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La notizia era nell’aria ma oggi è arrivata anche l’ufficialità: la F1 ha deciso di rinviare il GP di Baku, in programma inizialmente il primo weekend di giugno, per via dell’emergenza Coronavirus

Era una decisione attesa da giorni ma oggi, la F1, con un comunicato l’ha resa anche ufficiale: l’ottavo appuntamento della stagione delle quattro ruote, fissato inizialmente per il weekend del 5-7 giugno in Azerbaigian, è stato rinviato a data da destinarsi per l’emergenza Coronavirus che è diventata a tutti gli effetti pandemia. Una presa di posizione inevitabile ma che appare meno netta rispetto a Australia e Monaco che, al contrario, hanno già optato per la cancellazione dell’evento, dando appuntamento agli appassionati al 2021. “Il rinvio è stato deciso oggi dopo una lunga discussione con la Formula, la Federation Internationale de l’Automobile (FIA) e il governo della Repubblica di Azerbaijan. La decisione è stata presa a causa della pandemia globale di COVID-19 in corso e si è basata interamente sull’opinione di esperti fornita dalle autorità competenti”, spiega la F1 nel comunicato con il quale poi chiarisce meglio che l’appuntamento azero non è cancellato ma “solamente” rinviato.

“Baku City Circuit (BBC) condivide la delusione dei fans nel non essere in grado di ospitare la categoria regina del motorsport nelle strade di Baku a giugno. Al tal fine, continueremo a lavorare a stretto contatto con la Formula 1, con la FIA e con il Governo della Repubblica di Azerbaijan per monitorare la situazione per annunciare una nuova data più avanti nel corso del 2020”, riporta la nota ufficiale della Formula 1. Ciò, inevitabilmente, però porta a nuove riflessioni in merito alla nuova stesura del calendario se e quando ci saranno segnali di una ripresa dal Coronavirus che sta colpendo il mondo intero, sebbene non siano in pochi a pensare addirittura all’ipotesi che la stagione 2020 venga cancellata in toto. Al momento, in verità, non ci sono grandi avvisaglie in tal senso e, come in quasi tutti gli altri ambiti sportivi ma non solo, si naviga a vista: Baku, in via ufficiale, si ferma ma, per il momento, non alza bandiera bianca.

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