP1 e FP2), il sabato le Libere 3 e le qualifiche e, infine, domenica si chiude con la gara. A causa del fuso orario, invece, sono stravolti gli orari italiani delle varie sessioni sul tracciato nipponico che non saranno quelli tradizionali.

Venerdì 22 settembre:

  • ore 4:30 prima sessione di prove libere
  • ore 8:00 seconda sessione di prove libere

Sabato 23 settembre:

  • ore 4:30 terza sessione di prove libere
  • ore 8:00 qualifiche

Domenica 24 settembre:

  • ore 7:00 gara

Dove vedere il GP?

Tutte le sessioni saranno in diretta su Sky Sport F1, qualifiche e gara in differita su TV8.

Statistiche e record del tracciato

A vincere su questo circuito lo scorso anno fu Max Verstappen che con la sua Red Bull precedette sul traguardo il compagno di squadra Sergio Perez e l’alfiere della Ferrari Charles Leclerc.

Il giro più veloce in gara però appartiene a Lewis Hamilton che nel 2019 nella sua migliore tornata del tracciato di Suzuka fermò il cronometro sull’1:30.983.

Il pilota con più vittorie nel circuito di Suzuka è Michael Schumacher con 6 successi in carriera (1995, 1997, 2000, 2001, 2002, 2004), questo weekend il tedesco potrebbe essere eguagliato da Lewis Hamilton, issatosi a quota 5 (2007, 2014, 2015, 2017, 2018).

Il trentottenne britannico è uno dei quattro piloti in attività a essersi già imposti in Giappone. Gli altri tre sono Fernando Alonso nel 2006 e 2008, Valtteri Bottas nel 2019 e Max Verstappen nel 2022.

La scuderia con maggior vittorie all’attivo è la McLaren a quota 9. Discorso diverso se parliamo di pole position, infatti, la scuderia con più pole è la Ferrari con ben 10.

Il pilota con più podi in carriera, nel circuito di Suzuka è sempre Micheal Schumacher a quota 9 mentre la scuderia con più podi è la McLaren con 25.

Michael Schumacher detiene il record di vittorie consecutive (3), ottenute dal 2000 al 2002.

Due “istituzioni della F1”, quali Alain Prost e Nigel Mansell, non hanno mai vinto il Gran Premio del Giappone.

In 18 occasioni, corrispondente al 50%, il vincitore è partito dalla pole position mentre in 30 occasioni, ovvero l’83,3%, il vincitore è partito dalla prima fila. Si tratta di una percentuale altissima, che diventa ancora più elevata se si guarda esclusivamente a Suzuka (84,4%).

Il pilota peggio qualificato ad aver vinto il Gran Premio di Giappone è Kimi Räikkönen, che nel 2005 partì diciassettesimo a causa di qualifiche condizionate dal maltempo. Il finlandese si rese protagonista di una rimonta strepitosa, coronata da un superbo sorpasso ai danni di Giancarlo Fisichella proprio nel giro conclusivo.

Caratteristiche del circuito

A fare da teatro al Gran Premio del Giappone sarà il circuito di Suzuka in cui si sono scritte pagine indelebili della storia del Circus. L’impianto sorge all’interno del parco giochi della Honda ed il suo tracciato è caratterizzato da una varietà incredibile di curve e dalla conformazione a “8”, cioè con un cavalcavia e relativo sottopasso. L’odierno circuito di Suzuka misura 5.807 metri e in gara si percorrono 53 giri, per una distanza complessiva di 307,471 Km. Si tratta di un layout spettacolare sul quale però non è facile effettuare sorpassi con l’unica zona DRS situata nel rettilineo del traguardo. Il layout della pista giapponese è scarsamente impegnativo per i freni. ​Per completare un giro a Suzuka i piloti dovranno affrontare 18 curve, in 10 delle quali bisognerà frenare e, in un giro, il piede sarà sul pedale del freno per poco più di 13 secondi. In cinque di queste curve, la frenata dura meno di un secondo. Dalla partenza alla bandiera a scacchi, ogni pilota usa i freni un totale di 11 minuti e mezzo.

Che aspettarsi dunque?

Da venerdì 22 settembre fino a domenica, giorno della gara, tutti i riflettori saranno puntati sulle RB19 di Max Verstappen e Sergio Perez per capire se anche sul circuito di Suzuka saranno in difficoltà rispetto alle rivali. Chiamate alla conferma invece le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, dopo le ottime prestazioni delle SF-23 sia a Monza che a Marina Bay: in Giappone la scuderia di Maranello dovrà dimostrare di aver ormai sopravanzato le Aston Martin di Alonso e Stroll, le Mercedes di Hamilton e Russell e le McLaren di Norris e Piastri, su qualsiasi tipo di tracciato.

Il leader del Mondiale 2023 è sempre lo stesso e lo sarà, a meno di grandi sorprese, fino alla fine del campionato, ma per la lotta al secondo e terzo posto è ancora tutto aperto. Mettiamoci comodi, dunque, e gustiamoci questa gara che potrebbe regalare dolci sorprese, proprio come l’ultimo weekend a Singapore.