Due campionati del mondo ai quali non abbiamo partecipato, intervallati da un campionato europeo che ci ha visto trionfare.
La nazionale italiana di calcio si prepara a difendere il titolo conquistato tre anni fa nell’edizione posticipata al 2021, dopo il blocco dell’anno precedente dovuto al COVID, al mitico Wembley di Londra contro l’Inghilterra.
La qualificazione dell’Italia alla fase finale
Gli azzurri si sono qualificati alla fase finale del campionato europeo complicandosi il percorso al terz’ultimo turno, quando la sconfitta contro l’Inghilterra, anche in questo caso a Wembley, ha costretto la squadra di Spalletti a tenere a bada le velleità dell’Ucraina.
Vinti i rispettivi impegni contro Macedonia del Nord e Malta, Italia e Ucraina si sono giocate la qualificazione nello scontro diretto dell’ultima giornata che ha visto di fronte le due nazionali con l’Italia che poteva contare su due risultati su tre.
Alla BayArena di Leverkusen, ovviamente campo neutro, regnò il nervosismo, ma l’Italia uscì indenne da quel match, pareggiando per 0-0 e chiudendo il girone seconda, dietro l’Inghilterra.
Ai playoff, l’Ucraina ha sconfitto prima la Bosnia-Erzegovina e poi l’Islanda, qualificandosi a sua volta alla fase finale.
I giocatori ruolo per ruolo e i ballottaggi dell’Italia
Come il lettore saprà sicuramente, nella giornata del 23 maggio Luciano Spalletti ha diramato la lista dei 30 pre-convocati, anche se durante la prima settimana del mese di giugno, alla vigilia della partenza per la Germania, il gruppo di ridurrà a 26 effettivi che diventeranno così i convocati ufficiali.
Ha destato più di una reazione, peraltro anche da parte dei diretti interessati, l’esclusione di Locatelli e Immobile, alla luce della convocazione di un giovane e promettente Fagioli, a lungo assente dai campi per le note vicende che lo hanno riguardato.
Ecco i nostri giocatori ruolo per ruolo.
- La nostra nazionale non ha mai avuto grossi problemi quando si è trattato di scegliere un portiere per le manifestazioni più importanti di carattere internazionale. Donnarumma in questo senso appare intoccabile e coi crismi del titolare, con Vicario primo sostituto. In Germania dovrebbe andare Meret che si gioca l’ultimo posto utile con Provedel.
- Affollamento nel reparto difensivo con un gustoso ballottaggio che riguarda le fasce dove i due esterni dell’Inter Darmian e Dimarco, sono certi del posto insieme a Di Lorenzo. Su Cambiaso e Bellanova pende il giudizio e la decisione finale di Spalletti. Dall’Inter arrivano anche i centrali certi della convocazione, Acerbi e Bastoni. In Germania anche Buongiorno, Calafiori, Mancini e Scalvini, quest’ultimo unico a rischiare, nel caso in cui Spalletti non voglia fare a meno di nemmeno un esterno.
- La sorpresa della non convocazione di Locatelli ha aperto uno spiraglio per alcuni centrocampisti che non pensavano alla convocazione, Folorunsho del Verona e il già citato Fagioli della Juve che dovrebbero giocarsi l’ultimo posto disponibile, decisamente dietro a Barella, Frattesi, Jorginho, Pellegrini, Ricci e Cristante.
- In attacco si è conclusa, quanto meno momentaneamente, l’avventura di Ciro Immobile in nazionale, per cui spazio a Scamacca, Chiesa, Raspadori, Retegui, El Shaarawy, con Orsolini e Zaccagni in ballottaggio.
Edit: le convocazioni dell’Italia per Euro 2024
Tutto sembrava abbastanza chiaro nelle pre convocazioni, ma poi il destino c’ha messo lo zampino. Prima di tutto su Acerbi, costretto a saltare quello che probabilmente è l’ultimo grande torneo per nazionali della sua carriera a causa della pubalgia. Ancora peggio è andata a Scalvini, vittima di un grave infortunio nella inutile gara tra Atalanta e Fiorentina del 2 Giugno.
