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Il circuito di Spa-Francorchamps è considerato il più antico e famoso autodromo del Belgio avendo ospitato un Gran Premio non di campionato già nel 1925. L’iconico circuito belga è stato uno dei soli sette a far parte del primo campionato di Formula 1 nel 1950. Quella gara fu vinta dal leggendario Juan Manuel Fangio, che portò a casa una doppietta Alfa Romeo davanti al compagno di squadra Nino Farina. Situato nelle vicinanze di Francorchamps, ai confini con la municipalità di Spa, nelle Ardenne, il circuito è sede del Gran Premio del Belgio di Formula 1. Inoltre, viene considerato da appassionati e addetti ai lavori come “l’Università della Formula 1”, per la varietà di curve, rettilinei, salite e discese che i piloti affrontano.

Un po’ di storia

Il circuito belga fu costruito nei primi anni’20, con i progettisti Jules de Thier e Henri Langlois van Ophem che utilizzarono strade pubbliche tra le città di Francorchamps, Malmedy e Stavelot per creare un incredibile circuito di 14,9 km che attraversava le foreste e le dolci colline della bellissima regione delle Ardenne. Già nel 1924 si tenne la prima 24 Ore di Spa-Francorchamps, mentre nel 1925 gareggiarono per la prima volta a Spa le vetture di Formula Grand Prix.

Dall’idea degli organizzatori risultava un percorso di forma triangolare, tra i più lunghi del calendario internazionale, e allo stesso tempo per via dei lunghi tratti rettilinei uno dei più veloci e impegnativi. Una pista in cui i campioni facevano la differenza, tra curve passate poi alla storia come, per esempio, la Raidillon (in francese “salita rapida”), una velocissima e ripida combinazione di curve destra-sinistra in salita, 240 metri di pista si affronta un dislivello di 24 metri.

Dopo la Seconda guerra mondiale, la pista iniziò a ospitare il neonato Campionato mondiale di Formula 1, diventando uno dei banchi di prova più importanti per i piloti della massima categoria automobilistica. Le alte medie erano ovviamente grande fonte di rischio per piloti e centauri, così a causa della sua pericolosità, Spa fu teatro di parecchi incidenti, spesso mortali. Così, dopo l’edizione del 1970, su pressione del sindacato piloti guidato da Jackie Stewart, si decise di trasferire la prova belga del mondiale a Nivelles prima e a Zolder poi.

A fine anni ’70 la direzione dell’autodromo decise di costruire un nuovo tracciato semipermanente, la nuova pista, lunga poco meno di 7 km, venne quindi inaugurata nel 1979, con l’obiettivo di riportare nelle Ardenne la gara di Formula Uno, che tornò così a Spa-Francorchamps nel 1983 e poi definitivamente dal 1985.

Ulteriori modifiche furono effettuate al tracciato nel corso degli anni come, per esempio, nel 1994, sull’onda degli incidenti mortali di Roland Ratzenberger e Ayrton Senna, l’ingresso del Raidillon fu fortemente rallentato per motivi di sicurezza. L’ultima modifica risale al 2022 dove il circuito di Spa-Francorchamps è stato sottoposto a un’importante riqualificazione delle strutture di sicurezza. Il tratto di pista che caratterizza il complesso dell’Eau Rouge/Raidillion, nel primo settore, vede adesso ampliate le vie di fuga, con la ghiaia introdotta al posto dell’asfalto. Nel progetto di riqualificazione è rientrato anche un ampliamento delle tribune per poter ospitare più pubblico all’interno del circuito aumentando di 13 000 i posti disponibili in tribuna, con un investimento di ristrutturazione di 80 milioni di euro. Oltre alla Formula 1, il circuito attualmente ospita tutte le maggiori categorie automobilistiche ed è sede della 24 ore di Spa, una delle gare di durata più famose del mondo.

Record e Statistiche del circuito

Il record assoluto del circuito è di 1’41″252 stabilito da Lewis Hamilton su Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio del Belgio 2020.

Il pilota che vi ha vinto più volte è il tedesco Michael Schumacher con 6 successi (più titolato di sempre in Belgio), poi 5 Ayrton Senna. Jim Clark, Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton contano ben 4 successi a testa.

Caratteristiche del circuito

Il tracciato di Spa è il più lungo del mondiale con i suoi 7004 m, inoltre, è un circuito molto completo visto che si alternano lunghi rettilinei a curve piuttosto veloci. I team dovranno cercare il giusto compromesso aerodinamico tra la velocità di punta per affrontare i tratti veloci e le prestazioni in percorrenza di curva. Non è un caso che sia definito “l’Università della F1”. Il primo settore è composto da due curve piuttosto impegnative e veloci, Eau Rouge e Raidillon che si percorreranno piuttosto agevolmente in pieno. Oltre a due curve storiche, il primo settore di Spa presenta anche una curva lentissima, la 1, e ben tre rettilinei, l’ultimo denominato Kemmel Straight dove sarà fondamentale avere tanta potenza e dove il motore elettrico andrà a fare la differenza. Il terzo settore, come caratteristiche tecniche, è similare al primo ed anche qui servirà avere una Power Unit molto potente ed un ottimo grip meccanico che sarà fondamentale per avere un’ottima trazione in uscita dall’ultima chicane. Il secondo settore, invece, è completamente diverso rispetto agli altri due e qui sarà fondamentale avere tanto carico aerodinamico vista la presenza di diverse curve di media e medio-alta velocità. Due le zone DRS.

Oggi Spa-Francorchamps continua a essere uno dei tracciati più belli del calendario, un circuito che, grazie anche alle bizzarrie meteorologiche, ha sempre regalato Gran Premi spettacolari.