La Formula 1 torna ad abbracciare le luci abbaglianti della Strip per il 22esimo appuntamento del Mondiale 2025, il Gran Premio di Las Vegas. Un ritorno che non è soltanto glamour, ma che assume i contorni di un vero e proprio crocevia della stagione: qui può decidersi il destino del titolo iridato, qui può prendersi forma definitiva la corsa di Lando Norris verso la storia. L’inglese della McLaren arriva negli Stati Uniti con 24 punti di vantaggio sul compagno di squadra Oscar Piastri e 49 su Max Verstappen, unico altro pilota ancora matematicamente in corsa. Un margine importante, costruito con autorità tra Messico e Brasile, che ha trasformato Norris nel volto dominante dell’ultima fase di campionato. Las Vegas, però, non è una semplice tappa: è il primo elemento di una tripletta micidiale, che proseguirà in Qatar e si chiuderà ad Abu Dhabi. Chi sogna il titolo non può più sbagliare: qui comincia la volata finale.
Norris vede il titolo: “Mi sento benissimo, sono pronto”
Nelle ultime settimane, il pilota inglese ha lasciato solo le briciole agli avversari. McLaren, rinata dopo anni difficili, ha trovato una vettura capace di eccellere ovunque: nei tracciati ad alto carico come Città del Messico, nelle curve tecniche, ma anche nelle condizioni miste del Brasile. A Vegas, però, la sfida cambia completamente volto. La pista unisce lunghissimi rettilinei a curve secche a 90 gradi. È un cittadino soltanto sulla carta: le velocità medie raggiunte sono tra le più alte della stagione. Per questo la McLaren potrebbe, per la prima volta dopo molte gare, non essere la chiara favorita. Norris però non mostra alcun timore. “Correre qui è stato difficile per il team in passato, ma non significa che non daremo tutto. Mi sento benissimo e motivato. Sono pronto”, ha dichiarato alla vigilia. Per lui, Las Vegas rappresenta il primo match point psicologico: non può ancora chiudere la pratica mondiale, ma può dare una spallata decisiva ai rivali, soprattutto a un Piastri che negli ultimi due mesi ha smarrito brillantezza e costanza.
Piastri alla resa dei conti: ultima chiamata per il sogno iridato
Se l’australiano vuole davvero rientrare nel discorso titolo, deve colpire ora. Dopo aver guidato la classifica fino alla fine di agosto, Piastri ha vissuto una fase di involuzione evidente, coincisa con un Norris in stato di grazia e con alcuni errori personali pesanti. A differenza del compagno, Oscar dovrà probabilmente assumersi più rischi: il momento della conservazione è finito. Las Vegas è un circuito insidioso, dove il margine d’errore è ridotto al minimo e dove il traffico può diventare un fattore decisivo. La gestione delle gomme – che faticheranno a entrare in temperatura a causa delle temperature notturne – potrebbe essere il vero terreno su cui costruire una ribalta. Piastri sa che una sconfitta nel duello diretto chiuderebbe quasi definitivamente i giochi. Per lui è il momento della verità.
Verstappen: a Las Vegas per ribaltare il destino
Un anno fa Max Verstappen vinse qui il suo quarto titolo mondiale, trionfando in un’America impazzita per la Formula 1. Oggi la situazione è ribaltata: l’olandese della Red Bull si presenta sul luogo del trionfo come inseguitore lontano, appeso a un filo sottile che lui stesso definisce “non più nelle nostre mani”. Eppure, proprio quando sembra spalle al muro, Verstappen si accende. Lo ha dimostrato in Brasile, dove da una partenza dalla pit lane ha costruito un podio straordinario, di pura aggressività. La RB21 ha sofferto aggiornamenti non pienamente riusciti, ma la solidità di Max non è mai venuta meno.
Ferrari tra rabbia e speranza: Vasseur carica il team, Elkann scuote i piloti
La Ferrari arriva in Nevada dopo uno dei weekend più difficili dell’anno: doppio ritiro in Brasile, prestazioni altalenanti, presidente John Elkann apertamente critico con i suoi piloti. Dieci giorni fa li aveva richiamati all’ordine, chiedendo “più concentrazione sulla guida e meno parole”. Un messaggio chiaro, quasi brutale, che ha acceso gli animi nel team. Il GP di Las Vegas, però, potrebbe offrire alla Rossa un’occasione di riscatto. La SF-25 non sembra soffrire particolarmente le caratteristiche del tracciato, almeno sulla carta. Per Maranello è l’ennesimo punto di snodo: continuare nel grigiore o riaccendere una stagione che rischia di scivolare via nell’anonimato.
Las Vegas, dove tutto può cambiare
Il circuito cittadino del Nevada è una roulette totale: lunghi rettilinei, gomme difficili da far funzionare, temperature estreme tra giorno e notte, rischio elevato di Safety Car. Tutti elementi che possono rimescolare completamente i valori della pista. McLaren resta la squadra da battere, ma le insidie sono ovunque. Verstappen è un predatore ferito, Mercedes vuole stupire, Ferrari deve rialzarsi. E poi c’è il contesto emotivo: correre in un luogo così iconico, dove il motorsport si fonde con lo spettacolo, carica ogni gesto di significati ulteriori. Il verdetto finale è ancora lontano, ma una cosa è certa: questa volata mondiale rischia di essere una delle più emozionanti degli ultimi anni.
Date, Orari, Qualifiche e Gara del GP di Las Vegas
Venerdì 21 novembre
- Ore 01.30 – 02.30: Prove libere 1
- Ore 05.00 – 06.00: Prove libere 2
Sabato 22 novembre
- Ore 01.30 – 02.30: Prove libere 3
- Ore 05.00 – 6.00: Qualifiche
Domenica 23 novembre
- Gara: ore 05.00
Dove vedere il GP?
La gara del GP del Brasile sarà disponibile gratuitamente su TV8, ma non in diretta. Come di consueto, le tre sessioni di prove libere saranno visibili solo agli abbonati Sky, mentre chi non dispone della pay-tv potrà seguire qualifica e gara soltanto in differita. Gli appassionati senza abbonamento dovranno infatti attendere le 14:00 per vedere la trasmissione delle sessioni ufficiali. Di seguito il programma completo degli orari.
Caratteristiche del circuito
Il circuito di Las Vegas è lungo 6,201 km e ha 17 curve, di cui 11 a sinistra e 6 a destra, e si percorrerà in senso antiorario. Una lunghezza decisamente rilevante, se si pensa che, per quanto concerne la composizione attuale del calendario del Campionato del mondo di F1, solo Spa-Francorchamps in Belgio ha un dato superiore.
Le velocità di punta saranno invece seconde solo al circuito di Monza, grazie soprattutto a un rettilineo lungo ben 1,9 km. Circa il 78% della distanza totale del tracciato dovrebbe essere percorso a gas spalancato: un dato che collocherebbe Las Vegas al quarto posto dietro al Jeddah Street Circuit, al Bahrain International Circuit e a Monza. Uno degli aspetti che collocheranno il circuito nella storia fin da subito è la tarda ora in cui la gara verrà disputata: nessuno era mai partito alle ore 22.00 locali come accadrà in Nevada.