Alla luce di questi problemi Spalletti ha chiamato, e poi si è portato in Germania, Federico Gatti.
Nella girandola dei ballottaggi hanno salutato la compagnia Ricci e Orsolini, a cui sono stati preferiti Folorunsho e Zaccagni.
- Portieri: Donnarumma, Meret, Vicario.
- Difensori: Bastoni, Bellanova, Buongiorno, Calafiori, Cambiaso, Darmian, Di Lorenzo, Dimarco, Gatti, Mancini.
- Centrocampisti: Barella, Cristante, Fagioli, Folorunsho, Frattesi, Jorginho, Pellegrini.
- Attaccanti: Chiesa, El Shaarawy, Raspadori, Retegi, Scamacca, Zaccagni.
La formazione dell’Italia
Alla luce di queste indicazioni e dei ballottaggi che devono ancora trovare una via di risoluzione, azzardiamo una formazione azzurra che Spalletti dovrebbe mandare in campo in ordine ai suoi dettami tattici.
Il modulo non è mai lo stesso e si adatta alle caratteristiche dell’avversario e al capitale umano di cui dispone l’allenatore di Certaldo.
Si parte magari con un classico 4-3-3 adattato con Dimarco che, in caso di difesa a 3, verrebbe utilizzato da esterno alto a sinistra. El Shaarawy potrebbe essere il jolly sull’altra fascia in caso di attacco a 3, quando invece si imposta con la difesa a tre di stampo interista forse Pellegrini sarebbe più indicato per mettere in condizione Scamacca e Chiesa di giocare a due davanti.
Italia 3-4-2-1: Donnarumma; Darmian, Buongiorno, Bastoni; Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Dimarco; Pellegrini, Chiesa; Scamacca.
Chiesa trascinatore, occhio a Scamacca
Un finale di stagione straordinario per Gianluca Scamacca, che ha spesso avuto problemi di continuità, alternando prestazioni sconcertanti a gol e giocate che hanno fatto sussultare i cuoi bergamaschi.
Potrebbe essere lui la sorpresa della nazionale azzurra ad Euro 2024.
Possente fisicamente, un tiro fenomenale e quella impressione di poter fare male agli avversari da un momento all’altro, fanno dell’attuale centravanti dell’Atalanta un giocatore a cui ricorrere nei momenti più disparati. Spalletti dovrebbe riuscire a trovargli una collocazione nella quale la sua difficoltà ad essere recintato in contesto prestabilito, potrebbe essere superata, in modo da essere di aiuto alla squadra e non solo in fase di rifinitura.
Federico Chiesa ha un rapporto eccezionale con la nazionale, dove ci ha spesso trascinati a vittorie e cammini importanti. Potrebbe essere il leader della squadra, insieme a Donnarumma, anche in Germania, ma serve tanta applicazione, cosa che di certo non manca all’esterno offensivo della Juventus.
Obiettivo: il limite è il cielo
Da campioni in carica c’è poco da menare il can per l’aia.
Anche se non parte certo come favorita, la squadra azzurra ha come obiettivo la vittoria finale, in virtù di un gruppo che Spalletti ha plasmato con le sue idee, puntando sulla linea verde con tanti giovani pronti a mettersi in mostra e un mix di campioni già affermati che può diventare esplosivo.
Il problema è però passare il Gruppo di qualificazione che ci vedrà impegnati con Albania, Croazia e Spagna, non certo il più semplice del lotto.
Ricordiamo che passano le prime due di ogni girone e le migliori quattro tra le terze.
Gli azzurri devono partire subito bene contro l’Albania, squadra con la quale servono i 3 punti come il pane, per poi giocarcela contro Spagna e Croazia.
Lo scenario peggiore, ça va sans dire, sarebbe l’esclusione al termine del gruppo di partenza.