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Il Governo austriaco ha dato l’ok: il Mondiale di Formula 1 può iniziare con una doppia gara, nel giro di una settimana, al Red Bull Ring domenica 5 e domenica 12 luglio

Si attendeva l’ultimo ok ed eccolo arrivato: il Governo dell’Austria ha dato il proprio beneplacito all’organizzazione e alla disputa del GP d’Austria, sul circuito di Spielberg che aprirà il Mondiale 2020 di Formula 1. Secondo le ultime indiscrezioni, il Governo ha approvato la scelta di organizzare due GP sullo stesso tracciato nel giro di una settimana e ora si attende solo la conferma ufficiale della Formula 1 che potrebbe arrivare nelle prossime ore. Domenica 5 luglio, dunque, si alzerà il sipario sulla stagione con il Gp d’Austria che sarà teatro della prima e della seconda gara del Mondiale, che si disputerà sette giorni dopo.

Nella giornata di lunedì o martedì, la FIA e la Formula 1 dovrebbero ufficializzare il calendario della prima parte della stagione 2020, che comprenderà più o meno 8 tappe in giro per l’Europa. Oltre al doppio GP in Austria, potrebbero trovare collocazione anche il Gp di Silverstone – in dubbio la possibilità di ospitarne due di gare -, il Gp d’Italia (Monza), il Gp di Belgio (Spa), il Gp di Spagna (Catalogna) e il gp d’Ungheria all’Hungaroring. Le date sono ancora tutte da confermare ma è pressoché scontato che si corra dappertutto a porte chiuse. Per il Gran Premio di Monza, però, sono ancora aperte le biglietterie, a testimonianza di come l’organizzazione spera di ottenere l’ok per ospitare del pubblico, seppur maniera ridotta rispetto alla capienza totale delle tribune monzesi. La notizia è ancora tutta da verificare ma, nella seconda gara del Gp d’Austria, potrebbe vedersi anche una novità nel format con la griglia di partenza stabilita dal risultato della gara precedente ma invertito, con il vincitore di Gara 1 che partirebbe ultimo in Gara 2, mentre l’ultimo classificato nella gara di domenica 5 luglio sarà in pole position domenica 12. E’ ancora tutto da verificare ma pare che le squadre siano praticamente tutte favorevoli e quindi toccherà all’organizzazione del Circus validare o meno una proposta che, senza dubbio, rimescolerebbe ancor di più le carte di un Mondiale atipico ma pronto a partire.

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